So che per la maggior parte delle persone quello che sto per scrivere sembra assurdo, ma io adoro fare il cambio armadi. Quello che per quasi tutti è un’incombenza inevitabile, per me è un momento piacevole – per quanto impegnativo. Di solito mi tengo libero un weekend all’inizio dell’autunno e uno all’inizio della primavera, accendo la radio, mi preparo una tazzona di caffè e per due giorni procedo seguendo la mia usuale tabella di marcia che prevede di svuotare tutto l’armadio (o cabina-armadio nel mio caso), pulire tutto, provare tutti i vestiti, decidere cosa tenere e cosa eliminare e poi riempire di nuovo l’armadio con le cose della stagione in arrivo, mentre il resto viene inscatolato in attesa della stagione seguente.
E poi fai un figlio e trovare un intero fine settimana per poter fare tutto ciò diventa semplicemente impensabile. Non potendo più rimandare questa operazione (ad Amburgo ormai la mattina per uscire serve la giacca, quindi sandali e abitini di lino sono totalmente inutili oltre che fastidiosi da tenere nell’armadio senza motivo), mi sono trovata a dover attuare il cambio armadi un fine settimana in cui avrei avuto solo un pomeriggio di totale libertà. Onestamente non credevo sarebbe stata una cosa fattibile. In qualche modo, invece, ci sono riuscita. Il trucco è organizzarsi molto molto bene e con molto molto anticipo. Ecco come.
Fase preliminare
Quando si ha così poco tempo a disposizione per il cambio armadi, per prima cosa occorre diluire le operazioni “pre- cambio armadi” nelle settimane precedenti, in modo da farsi trovare pronte quando il giorno (o meglio il pomeriggio) in questione arriva.
1. Piano piano, nel paio di settimane che precedono il giorno in cui farete il cambio armadi, smettete di usare i vestiti estivi o che comunque avete intenzione di mettere via fino alla primavera. Lavateli e poi metteteli da parte nell’armadio, ma non indossateli più.
2. In questa fase (e ricordiamoci che questa fase avviene un po’ alla volta nei giorni precedenti il cambio armadi), ogni volta che mettete a lavare un vestito da mettere via, controllatelo (quelle che seguono sono operazione che nella mia vita di prima facevo nel fine settimana dedicato al cambio armadi, ma che ora devo distribuire nei giorni che lo precedono per i succitati motivi di tempo):
- Se vedete che ormai è arrivato alla fine dei suoi giorni, eliminatelo. Lavare e archiviare qualcosa che l’anno prossimo comunque non metterete più è uno spreco di energia, tempo e spazio. Meglio disfarsene subito.
- Se volete tenerlo, ma notate che ha un orlo scucito, un bottone mancante o qualcos’altro da sistemare, sistematelo subito appena avete cinque minuti, così vi evitate la scocciatura quando sarà il momento di tirare fuori i vestiti estivi la prossima primavera. (Tirare fuori i vestiti estivi quando finalmente arriva il caldo e poi non poterli mettere perché vanno riparati è una vera scocciatura)
- Se è a posto e volete tenerlo, lavatelo e mettetelo da parte nell’armadio pronto per essere messo via quando arriva il giorno del cambio armadi.
3. Se tutto è filato liscio, ora i vestiti estivi da mettere via (solo ed esclusivamente quelli che terrete) sono lavati, aggiustati e raggruppati. E con vestiti intendo tutto quello che dovete archiviare fino alla primavera prossima perché è inutile tenerseli nell’armadio quando fuori ci sono 2 gradi centigradi: vestiti, costumi da bagno, parei, sandali, borse, accessori, ecc…
Fase cambio armadi
Il gran giorno è arrivato. Se avete solo una manciata di ore da dedicare al cambio effettivo degli armadi, dovete essere arrivati a questo punto ben preparati e aver seguito le fasi precedenti. La buona notizia è che avete già fatto il grosso del lavoro. Ora inizia il cambio armadi vero e proprio.
4. Per prima cosa, rimuovete tutti i vestiti estivi (che avrete pulito e messo da parte nei giorni precedenti) dall’armadio. Metteteli per esempio sul letto o sul divano o che ne so, sul tavolo della sala da pranzo. Via dall’armadio comunque.
5. Togliete dall’armadio anche i vestiti “sempreverdi” o di transizione, quelli che restano un po’ sempre nell’armadio, tutti abbiamo vestiti di questo tipo. Metteteli momentaneamente da parte.
6. Date una veloce pulita all’armadio. Sembra un passaggio superfluo, ma pulire anche l’interno dell’armadio almeno due volte all’anno è il minimo.
