Fernweh è una parola tedesca che letteralmente significa “nostalgia di posti lontani” e sta ad indicare quel sentimento che prende quando si ha voglia di partire, quel desiderio profondo di andare e viaggiare. E’ un concetto che io conosco benissimo, anche se negli ultimi anni l’ho messo un po’ in stand-by per via di altre priorità. Dal momento che dovrei partorire a settembre e che piper-marito non avrà vacanze fino ad allora, questa estate per me è ancora in stand-by per quanto riguarda i viaggi. Sto seriamente pensando di chiudere l’iphone in un cassetto fino all’autunno, perché non so se ce la faccio a passare l’estate vedendo foto di spiagge, piedi col mare sullo sfondo, drink serali e viaggi vari.
Se per il prossimo viaggio dovrò aspettare ancora (francamente spero non troppo), posso però partire anche subito con la fantasia e grazie al cinema. Guardare film ambientati in posti che vorrei vedere o che ho amato è un piccolo piacere che spero mi aiuterà a superare questa estate cittadina.
Ecco i film che mi fanno più desiderare di partire immediatamente:
(Nota: ormai lo sappiamo che il mio film di viaggio preferito probabilmente è The Darjeeling Limited, ma l’ho messo in troppi post e mi vergogno a proporlo di nuovo. Se siete interessati, trovate le mie recensioni per esepio qui, e qui)
Lost in Translation
Titolo italiano: Lost in Translation – L’amore tradotto.
Anno: 2003.
Regia di Sofia Coppola.
Con Bill Murray, Scarlett Johansson, Giovanni Ribisi.
Amo questo film. Va detto che secondo me questo è un film di viaggio in senso lato: di Tokyo si vede ben poco, giusto il celeberrimo attraversamento pedonale dell’incrocio di Shibuya con i suoi mega cartelloni luminosi e un paio di templi, ma di sfuggita. Però secondo me è un film di viaggio nella sua essenza, perché rappresenta perfettamente un certo stato d’animo di quando si viaggia, che non so nemmeno bene come spiegare, ma che mi tocca da vicino e più volte in questo film… quella specie di eccitazione mista a nostalgia; quell’istinto di provare cose nuove e fare sciocchezze che ti coglie quando sei all’estero, misto ad una introspezione che spesso solo l’essere in un posto un po’ alieno riesce a provocarti; quella meraviglia per cose totalmente nuove, mista ad una certa sensazione di sentirsi in qualche modo a casa… Un film splendido sotto diversi punti di vista. Ottimi gli interpreti. Secondo me questo è il lavoro migliore di Bill Murray e anche di Sofia Coppola.
French Kiss
Titolo italiano: French Kiss.
Anno: 1995.
Regia di Lawrence Kasdan.
Con Meg Ryan, Kevin Kline, Jean Reno, François Cluzet.
La Costa Azzurra è uno dei miei posti preferiti insieme alla Liguria (visto che sono estremamente simili) e so apprezzare davvero la fortuna di poterci tornare più volte all’anno. Certo, questa è la classica commedia romantica, ma qui c’è anche l’elemento del viaggio e degli ottimi interpreti. E poi è sempre bello godersi una Meg Ryan al top della forma e soprattutto pre-botulino e bisturi, ossia prima che diventasse impossibile distinguerla da tutte le altre attrici di Hollywood, visto che a quanto pare la chirurgia estetica tende ad omologare le donne e a renderle tutte identiche. Peccato.
Around the world in 80 days
Titolo italiano: Il giro del mondo in 80 giorni.
Anno: 1956.
Regia di: Michael Anderson.
Con David Niven, Cantinflas, Shirley MacLaine, Robert Newton.
Sì, mi rendo conto che è un film quantomeno datato, ma il fascino dei vecchi film, abbinato al fascino dei viaggi d’altri tempi, esercitano su di me un vero incantesimo. Capisco che, abituati come siamo ai ritmi e agli effetti del cinema di oggi, guardare un film così vintage può essere un’esperienza che non tutti riescono a godersi, ma io consiglio di tentare almeno una visione, perché se riuscite ad entrare nel mood giusto, questo film è fantastico.
Hector and the search for happiness
Titolo italiano: Hector e la ricerca della felicità.
Anno: 2014.
Regia di Peter Chelsom.
Con Simon Pegg, Rosamund Pike.
So di averne già parlato, ma è talmente adorabile che lo ripropongo anche qui. Oltre a far venire voglia di partire – e di trovare la felicità vera – a me fa anche venire voglia di tirare fuori i miei quaderni di viaggio e finire di sistemare gli ultimi viaggi che ho fatto.
Eat Pray Love
Anno: 2010.
Regia di Ryan Murphy.
Con Julia Roberts, Viola Davis, James Franco, Javier Bardem, Luca Argentero, Richard Jenkins.
