Titolo: La vita dorata di Matilda Duplaine
Titolo originale: The Gilded Life of Matilda Duplaine
Autore: Alex Brunkhorst
Anno: 2016
Una cosa che faccio ogni singola volta che mi trovo in Italia è comprare libri: l’italiano è senza ombra di dubbio ancora la lingua in cui preferisco leggere. La scorsa estate, quindi, trovandomi in vacanza in Liguria, ho fatto scorta di libri. Una delle varie volte in cui sono stata in libreria durante quella vacanza, mi è capitato in mano questo libro. E’ successo per caso: mentre aspettavo che la commessa trovasse quello che stavo cercando, questa copertina con la gabbietta dorata e il titolo carino “La vita Dorata di Matilda Duplaine” scritto in modo svolazzante ha attirato la mia attenzione dallo scaffale accanto a me. Era proprio ad altezza-occhio e non credo fosse un caso, visto che è stato pubblicato proprio la scorsa estate.
Non mi aspettavo grandi cose, l’ho preso giusto per non restare a corto di libri, invece – pur non essendo chissà che letteratura – è stato una piacevole sorpresa. La storia e l’atmosfera mi hanno ricordato molto il Grande Gatsby, pur non raggiungendone il livello. La storia è ambientata nella Los Angeles dei ricchi, potenti e famosi, ma è raccontata da un protagonista che di quel mondo in realtà è solo spettatore. Il punto di vista del personaggio principale – un giovane reporter – che si trova catapultato in questo mondo senza farne parte, garantisce uno sguardo privilegiato su delle vite che solitamente ci sono totalmente sconosciute, trincerate dietro i cancelli di sontuose ville di Bel Air. Allo stesso tempo è uno sguardo solo superficiale, di una persona che in realtà resta ai margini di queste vite… almeno inizialmente. Ad un certo punto però succede qualcosa che cambia fortemente la prospettiva e la narrazione. E i segreti, come quasi sempre, vengono a galla…
Secondo me “La Vita Dorata di Matilda Duplaine” è uno di quei libri “da ombrellone”, molto adatti da leggere in vacanza: un po’ perché è una storia leggera e piacevole che aiuta a staccare la spina, un po’ perché le vicende narrate a tratti assumono le sfumature del giallo e tengono incollati alle pagine, e un po’ perché l’ambientazione passa dalla soleggiata Los Angeles ad una location da sogno alle Hawaii, tra oceano, scogliere, spiagge e viste mozzafiato.
In effetti ora mi è venuta una gran voglia di andare in vacanza al mare. Peccato solo sia gennaio.
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