Il mio rapporto con la musica? In casa mia e nella sua auto mio padre ha sempre sentito musica classica e l’opera, interpretando con passione e sentimento ma – ahimè – non sempre con talento, le arie più famose. Quanto a me vivo costantemente in un musical, ogni parola mi fa scattare una canzone nella testa (a volte non resta solo lì e delizio i vicini di lavoro o vita privata). Mi piace cantare dunque. Alle elementari ero una pifferaia di discreto valore e in più, per un periodo, ho strimpellato la chitarra. Specializzata in giro di do, con il quale, come è noto, si copre il 70% della musica italiana da oratorio. Not bad.
Per un periodo ho persino cantato in un gruppo liceale. Musica punk. Credibilità non pervenuta, non era proprio nelle mie corde. In ogni caso, viste le premesse, non ci si spiega perché alla fine Shakira, Giorgia e Lady Gaga siano tra le mie scelte musicali favorite. Questa cosa fa impazzire l’ING che mi impedisce di ascoltare musica con il suo profilo Spotify, altrimenti gli sminchio (termine tecnico) l’algoritmo, metti mai che per sbaglio gli proponga la Carrà.
Il solito preambolo non necessario e non richiesto (così come il consiglio di oggi) serve per introdurre una scelta pedagogica musicale di cui invece vado molto fiera. Proprio per evitare che a breve “Mmh” di Young Signorino diventi il benchmark musicale dei miei figli, ho comprato un CD alla Feltrinelli (“Ma che musica!” Si trova anche su Amazon) che propone una quindicina di brani per introdurre la musica ai bambini. Ci sono pezzi di musica classica, uno di jazz.
Ogni pezzo ha uno strumento musicale “hero”, c’è persino una musica armena, suonata con uno strumento che si chiama duduk.
Nel libretto ad ogni brano è associato un disegno. Entrambi i miei figli (5 e 2,5 anni) ne vanno pazzi. Ballano insieme o da soli, guardano i disegni e insieme inventiamo storie. Sta diventando uno dei passatempi preferiti soprattutto dalla piccola, che mi chiede costantemente di ascoltarlo.
Insomma una perfetta idea regalo per i vostri figli, nipoti o bambini che in qualche modo fanno parte della vostra vita.
Che s’ha da fare per preservare la sensibilità musicale delle nuove generazioni, Spotify e il matrimonio…
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