Bella scoperta – giugno 2018

Ultimamente ho avuto particolare fortuna con i prodotti di bellezza, quindi le mie “belle scoperte” questa volta sono ben 4. Eccole.

Jade roller in versione quarzo rosa // Dopo aver visto per mesi questi roller di giada su letteralmente ogni blog americano, sito e rivista, ho iniziato seriamente a pensare di comprarne uno. Dal momento che ho iniziato ad amare molto la mia routine serale, perché non migliorarla ancora? Ma cosa sono questi roller di giada? Prima di cedere alla moda del momento, ho cercato di informarmi un po’. Sostanzialmente si tratta di pietre di giada da far rotolare sul viso mattina e sera per aiutare a sgonfiarlo (soprattutto intorno agli occhi) grazie al massaggio e al freddo della pietra, a calmare la pelle, a tonificare l’epidermide e a far penetrare meglio i prodotti (va usato dopo aver applicato la crema). Ma perché la giada? Pare che questi roller vengano dall’antica Cina e che li usassero già le imperatrici e le nobildonne (sarà solo una leggenda?); in Cina la giada è molto usata ed è anche simbolo di bellezza. Per il resto, non sembra avere proprietà particolari: il risultato è dato dal movimento del massaggio e dal freddo della pietra. Quando mi ero ormai decisa a comprare uno di questi roller, mi sono resa conto che ora esistono anche in quarzo rosa, che sono pure più carini, diciamolo. Ma ci sarà differenza? Cos’è ora questa novità? Ho tentato di informarmi di nuovo e pare che le pietre di quarzo rosa venissero usate nell’antico Egitto in modo simile ai roller di giada dell’antica Cina (sarà solo una leggenda?). Pare, però, che nel caso del quarzo rosa, oltre all’azione del massaggio e al freddo della pietra, si aggiungano anche le proprietà del minerale (sarà vero? Va detto che non sembrano esserci delle vere ricerche scientifiche su nessun tipo di roller). Visto che onestamente il quarzo rosa è più bellino della giada verde e che mi piaceva l’idea di un rituale, alla fine ho optato per il quarzo e sto usando il mio nuovo roller religiosamente da qualche settimana. La mia esperienza? Innanzitutto va detto che è una pietra da far rotolare sul viso, non è che viene il Papa a casa tua a importi le mani, quindi grossi miracoli non se ne vedono. Devo dire però che da quando lo uso con regolarità, noto la grana della pelle leggermente migliorata e i rossori attenuati. Lo attribuisco anche al fatto che, entusiasta di usare il roller, sono diventata più rigorosa con la mia routine serale e ormai non la salto davvero più. E poi devo dire che la sera in camera prima di andare a letto, seduta al mio vanity e con la lampada di sale accesa, io a passarmi quel roller lì sul viso un po’ mi sento Nefertiti… (Che probabilmente però non aveva una lampada di sale)(Lo trovate qui)

[P.S.: sì, lo so che nel frattempo questi roller sono notizia vecchia e che l’ultimo grido in fatto di aggeggi beauty sono i dermo-roller per fare il micro-needling, ma io con la pelle sensibile che ho non ho intenzione di bucherellarmi regolarmente la pelle con dei mini aghi, non mi sembra un’idea eccellente… e poi ho provato il micro-needling una volta dalla mia estetista e onestamente un po’ fa male, quindi per ora non penso di convertirmi.]

Panni struccanti – After Spa // Anche qui arrivo in super ritardo. Di questi straccetti in microfibra che struccano da soli, senza bisogno di prodotti aggiuntivi, se ne parla più o meno da anni. Io ho sempre creduto di non averne bisogno: ho i miei prodotti fidati (questo il mio preferito in assoluto), mentre per le sere in cui l’idea di recarmi fino al lavandino per struccarmi semplicemente non viene presa in considerazione, tengo nel comodino delle salviette struccanti usa-e-getta per limitare i danni (andare a letto truccate è deleterio per la pelle). Poi mentre di recente ero su un sito beauty per comprare un prodotto che in Europa non si trova, mi sono apparsi questi panni tra i “prodotti consigliati” e ho deciso di spendere altri 10€ e provarli finalmente (perché io smettere di avere le mani bucate mai)(e comunque ne esistono versioni molto più economiche, ma non le ho provate e non so come siano). Niente la storia è semplice: funzionano. Di brutto. E ora per le sere in cui non ho voglia di struccarmi la mia soluzione solitamente sono loro: basta passarli bagnati un paio di volte sul viso per avere una pulizia totale e profonda solo con acqua (poi si lavano in lavatrice, che è un plus). Non solo l’operazione richiede pochi secondi in più dell’usare le salviette struccanti, ma il risultato è incommensurabilmente migliore. (Simili qui)

Almost lipstick in “black honey” – Clinique // Questa, più che una scoperta è una riscoperta. Una delle cose che mi piace fare nei miei vari viaggi in USA è di sicuro provare i prodotti che qui non ci sono, sia nel cibo (Oreo di tutti i gusti immaginabili) che nella cosmesi. Questo stick labbra di Clinique è proprio tra i prodotti cult americani che qui non si trovano. Dal momento che è un colore un po’ particolare (anche se non è assolutamente scuro come sembra e anzi è molto naturale e luminoso), non è uno dei miei prodotti-base, anzi lo uso a periodi alterni. Lo presi nel mio ultimo viaggio in California-Nevada-Arizona e poi l’ho usato ad intervalli. Al momento è ritornato in auge, anche se questa volta mi piace mischiarlo con altri gloss per rischiararlo un po’. (Lo trovate qui)

Sapone naturale – Dr. Bronner’s // Questa saponetta è composta al 100% da ingredienti vegani, naturali, quasi tutti da agricolture biologiche, fa parte del commercio fair trade e anche l’involucro (di carta) è riciclabile. Ottimo, quindi, per lavarsi le mani e la coscienza. Scherzi a parte, è un sapone buono su ogni livello. C’è in diverse “profumazioni”, ma io preferisco il baby-mild. (Lo trovate qui)