Amo soprattutto la parte ambientata a Bali, dove tornerei in ogni momento (o meglio, la zona intorno a Udub, un po’ meno la zona iper-turistica sulle spiagge a sud onestamente…). Sia il libro che il film possono piacere o meno, ma secondo me questo è il classico film che ti fa venire voglia di fare una pazzia, affittarti un appartamento per qualche mese in un posto pazzesco, mollare tutto e andare a goderti la natura, i templi, la meditazione… E questo per me è segno di un film di viaggio ben riuscito. Addirittura la parte ambientata a Roma – se si riesce a superare indenni i vari cliché e luoghi comuni – fa venire voglia di andare subito a farsi un giro a Roma… Insomma, se si ha voglia di viaggiare dal divano di casa, per me è un sì.
To catch a thief
Titolo italiano: Caccia al ladro.
Anno: 1955.
Regia di Alfred Hitchcock.
Con Grace Kelly, Cary Grant.
Parlavamo di Costa Azzurra? Adoro i film di Hitchkock e questo è uno dei miei preferiti, sia per la storia, che per i protagonisti che per l’ambientazione.
The Best Exotic Marigold Hotel
Titolo italiano: Marigold Hotel.
Anno: 2011.
Regia di John Madden.
Con Judi Dench, Tom Wilkinson, Bill Nighy, Maggie Smith, Dev Patel.
Nonostante l’India non sia sulla mia lista dei desideri di viaggio, questo delizioso ed esilarante film ha talvolta il potere di far vacillare le mie certezze. Che poi non sono solo le inquadrature dei posti (di cui, va detto, non se ne vedono poi molti), è più che altro l’idea di mollare tutto e andare a stare in un post simil-comune, ma con un fascino tutto esotico… Non mi dispiacerebbe immaginarmela così, la pensione…
Lara Croft
Titoli: Lara Croft: Tomb Raider (2001) / Tomb Raider – La culla della vita (2003).
Con Angelina Jolie, Daniel Craig, Gerard Butler.
Non è solo che la Cambogia era uno dei miei viaggi dei sogni ed è tutt’ora uno dei viaggi migliori che ho fatto. E che nel secondo film si va ad Hong Honk (altro viaggio che ho amato tantissimo). E’ anche che – Angelina Jolie a parte – Lara Croft è la donna forte, indipendente, che non ha bisogno di scusarsi se vive la vita come un uomo, che io vorrei essere, ma che spessissimo non sono perché nessuno è immune alla società in cui viviamo e siamo stati educati – e io di certo faccio una fatica d’inferno a liberarmi dalle griglie che ci hanno imposto… va beh, un passetto alla volta. [P.S.: non ho ancora visto il nuovo film di Tomb Raider con Alicia Vikander, ma spero di riuscire a farlo presto]
Indiana Jones
Titoli: I predatori dell’arca perduta (1981) / Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) / Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) / Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008).
Con: Harrison Ford.
Non è un segreto che io ami pazzamente Indiana Jones, sia lui (hello Harrison Ford!) che la serie dei film (l’ultimo un po’ meno a dire il vero). Sono quei film di avventura come non ne fanno davvero più, di quelli che ti fanno sognare di essere un professore universitario / esploratore coraggioso, che si infila nei posti e nelle avventure più inimmaginabili. Non come quelli di oggi, tutti effetti speciali e poca fantasia. Parlando di questo, ormai un paio d’anni fa avevo letto che era in preparazione un nuovo film della serie, sempre con Harrison Ford (anche se verosimilmente non più come protagonista). Poi non ne ho più sentito nulla, purtroppo. Certo è che Ford non sta esattamente ringiovanendo, quindi se non si sbrigano, saranno costretti a girare “Indiana Jones e la casa di riposo”. Per dire eh.
The Descendants
Titolo italiano: Paradiso amaro.
Anno: 2011.
Regia di Alexander Payne.
Con George Clooney, Shailene Woodley.
Per quanto la storia sia un po’ triste, ho adorato l’atmosfera di questo film e la fotografia, davvero ottima. Le Hawaii sono sulla mia lista dei sogni da un po’ e anche se nel futuro più vicino non credo di aver voglia di farmi tutte quelle ore di volo con un tre-enne che non sta fermo per più di cinque minuti e un neonato, spero comunque che siano in un futuro non troppo lontano. Soprattutto, questo film fa venire voglia di trasferirsi lì e fare una vita più rilassata e serena…
In realtà ce ne sarebbero tanti altri, ma questo post sta diventando troppo lungo, quindi mi vedo costretta a fare una seconda puntata più avanti…
E i vostri film di viaggio preferiti, o semplicemente quelli che vi fanno viaggiare con la fantasia e pensare alle vacanze, quali sono?
La foto in alto è per gentile concessione di Pixabay.
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