7. E’ finalmente giunto il momento di tirare fuori le scatole che avevate messo via la scorsa stagione. Ora potete rimettere nell’armadio i vestiti che userete da qui in poi per il resto dell’autunno/inverno. Idealmente, i vestiti andrebbero rimessi nell’armadio in modo ragionato, divisi per tipologia, con l’obiettivo di avere un armadio funzionale che dimezzi i tempi di preparazione la mattina quando state cercando disperatamente uno straccio pulito da mettervi addosso per andare in ufficio, mentre vostro figlio si è appena macchiato di succo di frutta i vestiti puliti che gli avevate appena messo per portarlo all’asilo e ora va cambiato di nuovo. Se però il tempo a vostra disposizione sta finendo, metteteli dentro come vi viene: quella di sistemare i vestiti nell’armadio nel modo migliore per voi è un’operazione che può tranquillamente venire distribuita nel giorni seguenti. (Per qualche idea di organizzazione-armadio date un’occhiata qui) L’importante è che oggi facciate il grosso dell’operazione del cambio armadio e non rimaniate con la casa sommersa di vestiti per il resto della settimana.
8. Ora che i vestiti invernali e quelli sempreverdi / di transizione sono nell’armadio, restano fuori solo quelli estivi (puliti, controllati ed editati) che avevate messo sul letto, divano o tavolo poco prima. Prendeteli e riempite le scatole rimaste vuote, poi rimettetele dove le avevate prese: piani alti dell’armadio, ripostiglio, cantina, soffitta… E salutatele fino alla prossima stagione. (Per qualche consiglio sui miei metodi di archiviazione, guardate qui)
Bravi: ce l’avete fatta!!
Se invece non avete figli, o avete figli abbastanza grandi, oppure avete la possibilità di consegnare i vostri figli per un fine settimana ai nonni:
Qui trovate la mia tecnica per il cambio armadi dall’estate all’autunno.
Qui invece il post sul cambio armadi dall’inverno alla primavera.
Qui tutti i post che ho scritto sul tema “cambio armadi”.
5 Comments
Ciao! Mi chiedo…sono l’unica che non fa il cambio armadi? Anche io svuoto e pulisco, elimino ecc…ma pur non avendo un armadio enorme e avendo abbastanza vestiti ecc…non inscatolo nulla, al limite sposto ” davanti dietro”.
Comunque i tuoi articoli sono sempre coinvolgenti e danno sempre spunti per nuove idee!!!!
Ciao dalla Liguria
Davvero?? Per me il cambio armadi invece è una necessità. Qui in estate ci si avvicina tranquillamente ai 30°C, mentre in inverno scendiamo spesso sotto zero, quindi ci vogliono vestiti totalmente diversi. E aprire l’armadio e trovarmi davanti le canottiere a gennaio o i maglioni di cashmere a luglio mi infastidisce tantissimo, perché sono inutili, mi intralciano e portano via spazio a quello che invece mi serve. Preferisco togliere di mezzo tutto e metterlo nelle scatole nei ripiani in alto. Però per esempio mia mamma che ha un armadio a due piani (i soffitti in Italia sono molto più alti che qui) sposta “sopra sotto” in base alla stagione, quindi forse è anche una questione di spazio. In effetti, pensandoci, spostare “davanti dietro” è una specie di cambio armadio comunque, no? 😉
I post tema organizzazione sono tra i miei preferiti! Ho trovato un sacco di idee utili e, anche se non sono ancora efficiente come te, miro a diventarlo! 🙂
Una domanda: quando metti da parte i vestiti estivi puliti, li metti da parte non stirati giusto? In modo che quando si riprendono sono puliti e pronti per essere stirati ed indossati? E metti mai nelle scatole (e negli armadi, cassetti, etc.) qualcosa tipo antitarme, profumatore cassetti o lasci tutto così?
Io tendenzialmente abitando vicino Roma, metto da parte poche cose (come ad esempio gli indumenti esclusivamente estivi o esclusivamente invernali, ma molti abitini/maglie/pantaloni sono praticamente 4 stagioni – e poi li stratifico, ho visto in passato tanti post anche qui sul tuo blog al riguardo!) e non so mai come conservarle al meglio in quei 6 mesi dentro le scatole.
P.s. Stampelle di vellutino salvavita!!
Per dire tutta la verità, io tendenzialmente stiro pochissime cose, ahem. Solo le camicie e tipo i pantaloni eleganti.
Comunque in genere stirare delle cose che poi staranno quasi sei mesi in una scatola mi sembra uno spreco. Controllo però che i vestiti siano lavati bene perché altrimenti possono formarsi macchie che poi è difficile mandare via.
Riguardo a come mettere via le cose, prova a guardare se questo post può esserti utile: https://livefromhere.com/2012/04/16/how-to-mettere-via-i-vestiti-fino-alla/
Non ho figli ma già durante la settimana che precede il cambio armadio, lavo e metto via pian piano le cose che non userò più in inverno (lol)
Questo perché il sabato mattina non voglio stare a fare lavatrici e attendere che i vestiti si asciughino (aka tempo infinito qui ad Hamburg). Tutti i punti corrispondono a quello che già faccio ma forse la mia malattia si trova ad uno stadio più avanzato: di solito non stiro tante cose ma in questa occasione mi piace farlo, in modo da tirare fuori dalle scatole vestiti puliti e abbastanza “presentabili”:-D
Lucia