Se al leggere le parole “buoni propositi” nel titolo siete rabbrividiti, somigliate a me in tutti gli anni passati. Per molti anni, infatti, mi sono categoricamente rifiutata di fare la classica lista di buoni propositi all’inizio dell’anno. Per me tutta la faccenda consisteva nel ripromettermi di fare le stesse cose di anno in anno, per poi dimenticarmene del tutto una volta passate le prime settimane (nel migliore dei casi mesi) di entusiasmo iniziale. Ad un certo punto ho avuto la sensazione che fare una lista dei buoni propositi equivalesse a fare una lista dei miei fallimenti. Così, semplicemente, ho smesso di fare liste di buoni propositi di inizio d’anno – e sono stata contraria per anni a questa pratica. Pensavo che così avrei vissuto meglio.
Di recente, però, mi sono resa conto che questo atteggiamento non mi stava affatto aiutando a vivere meglio. Anzi. Equivale a perdere in partenza. A gettare la spugna prima ancora di averci provato. A giocare al ribasso. Ad iniziare nel modo meno positivo in assoluto.
L’anno scorso, quindi, nel tentativo di distrarmi dalla mia annuale depressione di gennaio (esempi qui , qui e qui), ho stilato – dopo anni – una lista di cose su cui avrei voluto concentrare la mia attenzione. Per me gennaio e febbraio sono due mesi difficili. Io sono una persona per nulla incline alla depressione, eppure i primi due mesi dell’anno mi mettono sempre a dura prova.
Quando l’anno scorso ho fatto comunque una lista di propositi, nonostante la mia allergia verso questa pratica, mi sono improvvisamente resa conto della vera utilità dei buoni propositi d’inizio anno: sopravvivere a gennaio e febbraio. E’ esperienza comune che sia quasi impossibile restare fedeli a tutti i propositi per tutto l’anno, però c’è una cosa che accomuna le liste di buoni propositi di tutti noi: l’entusiasmo e la positività iniziali, che ci accompagnano per i primi mesi. E questo è un modo decisamente più positivo e generalmente migliore di iniziare l’anno, rispetto a farsi travolgere dal january blues. I propositi vengono accantonati dopo pochi mesi? Beh, intanto almeno per quei pochi mesi ci siamo migliorati la vita e abbiamo iniziato l’anno con slancio e atteggiamento propositivo. Che è molto meglio che non provarci nemmeno. Ma chi lo dice che i buoni propositi devono durare per forza un anno o che devono essere dei cambiamenti permanenti? Se io riesco a fare con regolarità una cosa che migliora la mia vita, anche se solo per qualche mese, lo considero un successo, non un fallimento. Da quando ho iniziato a guardarli in quest’ottica, devo dire che non sono più così contraria ai buoni propositi… E poi, semplicemente, mi piacciono i nuovi inizi.
Un’altra cosa di cui mi sono accorta l’anno scorso è che se già è difficile tenere fede per tutto un anno ai propositi fatti a inizio gennaio, quando questi sono anche troppo vaghi e generali, si è già davvero perso in partenza (infatti i miei erano quasi tutti naufragati dopo alcuni mesi). Ho quindi deciso di sostituire le idee vaghe e grandiose (“fare sport”, “mangiare sano”, ecc…), che vogliono dire tutto e niente, con passi più piccoli e più mirati, che forse riuscirò davvero a seguire fino alla primavera o – nel migliore e più ottimistico dei casi – a far diventare delle vere e proprie abitudini e quindi parte della mia quotidianità.
Tenere cibi sani sempre pronti e a portata di mano
Nel mio frigorifero ci sono sempre frutta e verdura. Però quando mi coglie la fame improvvisa o quando sto preparando la cena e so di non poter resistere fino a quando è pronta (cioè sempre), la mia mano cade regolarmente su cose pronte all’uso come cracker, biscotti, formaggio (roba carica di calorie e poco altro), perché proprio non posso aspettare di lavare e sbucciare frutta e verdura: devo mangiare ADESSO. Ho però escogitato questa tecnica per uscire da questo vizio: ora quando torno dal supermercato, invece di buttare la spesa in frigorifero così com’è (che è quello che ho sempre fatto), mi prendo il tempo di lavare frutta e verdura. Metto i pomodorini in una ciotola, sbuccio anche un paio di carote e le metto in un bicchiere e poi sistemo entrambi in bella vista e a portata di mano appena apro il frigorifero. In questo modo sarò più invogliata ad afferrare un pomodoro o una carota nei momenti di fame, se non devo stare lì a lavare e sbucciare. Vediamo se è davvero una cosa che riesco a fare diventare abitudine in questo 2018. Sarebbe bello, perché credo che sgranocchiare regolarmente frutta e verdura invece di cracker e biscotti migliorerebbe di molto la mia salute.
