Torna un nuovo appuntamento con Movie Night, ovvero le mie opinioni da semplice spettatrice appassionata ma per nulla esperta su quali film noleggiare o evitare nel fine settimana.
Se siete in cerca di qualche titolo prettamente autunnale, per godervi ancora meglio la stagione, guardate qui.
5 flights up
Anno: 2014
Regia di Richard Loncraine
Con Diane Keaton, Morgan Freeman, Cynthia Nixon.
Un film piacevolissimo dall’atmosfera deliziosamente newyorkese, incentrato sulla vita di Ruth e Alex, una coppia ormai di una certa età che vive a Brooklyn e che cerca una nuova casa perché fare cinque piani a piedi gli è diventato pesante. La trama non è il forte di questo film, visto che non succede nulla per tutta la durata – eppure lo si continua a guardare comunque, coinvolti dall’atmosfera tranquilla, casalinga, di quartiere e dai personaggi. Credo di averci visto qualcosa di Woody Allen-iano in questo film, forse mi sbaglio. In ogni caso, mi è piaciuto molto. Perfetto per una serata tranquilla sul divano con un bicchiere di vino.
Magic in the Moonlight
Anno: 2014
Regia di Woody Allen
Con Colin Firth, Emma Stone.
A proposito di Woody Allen, avevo visto questo film poco dopo che era uscito, appena era arrivato su Sky, e lo avevo trovato splendido. Mi è capitato di rivederlo di recente ed è stata un’ottima idea. E’ proprio delizioso. La trama, l’ambientazione (la Costa Azzurra), la fotografia, la colonna sonora (il “tipico” jazz di Allen), i costumi (anni ’20 / ’30) e i protagonisti, come al solito è tutto meraviglioso in Woody Allen. Se non lo avete visto, vi consiglio di farlo subito. (Comunque, sarà la presenza di Emma Stone, ma alcune scene di La La Land mi hanno ricordato proprio questo film… E’ successo anche a qualcun’altro?)
Cafè Society
Anno: 2016
Regia di Woody Allen
Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carell, Blake Lively.
Continuiamo a parlare di Woody Allen e restiamo negli anni trenta, perché anche questo suo film è ambientato in quell’epoca, però a Los Angeles – a Hollywood per la precisione, per poi spostarsi a New York. Un altro bellissimo film di Allen, assolutamente nulla da dire… però onestamente mi è piaciuto un pelino meno del precedente. Innanzitutto non so perché i registi continuino a scegliere Kristen Stewart: ha una sola espressione facciale e un solo modo di parlare, che non è il massimo per un’attrice. Forse è il fatto che non la sopporto ad aver influenzato la mia visione del film, non so. Steve Carell invece mi è piaciuto in un ruolo secondo me diverso da quello che fa di solito. Per il resto le ambientazioni (l’ho già detto che mi trasferirei a Los Angeles subito?), la fotografia, i costumi e la colonna sonora sono come al solito impeccabili secondo me. Vale assolutamente la pena vederlo.
The Great Wall
Anno: 2016
Regia di Yimou Zhang
Con Matt Damon, Tiam Jing, Willem Dafoe.
Un capolavoro di assurdità, dove la parola capolavoro non ha alcuna accezione positiva. Una leggenda sovrannaturale basata in modo molto libero sulla Grande Muraglia Cinese, dove per altro Matt Damon c’entra come i cavoli a merenda, ma d’altronde a Hollywood non possono proprio fare un blockbuster che non abbia un bianco come protagonista. La storia, in breve, è quella di due mercenari europei (e qui, se lo guardate in lingua originale, noterete come anche l’accento molto americano di Matt Damon c’entra sempre come i cavoli a merenda) che, in cerca di polvere da sparo, arrivano fino alla Grande Muraglia e rimangono coinvolti nella sua difesa contro delle creature mostruose. E nonostante tutto questo, io l’ho guardato fino alla fine… e il motivo è prettamente estetico: quelle scene con lo sfondo neutro del deserto, su cui spiccano i colori brillanti delle divise dei diversi reparti dell’esercito cinese, che si muovo tutti compatti come in una coreografia a ritmo dei tamburi, sono effettivamente molto ben fatte. Anche più tardi quando la vicenda si sposta nella capitale (rifatta a computer prendendo spunto dalla Città Proibita di Pechino), le scene sono molto teatrali, con questo sfondo di un’antica città cinese dai colori vibranti. Insomma esteticamente è bello, ma questa è l’unica nota positiva di un film secondo me totalmente inutile. Certo, ci sarebbe anche il tema della fiducia, del fidarsi l’uno dell’altro come collante di una società di uomini che possa funzionare, ma onestamente è trattato in modo talmente superficiale (come in tutti i blockbuster americani) che bah, non ha in realtà poi molto peso. Non lo consiglio, piuttosto leggete un libro.
The Descendants
Anno: 2011
Regia di Alexander Payne.
Con George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges, Judy Greer.
Questo è un film che avevo visto parecchio tempo fa e che ho cercato di nuovo di recente. Amo rivedere film che mi sono piaciuti particolarmente, ma in realtà in questo caso non si tratta di uno dei miei film preferiti. Il motivo per cui mi è venuta voglia di rivederlo è che è ambientato alle Hawaii. Ultimamente, infatti, amo mangiare poké bowls, tipico piatto hawaiano, e così va a finire che penso spesso alle Hawaii, dove mi piacerebbe molto andare (ma non ancora perché lo trovo un viaggio un po’ lungo per piper-baby per ora). E così di recente mi è tornata voglia di vedere The Descendants. E’ la storia di una famiglia, nel senso allargato (ossia i discendenti di proprietari terrieri hawaiani) che si trovano ad avere a che fare con grandi decisioni da prendere, sia di un nucleo familiare formato da un padre e due figlie che cercano di rimettere insieme i pezzi dopo la morte della madre e delle rivelazioni che ne seguono. Ad essere onesta la cosa migliore è l’ambientazione, ma devo dire che anche il film non è male.
4 Comments
The Descendants è l’unico film che ho visto e mi è piaciuto e in cui recita Shailene Woodley che ti consiglio di vedere in “Big little liar” una serie recente (non so se c’è su netflix) lei è davvero brava. I film di Woody Allen hanno un effetto soporifero in me e non riesco a guardarli fino in fondo tranne Mach point e Scoop!
Buon fine settimana Ersy
Grazie per la segnalazione! Dici Big Little Lies? La trasmettono su Sky, ho guardato la pagina relativa e mi sembra molto interessante. Ora devo capire se riesco a recuperare le puntate già andate in onda, perché non mi va di iniziare a vederla da metà…
Allen sempre piacevole. ….ma io sono di parte perché lo adoro. The grat Wall visto al cinema una favola, com è visto in TV? Non perde molto???
L’ho visto solo in tv, quindi non posso fare un paragone, ma immagino di sì. In tv esteticamente colpisce molto, quindi immagino che al cinema sia ancora meglio…