Che i social media, i blog e ormai un po’ qualsiasi tipo di sito internet siano pieni di pubblicità è chiaro da anni: d’altronde per offrire un servizio gratuito, si devono mantenere in qualche altro modo. A me, devo essere onesta, non dà particolare fastidio, anche perchè da qualche anno ormai le pubblicità che ci appaiono sono confezionate apposta sui nostri gusti, quindi in genere mi appaiono pubblicità di cose che effettivamente possono interessarmi (vedi questo post). E qui arriviamo al punto seguente.
Da tempo è risaputo anche che molto di quello che facciamo su internet e sullo smartphone è monitorato: è così, infatti, che le pubblicità che vediamo vengono confezionate sui nostri gusti (o su quelli che l’algoritmo crede siano i nostri gusti in base alle nostre attività su internet, anche se va detto che non sempre ci prende). Ci sono mille esempi noti di questo processo, che sicuramente anche tutti voi avete sperimentato. Come quando cerchi una cosa su Google e poi su Facebook ti appare subito una pubblicità proprio della cosa che avevi cercato. Oppure quando visiti un sito e poi su tutti i siti che hanno i banner automatici trovi un banner proprio di quel sito lì. Io per esempio qualche giorno fa sono stata su un sito beauty perché sto cercando un prodotto che in Europa non è facile reperire. Da quel momento in poi ogni volta che ho aperto internet ho trovato ovunque banner proprio di quel sito beauty che avevo visitato. Devo dire che anche fin qui non sono più di tanto infastidita. Voglio dire: tanto la pubblicità ce la becchiamo comunque (perché i siti devono mantenersi), allora meglio roba che mi interessa, piuttosto che cose a caso.
Di recente, però, è diventato anche abbastanza chiaro che il modo in cui le nostre attività tecnologiche vengono monitorate non si limita più a questo. Ho infiniti esempi di amici, di me stessa e anche sentiti raccontare per esempio in radio, di persone che hanno trovato pubblicità di cose di cui avevano solo parlato al cellulare con qualcuno o scritto su Whatsapp… entrambi settori che in teoria dovrebbero essere privati. Io posso farvi tre esempi capitati a me:
- Ho parlato al cellulare con la collega di un certo hotel di Francoforte che dovevamo prenotare per un cliente. Lei doveva chiedermi qualcosa in proposito e siccome io avevo già lasciato l’ufficio, mi ha chiamata sul cellulare. Specifico che ne ho solo parlato al cellulare: non ho cerato nulla su internet, su Google, né sono stata sul sito di quell’hotel. Ne ho solo parlato a voce. Da quel momento, ogni volta che vado su Facebook mi appare la pubblicità esattamente di quell’hotel di Francoforte.
- Qualche tempo fa ho mandato un Whatsapp a piper-madre su una cosa privata, di cui non avevo ancora cercato nulla su internet. Da quel momento sia su Facebook che su Instagram mi appaiono pubblicità su quel tema.
- Infine, la collega di recente è dovuta tornare per qualche giorno in Lettonia. Mi ha mandato per email (sulla mail del lavoro, che io però ho aperto dall’iphone) i dati del suo volo Riga-Amburgo per controllare una cosa. È da allora che ogni volta che apro Instagram mi appaiono pubblicità di voli Riga-Amburgo.
Quindi sì: veniamo ascoltati e letti. Anche questo ormai si sa. Ecco, devo dire che questo mi irrita decisamente di più e anzi mi preoccupa proprio.
Ma quello che veramente non riesco a capire, che va oltre ogni cosa che mi è successa fino ad ora, è quello che mi è capitato settimana scorsa. Fate bene attenzione.
Sono andata a trovare un’amica, eravamo io e lei sul divano a chiacchierare. In sottofondo in tv c’era una trasmissione americana chiamata “Fixer Upper” (che io non avevo mai visto né sentito prima), in cui una coppia, Joanna e Chip Gaines (lei tipo interior designer e lui boh, fa i lavori), prende case conciate male, le ristruttura rendendole fighissime e le rivende. In realtà io e la mia amica parlavamo d’altro, però ogni tanto commentavamo anche la trasmissione. La mia amica – che ha avuto da poco una bambina – si è dovuta alzare più volte a cambiare il pannolino o a cullare la figlia. In quei momenti io ho tirato fuori l’iphone e ho fatto cose tipo aprire Instagram per dare un’occhiata alle foto e alle stories delle persone che seguo o rispondere a messaggi su Whatsapp e cose del genere. Però – e vorrei che fosse chiaro – mai mai mai ho scritto, cercato, o parlato al telefono di quella trasmissione. Nel mio smartphone non è mai stato detto né scritto il nome di quella trasmissione. Semplicemente, il mio iphone era acceso accanto a me sul divano mentre quella trasmissione era in tv e io e la mia amica ne parlavamo.
Il giorno dopo ho aperto Instagram e la prima pubblicità che mi è apparsa è stata questa:
È assolutamente impossibile che sia un caso. Eppure non capisco come questo sia possibile. Adesso veniamo ascoltati sempre, anche quando non siamo al telefono?? Basta che uno smartphone sia acceso vicino a te per captare quello che dici e proporti pubblicità connesse?? O c’è un’altra spiegazione? Se è così, vi prego datemela, perché io a questo punto sono seriamente terrorizzata. Questo va molto più in là di qualsiasi film di fantascienza, è anche peggio di una puntata di Black Mirror.
A voi è mai successo??
AIUTO.
4 Comments
Ciao Chiara, il discorso pubblicità, come hai detto giustamente tu, penso che ormai sia chiaro quasi a tutti, ma di tutto il resto non sapevo niente. Oh meglio, non mi sono mai accorta di niente, ma sono sconvolta.
Non ci posso credere. Ma, una semplice curiosità: quello che ti è successo sulle chat di Whatsapp, è avvenuto dopo che vi siete mandate degli allegati o semplicemente delle chat scritte?
Non ho parole, lo giuro.
C’era un messaggio scritto e dopo anche un allegato.
Trovo anche io che sia inquietante.
A me proprio no, ma ad una mia amica sì: stavamo solo parlando e le spiegavo che soffro di emicrania. Un paio d’ore dopo lei mi manda uno screenshot della sua bacheca facebook (io, come sanno ormai anche i muri, mi sono cancellata nel 2011) in cui spicca la pubblicità di un’App per tracciare le emicranie.
Mark ci ascolta, è evidente. Ma quel che mi tranquillizza (relativamente) è che ho l’impressione che lo faccia principalmente tramite facebook. La scorsa settimana sul
mio Instagram erano tutti post sponsorizzati in russo o arabo.
Se usi Firefox, puoi installare alcuni add-ons per impedire a facebook di tracciarti.
Sì i effetti ci ascoltano!
Basta andare sulle impostazioni dello smartphone e disattivare su tutte le app possibili l’autorizzazione del microfono…
Su alcune non è possibile (esempio whatsapp il microfono serve per messaggi audio e per le chiamate ) ma su tante altre sì 😉.
Ad ogni aggiornamento si deve verificare di nuovo…