Creare un angolo dedicato alla beauty routine serale
Dal momento che la sera – dopo che ho messo a letto piper-baby, ho cenato e sistemato casa – è l’unico momento in cui posso fare… beh tutto quello che ho da fare, tendo a non andare a letto presto. In genere mi trascino verso il letto quando mi rendo conto che gli occhi si stanno lentamente chiudendo e tutto quello che riesco a fare di solito è afferrare lo spazzolino da denti. Stop. Struccarmi, detergere il viso e applicare creme varie per me è una bella utopia. Certo è che andare a dormire senza liberare la pelle da eventuale make-up, smog, sudore e tutto ciò che si accumula nel corso di una giornata, è il modo migliore per rovinarla. Visto che non ho più 20 anni, direi che è il momento di correre ai ripari, prima che sia davvero troppo tardi. Ho cercato allora di trovare una soluzione per invogliarmi a seguire una beauty routine serale con costanza. Ecco quello che ho fatto: ho spostato lo scrittoio in camera da letto e mi sono creata un angolo confortevole e invitante con le mie creme e gli oli e uno specchio. Nel giro di pochissimi giorni il momento strucco-cremaggio è diventato la mia parte preferita della serata e non ci rinuncerei per nulla al mondo. Ho grandi speranze, quindi, che questo punto resista davvero nel 2018 e diventi sul serio una mia abitudine quotidiana.
Il pilates del lunedì
Come chiunque faccia un lavoro d’ufficio, la mia vita è parecchio sedentaria. Se a questo aggiungiamo la mia pigrizia congenita, capirete che per farmi muovere ci vuole un miracolo. I miei costanti e vaghissimi propositi che “dovrei fare più movimento” non portano mai a nulla perché in genere “oggi no che piove”, “domani ho troppo da fare” e via dicendo. Ho capito che devo prendere un vero appuntamento e soprattutto che devo evitare la sera, perché sono troppo stanca e poi è buio e fa freddo e il divano è davvero troppo invitante. Ho trovato la soluzione in un corso di body balance il lunedì mattina presto. Punto la sveglia masochisticamente prima del solito, porto piper-baby un po’ prima all’asilo e poi corro diretta al corso, prima di acquisire totalmente coscienza e chiedermi cosa cavolo sto facendo. Per ora sembra funzionare.
Bere acqua e limone la mattina
Sono assolutamente certa che conosciate almeno una manciata di persone che fanno questa cosa. Se avete un qualsiasi social media o anche solo una vita sociale, ci sarà certamente qualcuno (ma più probabilmente molti) dei vostri contatti assolutamente fan di questa pratica. Ormai lo fa praticamente chiunque… tranne me. Non sono mai riuscita a convertirmi a quest’abitudine. La mattina – con passo incerto e gli occhi ancora quasi semichiusi – vado talmente diretta alla macchina del caffè, che onestamente non so se sia davvero possibile riprogrammarmi. E poi sinceramente io ci ho provato un paio di volte, ma bere acqua e (mezzo!) limone appena sveglia a stomaco vuoto (senza nemmeno poter mangiare subito dopo) mi provoca una certa nausea. Però piper-madre e piper-cognata, che invece hanno questa abitudine da un paio d’anni, giurano di ammalarsi molto molto meno. E dopo aver passato la gran parte delle vacanze di Natale a letto – e non era nemmeno la prima volta che mi ammalavo questa stagione – ho iniziato ad accarezzare l’idea di fare uno sforzo e provarci. Sarò onesta: questo è il proposito su cui nutro meno speranze di portare avanti nell’anno.
