Titolo: Vestivamo alla marinara
Autore: Susanna Agnelli
Anno: 1975
Editore: Oscar Mondadori
In verità non sono particolarmente interessata ad argomenti come la storia delle famiglie reali o generalmente famose, infatti quando ho iniziato a leggere il libro, sono dovuta andare a cercare l’albero genealogico degli Agnelli visto che inizialmente faticavo a seguire le vicende perché non capivo assolutamente chi fossero le persone di cui parla Susanna Agnelli nel libro. L’ho scelto soprattutto per la copertina e il titolo (giuro, LOL): vestivamo alla marinara suona un gran bene, no?
Devo dire che è stato sorprendentemente interessante. Un bel flusso di ricordi senza un vero filo conduttore se non la sequenza cronologica degli episodi nella memoria dell’autrice.
Inizialmente temevo che sarebbe stato troppo “frivolo”: mi aspettavo un resoconto di vicende mondane e intrallazzi tra personaggi dell’alta società – e in parte, naturalmente, è proprio così. In verità, però, nessuno che abbia vissuto la guerra può aver avuto una vita soltanto frivola, nemmeno chi si trova in una posizione tanto privilegiata. Nessuno si salva dalla guerra. E quindi se in “Vestivamo alla marinara” c’è una parte del libro molto divertente e leggera, che consente uno sguardo altrimenti non concesso all’interno della vita di una famiglia altolocata d’altri tempi, ce n’è però anche un’altra dai toni totalmente diversi, che conferma come nessuno sia immune dal dolore e dalle tragedie. Susanna Agnelli, poi, avendo studiato come infermiera, e avendo lavorato sulle navi della Croce Rossa durante la seconda guerra mondiale, di tragedie vere ne ha viste parecchie.
Si passa dalle lunghe estati spensierate a Forte dei Marmi o Cap Martin, ai bombardamenti; dagli anni della scuola a Londra alle vicende politiche italiane; dalle visite dei reali e i balli di società al soccorrere bambini feriti rimasti orfani. Storie che ti fanno sognare viaggi e cene lussuose, accanto a storie che ti straziano. Forse non lo metterei nella mia classifica dei più bei libri mai letti, però devo dire che non me lo aspettavo così interessante.
Secondo me “Vestivamo alla marinara” di Susanna Agnelli vale una lettura.
Sulla mia pagina Libri trovate altri consigli di lettura.
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