La prima settimana di vacanza in Liguria ce la siamo già lasciata alle spalle… e incredibilmente siamo sopravvissuti.
Sì, perché tra le cose che non ti dicono prima di fare un figlio c’è anche il fatto che non farai più – mai più – una vacanza in vita tua. Mai più avrai la chance di andare in vacanza e fare effettivamente una vacanza, ossia quella cosa per cui non lavori e ti riposi. (O meglio, succederà di nuovo ovviamente, ma tra parecchi anni, quindi in questo momento la cosa mi sembra lontanissima)
Perché c’è questo fatto che i bambini di due anni non comprendono cosa sia il concetto di ferie, quindi di fatto sposti il lavoro dalla città al mare. E’ vero che qui non devo andare in ufficio, ma in compenso mi trovo una serie di effetti collaterali che a casa ad Amburgo non avrei. Tipo i 36°C all’ombra, che ti ammazzano in generale, ma soprattutto se devi correre dietro ad un bambino che non vuole andare in spiaggia, perché si sta divertendo a giocare con le macchinine in terrazza, poi non vuole andare a casa, perché si sta divertendo a giocare in spiaggia e soprattutto – soprattutto! – assolutamente non tollera in alcun modo che gli venga fatta la doccia, nonostante sia coperto di sabbia da capo a piedi, sicché occorre corrergli dietro per tutta la spiaggia, con 36°C e la sabbia bollente.
E così ti trovi che sono le 22:30 e finalmente l’hai addormentato e vorresti solo svenire sul letto fino alla mattina dopo, ma invece hai ancora addosso il costume, i capelli incrostati di salsedine e sabbia che tuo figlio ti ha sparato addosso con la paletta in un maldestro tentativo di distruggere il castello di sabbia che gli avevi appena costruito e magari devi ancora sparecchiare.
Per rendere il tutto più piacevole, mi sono coperta di eritema solare.
SONO. SFINITA.
Dopo questa vacanza avrò seriamente bisogno di una vacanza. Invece tornerò alla mia routine quotidiana di bambino, casa, lavoro, spesa, ecc… Quanto manca alla pensione??
Mai mai mai nella mia vita avevo preso in considerazione l’idea una vacanza in uno di quei club all inclusive, dove magari sei in Egitto, ma potresti benissimo essere in Turchia o Spagna o a Canicattì perché tanto sono tutti identici e a me al solo pensiero viene l’orticaria. E invece ora la possibilità di avere qualcuno che fa le pulizie al posto tuo e che cucina per te, e quella di poter mollare tuo figlio un paio d’ore al baby club dandoti modo di fare cose pazzissime come leggere un libro o riposare in spiaggia in posizione orizzontale… beh, lo ammetto (con un po’ di vergogna): è allettante.
In ogni caso, stasera finalmente ci raggiunge piper-marito, quindi spero che le cose migliorino almeno un po’.
Che poi, rileggendo, sembra che questa “vacanza” finora sia stata solo negativa. In realtà non è affatto così. Non è stata per nulla riposante, questo è vero, ma ci sono state un sacco di cose belle. Come ogni volta che torno.
Come vedere piper-baby contento di giocare con i cuginetti e i figli dei nostri amici in spiaggia. Vederlo entusiasta di fare il bagnetto in mare. Vederlo fare le coccole al gatto dei vicini.
Rivedere famiglia e amici. E poi le cene, gli aperitivi e le uscite con gli amici di una vita.
E il cibo! La Liguria è sempre estremamente pericolosa per la mia forma fisica… (Forma fisica, hahahahaha QUALE??)
E poi, banalmente, svegliarsi e vedere questo, ogni giorno. (E le serate al fresco in terrazza, guardando le luci sulla costa di fronte e con la musica che sale leggera dal paese)
O in generale il fatto di essere al mare…
Per non parlare dello splendido atterraggio all’aeroporto di Nizza, di cui chi è iscritto alla newsletter ha già visto diverse immagini.
Ho ancora più di una settimana da passare qui, uno dei miei posti del cuore, e ho tutte le intenzioni di godermi ogni istante, nonostante tutto.
Buon agosto a tutti!
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