Tenere un diario della gratitudine
Anche di questa cosa si è sentito parlare ad infinitum negli ultimi anni. Questa in realtà è un’idea cui sono totalmente favorevole, almeno in teoria. Nella vita di oggi è molto più facile sentirsi frustrati per quello che non si ha, piuttosto che grati per quello che si ha (che invece non sembra mai abbastanza). Per questo la gratitudine va allenata e praticata: sono poche le persone cui riesce naturale. Io infatti mi riprometto sempre di essere grata per la bella vita che ho, ma come tutte le cose che ci si dice solo in teoria e distrattamente, scivolo sempre nelle solite (cattive) abitudini. E poi pare che la gratitudine abbia effetti semplicemente portentosi sulla vita di chi la pratica. Per questo un diario della gratitudine – in cui scrivere la sera le cose di cui si è grati della giornata appena trascorsa – mi sembra una buona idea. La verità però è che non ho mai cominciato un diario della gratitudine perché questo impegno di scrivere ogni singola sera puzza tremendamente di fallimento immediato (non sono una persona molto costante, non so se si è capito). Poi però mi sono imbattuta in questo articolo secondo cui scrivere la propria gratitudine una, due o massimo tre volte a settimana avrebbe effetti migliori che farlo tutti i giorni. Forse così potrei farcela. Un paio di sere a settimana non mi creano l’ansia di avere un impegno costante che so già che fallirò. Forse ci provo, dai.
Ma soprattutto, il proposito più importante di tutti quest’anno è quello d’impegnarmi a non farmi una colpa e a non sentirmi un fallimento, se riuscirò a tenere fede a questi propositi solo ad intermittenza o solo per qualche mese. Sarà comunque meglio di niente e almeno ci avrò provato, trasformando i primi mesi dell’anno in un lavoro su me stessa. Che è più di quanto si possa dire riguardo agli anni passati. In sostanza, come ho scritto nel post d’inizio anno, cercherò di trovare la serenità di accettare la vita così com’è, con i suoi alti e bassi. Perché va bene così.
So che siamo già a metà gennaio, ma siccome ultimamente non sono stata molto presente sul blog, auguro a tutti voi uno splendido 2018! Voi buoni propositi ne fate?
5 Comments
Ciao Chiara,
anch’io come te avevo smesso di fare liste di buoni propositi e anch’io proprio quest’anno ho deciso di non fare le solite promesse ma attenermi a qualcosa di più misurabile e raggiungibile, piccoli step.
Per quanto riguarda la gratitudine mi permetto di darti un’idea: invece di scrivere su un diario (dopo poco potremmo mollare) ti consiglio di prendere una bella scatola o meglio un barattolo e ogni sera scrivere su un bigliettino una cosa bella successa quel giorno o una cosa per cui sei grata. A me aiuta tantissimo e vado a letto più serena. Sembra una sciocchezza ma queste cose cambiano davvero la percezione delle cose e anche l’umore.
Un abbraccio
Mary
Ciao Mary, grazie per il tuo commento! Devo dire che in realtà a me scrivere su quaderni e diari piace, almeno in teoria, però la tua è proprio un’idea molto bella!!
Ciao Chiara! anch’io sono come te..ho poca costanza e non sono mai riuscita a portare avanti i miei propositi. Ma devo dire che questa nuova prospettiva del “qualche mese è meglio di niente” non mi dispiace! Qualcuno una volta mi ha detto che visualizzare aiuta a raggiungere i propri obiettivi e devo dire che le poche volte che ci ho provato ha funzionato, quindi prova a visualizzare quello che vuoi fare con foto tue o di pubblicità per es. del cibo, della palestra ecc…. Adoro l’idea della gratitudine, provero’ a fare il vasetto come consigliato qua sopra perché di diari ne ho iniziati mille e poi abbandonati tutti! >.<
Devo dirti una cosa: acqua e limone la mattina stra-funziona! fa benissimo! io lo facevo, poi con la gravidanza e la maternità mi sono persa ma voglio riprendere.
Io facevo mezza tazza di acqua calda con un po' di fredda per renderla tiepida e mezzo limone piccolo o un terzo (non è necessario che sia molto). Per addolcire l'acidità, che la mattina a stomaco vuoto è la morte, aggiungevo un cucchiaio piccolo di miele. Non è necessario che sia una tazza piena e tanto limone! Prova una settimana e poi diventi addicted 😉
Ciao Gio
Visto che mi sono appena ammalata di nuovo (!!), direi che è proprio il caso che io mi converta…
Io ho ricominciato questa settimana =) dai che è facile!