Come ho anticipato ormai in tutte le salse, due settimane fa sono stata a Parigi. Inizialmente qualche giorno per lavoro e poi sono stata raggiunta venerdì sera da piper-marito. Ho visto Parigi diverse volte (ecco qualche esempio), quindi non avevo una lista di cose che volevo assolutamente fare o vedere, come quando si visita una città per la prima volta. Diciamo che abbiamo usato lo stesso approccio che ho usato l’ultima volta che sono stata a Londra (altra città dove sono stata molte volte): passeggiare senza meta e provare qualche ristorante per godersi un weekend in città.
Siamo quindi andati a zonzo per Saint Germain des Prés (dove alloggiavamo), che secondo me è la zona migliore della città. Certo, sulla via principale – Boulevard Saint Germain – ci sono le solite boutique dei grandi nomi della moda, da Louis Vuitton a Ralph Lauren, passando per Prada e Chanel, niente di nuovo. Tutte le strade secondarie, però, nascondono dei veri tesori: piccole boutique, negozi di vintage, atelier di arredamento, gallerie d’arte e semplicemente un’infinità di ristoranti e boulangerie letteralmente per tutti i gusti.
Qui a Saint Germain des Prés di sera, poi, tutta la zona intorno a Rue de Buci, Rue de Seine e Rue Dauphine è strapiena di ristoranti, club ed eventi vari. Davvero stupendo.
Abbiamo alloggiato all’hotel Bel Ami, su Rue Saint-Benoît, all’angolo rispetto al celeberrimo Café de Flore e di fronte al Relais de l’Entrecote, un ristorante molto popolare (sul serio, c’è la coda davanti fino alle 11 di sera)(non si può prenotare). Nonostante questo, la via è tranquillissima e la nostra stanza – le cui finestre davano direttamente sulla via e quindi sul ristorante – era molto silenziosa e abbiamo dormito benissimo. Sorvolando sul fatto che le camere a Parigi sono minuscole, questo hotel è un cinque stelle e si percepisce in ogni dettaglio. E’ bellissimo e il servizio è ottimo! Quando ho visto che una notte in una camera base costa 660€ (sei-cento-sessanta!) mi è preso un colpo, ma tanto noi lo abbiamo pagato con i punti accumulati da piper-marito in questi anni di infiniti viaggi di lavoro, quindi chissenefrega, LOL.
Siccome piper-marito venerdì sera è atterrato abbastanza tardi e quindi mi ha raggiunta in hotel ancora più tardi, stavamo ormai morendo di fame, sicché siamo andati a cena subito di fronte, al succitato Le Relais de l’Entrecôte, tanto alle 23 non c’era più coda. Questo ristorante ci era stato consigliato sia da amici sia da una mia collega parigina e mi era stato descritto come posto assurdo e infatti lo è. In pratica hanno un solo piatto, non c’è un menu da cui scegliere perché ti servono una cosa sola. Arrivi, ti fanno sedere, ti chiedono cosa vuoi bere e poi ti portano un’insalatina di antipasto. Da lì in poi, ti servono entrecôte con una loro salsina verde e patatine fritte… e ogni volta che hai il piatto vuoto te lo riempiono di nuovo fino a quando esplodi. A me è piaciuto, diciamo che non è stata una delle cene migliori della mia vita, però mi è piaciuto – e comunque secondo me è divertente e da provare almeno una volta.
La mattina dopo per colazione siamo andati al celeberrimo Café de Flore (visto che era all’angolo rispetto al nostro hotel), quello che si vede fotografato come sfondo a questa o quella blogger o “celebrity” o giornalista di rivista patinata ad ogni settimana della moda. E’ certamente un’istituzione a Parigi e devo dire che è molto bello, con quella tipica aria da caffè parigino invariata dal tempo, e la nostra colazione era ottima… però i prezzi a mio parere sono assurdi.
Nel nostro girovagare per la città abbiamo attraversato la Senna, la Ile de la Cité, passando davanti a Notre Dame (e vuoi non entrare, anche se ci sei già stato?)…
…e ci siamo spinti fino al Marais. Le Marais è forse l’altra mia zona preferita di Parigi, è formata da piccole viette deliziose, stipate anche qui di negozi e ristoranti. Va detto, però che nel fine settimana e di sera è molto più affollata e rumorosa di Saint Germain des Prés. L’ideale qui è perdersi senza meta tra le viette e gli angoli molto molto instagrammabili.
Da non perdere assolutamente nel Marais è Place des Voges, secondo me una delle più belle di Parigi.
Va anche detto che a nord del Marais c’è l’unico negozio permanente di Sézane in Europa (l’altro è a New York)(e c’era un temporary store a Londra a dicembre). Dato che questa al momento è una delle mie marche preferite (esempio 1, esempio 2), potevo forse non andarci? E potevo uscire a mani vuote? E potevo comprare cose sensate? La risposta a tutte e tre le domande è no: ho comprato cose quasi estive, quindi che potrò mettere fra tipo sei mesi, visto che vivo ad Amburgo. Genio.
L’unica cosa pianificata di tutto il weekend è stata una visita al Louvre. Non ci eravamo mai stati per motivi di tempo (è tipo il museo più grande del mondo, non puoi entrare e sperare di cavartela in un paio d’ore), quindi – non avendo piani particolari per quel fine settimana, ci è sembrata l’occasione perfetta per rimediare. Ed è stata un’ottima idea.
La bella sorpresa è stata uscire dal museo e trovare un Jardin des Tuileries che sembrava quasi estivo…
Abbiamo approfittato della giornata stupenda per fare un giro su Rue Saint Honoré fino a Place Vendome.
Va anche detto che Pont des Arts la mattina presto ha un’aria da sogno. Abbiamo fatto colazione lì vicino, con vista sulla Senna, Ile de la Cité e le persone che correvano sul lungofiume ed è stato spettacolare.
E per concludere, ecco qualche foto scattata a caso in giro per Parigi…
Comment
Parigi é una cittá che non mi stancherei mai di visitare!
Ci sono stata per sei giorni ad Aprile e l’ho girata in lungo e in largo ma … i giorni non bastano mai 🙂
Lucia