Qui oltre a dare aggiornamenti inutili, faccio domande. Leggete sotto e guardate se sapete rispondermi. Tenchiu.
- Innanzitutto: pare che ad Amburgo sia arrivata la primavera. Non so nemmeno io come sia possibile a metà febbraio. Nel fine settimana abbiamo avuto giornate di sole costante (assurdo) e calde (12°C/14°C sono tanti per questo periodo ad Amburgo), siamo andati in giro col cappotto aperto e abbiamo notato i primi fiori (i crocus, sempre) e le gemme sugli alberi. Nonostante febbraio sia decisamente troppo presto, giuro che l’aria profuma di primavera… durerà? (No, non è questa una delle domande cui cerco risposta)
- Stranezza numero due: l’unico membro della piper-famiglia a non avere la cittadinanza italiana (piper-marito) fa una pizza veramente strepitosa. In pratica qualche anno fa si è imbarcato nell’impresa di fare una pizza coi fiocchi e così dopo tentativi, letture, migliorie e perfezionamenti vari, in questi anni ha raggiunto veramente un livello per cui la sua pizza è meglio che andare in pizzeria (a meno di non trovarsi in Campania, come ho appurato la scorsa primavera).
- Nel centro commerciale vicino a casa mia sta aprendo… rullo di tamburi… Intimissimi! E sta a prendo proprio di fronte a Calzedonia! In pratica sto finendo le scuse per tornare in Italia. LOL.
- Non è un segreto che, causa libri letti e film visti ultimamente, la mia mente in questi ultimi mesi torni spesso al mio viaggio a Singapore. Anzi, non riesco proprio a togliermi dalla testa questa città. Come se non bastasse, di recente, tornando verso casa dopo il corso post-parto, mentre chiacchieravo con un’altra mamma spingendo le carrozzine, è venuto fuori che lei ha vissuto a Singapore per tre anni. Sarei stata a farle domande per ore, se non avessi temuto di sembrare una stalker. Invece, tornata a casa, mentre googlavo foto di Singapore per farmi del male, mi sono imbattuta per caso nel libro “Black and White: The Singapore House“, che è diventato mio nel giro di qualche secondo. Le Black and White Houses – anche conosciute semplicemente come Black and White – sono case costruite dai coloni britannici nel periodo 1898 – 1941, quando la Corona Inglese dominava su quella parte di mondo. Queste case d’epoca sono peculiari di Singapore, non si trovano in altri luoghi, e sono dei particolarissimi mix di architetture e usanze orientali e occidentali, elementi architettonici Tudor ed Eduardiani mescolati ad ispirazioni malesi e indiane, che risultano in eleganti dimore ariose e semi-aperte, in totale armonia con la rigogliosa vegetazione tropicale. Mettere le mani su questo libro potrebbe non essere stata un’idea poi così grandiosa, visto che le immagini spettacolari mi fanno venire una tale voglia di partire per l’estremo oriente, da provocarmi quasi un dolore fisico. (Le foto dell’intero volume sono di Luca Invernizzi Tettoni)
- Ma quello precedente non è l’unico libro che ho acquistato senza nemmeno un istante di esitazione. Innanzitutto, ammetto tutta la mia ignoranza: fino a letteralmente l’altro giorno non conoscevo la pittrice tedesca Dodo (nome d’arte di Dörte Clara Wolff), nonostante io sia molto affascinata dall’Art Déco. Quest’artista, nata a Berlino nel 1907 e morta a Londra nel 1998, divenuta famosa solo dopo la sua morte, ha un portfolio di disegni semplicemente stupendi. (Guardate su Google immagini!)(Uno dei miei preferiti è quello con le piramidi) Da quando l’ho scoperta casualmente, ho cercato di capire se da qualche parte si possano ammirare i suoi lavori dal vivo. E’ vero che, appunto, ho il libro, che è bellissimo, però mi piacerebbe vederli dal vivo. Ho scoperto che nel 2012 a Berlino c’è stata una mostra, poi più nulla. Ho trovato diverse sue opere in vendita in varie aste in giro per il mondo, ma nulla che possa ammirare anche il grande pubblico. Se avete informazioni in proposito, vi prego di farmele avere. Intanto in questo articolo (in tedesco) potete leggere della sua affascinante vita.
- Con piper-figlio abbiamo scoperto un cartone animato semplicemente delizioso (qui sta andando in onda su 2DF). E’ una produzione belga-lussemburghese, il titolo in tedesco è “Zacki und die Zoobande” mentre quello originale è “Ziggy en de zoo tram”. Secondo me è disegnata e pensata in modo adorabile. Si tratta di un gruppo di animali antropomorfi che vivono su un’isola segreta e ogni giorno prendono il tram per andare al lavoro allo zoo sulla terraferma. Ogni episodio inizia di mattina, con gli animali che escono dalle loro case, si incontrano alla stazione dell’isola segreta e salgono sul tram, e si conclude sempre con l’arrivo del tram allo zoo, dove si trasforma in un chiosco per i gelati e dove gli animali si tolgono i vestiti e si comportano da animali “normali” per i visitatori dello zoo che non sospettano nulla. In mezzo si svolgono diverse avventure: il tram, dal sapore vintage, è in realtà super moderno e diventa di volta in volta funivia, barca, aereo oppure estrae arti meccanici come gambe per saltare eventuali ostacoli sul percorso o braccia con forbici per tagliare la vegetazione della giungla. Negli episodi succedono varie cose, visto che, per raggiungere lo zoo, il tram deve attraversare la striscia di mare che separa l’isola dalla terraferma, addentrarsi nella giungla, attraversare monti e fiumi e infine entrare in città – una non meglio identificata città dai palazzi alti e le strade eleganti – da un’entrata sotterranea, in modo che nessuno li noti. Ogni volta, dopo aver vissuto le loro avventure, riescono ad arrivare al lavoro sempre all’ultimo secondo, quando il direttore ormai preoccupato si sta chiedendo che fine abbiano fatto. La cosa più bella secondo me sono i disegni di questa giungla dalla vegetazione rigogliosa, i fiori tropicali e gli alberi assurdi. E’ sempre una natura benevola e le avventure sono semplici e positive, gli episodi sono brevi; è adatto quindi anche ai bambini piccoli. Questa serie d’animazione ci piace talmente, che ho provato a cercare online se esistano dei dvd, ma non ho trovato nulla. Se ne sapete qualcosa, per carità fatemelo sapere. (Ora che ci penso, una delle mie più care amiche vive a Lussemburgo… magari chiedo a lei se lì i dvd esistono…)
- La settimana scorsa Sézane, una delle mie marche preferite in questi ultimi anni, ha lanciato una collezione di gioielli davvero bellissima. Adoro i ciondoli in oro vero con le lettere, io però i ciondoli con le lettere della mia famiglia ce li ho già di Tiffany. In compenso non ho resistito e questo anello in metallo placcato oro che sembra formato da foglie che si avvolgono intorno al dito è finito nel mio carrello in pochi secondi (ultimamente ho le mani bucate, devo darmi una regolata). Non finirà tra le cose da cui non riesco a separarmi, perché un anello del genere è troppo poco pratico per la vita di tutti i giorni quando hai dei figli da piccoli a molto piccoli. Sono certa, però, che saprò trovare le occasioni per metterlo, perché è davvero troppo, troppo bello.
E questo è tutto. Voi che fate?
4 Comments
interessante la pizza, dato che in svizzera la pizza (in pizzeria) costa dai 18 franchi in su..per chi non bazzica i franchi in pratica costa sui 16 euro..anche noi abbiamo provato a farla a casa, usavamo la macchina per fare la pasta da pizza ma non ci è mai venuta bene. Quindi di solito mi affidavo a quelle da supermercato di G.Rana (sia benedetto quell’uomo), solo che da qualche mese non le vendono piu’ in svizzera..mannaggia. Intimissimi e calcedonia sono arrivate anche da me, con prezzi diversi ovvio che in italia, quindi con sommo dispiacere dei miei due andiamo molto meno in italia.
Interessante l’artista che citi, non l’avevo mai sentita, mi ricorda un po’ Tamara de Lempicka che invece ha avuto un revival negli ultimi anni e si vede abbastanza in giro, le sue opere ovvio.
Per i cartoni non ti so dare una mano, in svizzera noi vediamo i canali tedeschi per i cartoni, i miei sono un po’ grandi per il cartone che citi, anche se ogni tanto mi chiedono di vedere la Peppa Wutz che io non sopporto proprio invece. Quindi ben vegano i cartoni per bambini piccoli dal Lussemburgo. Una volta ho parlato ai miei di Topo Gigio, che vedevo in tv da piccola, si sono incuriositi e cercando su YouTube ho trovato le favole in italiano di Gigio..incredibile piacciono. E i miei non amano le favole per niente.
Sì, quando vengo in Svizzera rimango sempre scioccata dai prezzi in effetti…
Hai ragione, ricorda un po’ la de Lempicka, non ci avevo pensato!
Ahh le monografie d’arte sono una delle cose per cui vale la pena vivere! (Sarò esagerata ma le amo e infatti ne ho la casa invasa!)
E adesso mi ha fatto venire voglia di cercare se c’è qualcisa in italiano o massimo in inglese di questa artista!
Quanto all anello di Sezane è fantastico ma oramai ho capito che non c’è nulla che non comprerei di questa marca!
Ciao
In realtà il libro che ho io ha il doppio testo in tedesco e in inglese.