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Finalmente ci siamo! Proprio oggi siamo in partenza per l’Italia per una vacanza mirata soprattutto a rivedere parenti e amici, visto che era da un anno che non tornavo nel Bel Paese. Per una serie di motivi – di cui il principale è che per neanche tre settimane di vacanza con due bambini la mole di roba che ti devi portare è pari a quella che ti servirebbe per trasferirti per sempre in Australia – abbiamo deciso di fare il viaggio in macchina. D’altronde, perché fare un’ora e 45 minuti di aereo quando puoi fare 12 ore in macchina? Eh. Non sarà facile, ma soprattutto sarà lunghissimo perché dovremo fare molte pause. Però posso dire che siamo preparati, anche perché non è il primo viaggio così lungo in macchina che facciamo, quindi… che il cielo ce la mandi buona!
Se anche voi nel vostro futuro avete svariate ore da passare in macchina, ecco i miei consigli collaudati.
Abbigliamento: benché in viaggio – soprattutto se lungo – la priorità vada alla comodità, il viaggio in macchina rispetto agli altri mezzi di trasporto presenta il vantaggio che il 99% del tempo sarà passato nella privacy dell’abitacolo della propria macchina, quindi oltre a prioritizzare* la comodità, si può pure soprassedere sulla presentabilità. Via libera quindi a tutto ciò che è comodo come un pigiama, senza esserlo. Molto importante è scegliere delle calzature che si possano mettere e togliere velocemente e comodamente per le varie soste (a seconda della stagione: UGG, ballerine, slipper, sandali senza fibbia). Come nel caso di ogni lungo viaggio, a prescindere dal mezzo, no a tutto ciò che stringe, in qualsiasi punto stringa, invece sì a vestirsi a strati: anche se potete regolare voi la temperatura in auto, per qualche motivo uomini e donne hanno percezioni della temperatura molto diverse, quindi piper-marito ci fa sempre sentire in frigorifero, mentre quando tocca a me sembra di stare ai tropici… Infine, no ai jumpsuit o in genere ai tutoni tutti interi, altrimenti andare in bagno negli autogrill (o in aereo)(o in treno) sarà impossibile. [*Esiste questa parola in italiano? O sto traducendo male l’inglese “prioritize”? Forse vivo all’estero da troppo tempo…]
Intrattenimento: nel caso della macchina, sia che guidiate, sia che siate passeggeri, la lettura non è un’opzione – almeno per me (poche cose mi fanno venire mal di testa come leggere in macchina). Io in particolare ho due soluzioni per quando sono in macchina e non posso leggere (come per esempio quando vado e torno dal lavoro e quindi sto guidando), ho già parlato di entrambi qui sul blog, quindi non sono esattamente una novità. Il primo è il mio amato Audible: sono estremamente felice di aver fatto l’abbonamento ormai più di un anno fa. In realtà niente può battere la sensazione di immergersi in un libro e perdere il senso del tempo, ma quando si hanno dei figli piccoli e, ancora peggio, quando si hanno figli E si lavora, ritagliarsi il tempo per leggere è un lusso, anzi a volte proprio utopia. Ecco allora che con Audible si riesce a “leggere” mentre si fanno cose come guidare, pulire casa, piegare i vestiti asciutti, stirare… Piper-baby1 poi adora i libri del draghetto Kokosnuss, che leggiamo prevalentemente cartacei, ma in occasioni come i viaggi in macchina o i viaggi in generale, io preferisco fargli ascoltare audiolibri piuttosto che lasciargli vedere video, perché così si evita la luce dello schermo, non fa male agli occhi e stimola la fantasia perché deve immaginare, anziché limitarsi a guardare passivamente le immagini di un cartone. Ho quindi scaricato diversi audiolibri di Kokosnuss su Audible (che tra l’altro costano solo metà credito!) e siamo pronti per partire. (P.S.: se fate l’abbonamento entro le 23:59 del 15 aprile, nel primo mese riceverete un audiolibro in più!) Nei momenti in cui i due minions dormiranno, prevedo di cambiare tipologia di intrattenimento e passare ai podcast. Anche di questo ho già parlato qui sul blog, comunque tra i miei preferiti ci sono il podcast di goop, quello super divertente sui matrimoni, quello molto motivazionale di Hal Elrod e You Must remember this, che parla di aneddoti della vecchia Hollywood.
Viveri: qui dipende moltissimo dal tipo di viaggio che state facendo e da dove siete. Se siete impegnati in un viaggio “on the road”, in cui il punto è proprio il percorso, più che la meta finale (per esempio se state attraversando la Provenza in macchina o state facendo un viaggio “on the road” negli Stati Uniti, dove le strade sono costellate di tipici diner), puntate a fermarvi più volte per strada a provare le specialità del luogo. Se invece volete andare da A a B nel più breve tempo possibile e in autostrada comunque più che autogrill e fast food non trovate, portatevi tutto il necessario da casa. Dato che questa volta per noi si tratta del secondo caso, è questo che prenderemo in esame. Regola numero uno: evitare cose che fanno troppe briciole, pena fare il resto del viaggio in un porcile – quindi no a cracker e simili. No anche a cibi con un odore forte, visto che lo spazio vitale nella macchina è intimo e ristretto e va diviso tra tutti. Per il resto, io prediligo un mix di cose dolci e salate, ma occhio a non scegliere cose troppo saporite, altrimenti berrete come dei cammelli e dovrete fermarvi ogni mezz’ora a fare pipì. Nel caso del viaggio in macchina, trovo un’ottima idea portare frutta (ma anche carote o cetrioli) già lavati tagliati in contenitori di plastica (io sto cercando di non usare più plastica e di sostituire i miei tupper con contenitori di vetro, ma per un viaggio è nettamente meglio la plastica, solo che non sia usa-e-getta mi raccomando).
Musica: se non avete bambini in macchina con voi che monopolizzeranno le scelte musicali per gran parte del tempo – e se siete come me che, per quanto vi piacciano i vostri cd e le vostre playlist su iphone/ipod e compagnia bella, dopo un po’ vi stufate di ascoltare sempre le stesse cose – l’ideale sono quei servizi tipo Spotify, Amazon Music Unlimited, eccetera per ascoltare tutta la musica che volete. Questo è anche un buon modo per scoprire nuovi artisti, nuovi generi o semplicemente musica nuova.
Beauty: un viaggio in macchina, per quanto lungo, non presenta ovviamente i problemi per la pelle tipici di un viaggio in aereo, però stare molte ore chiusi nell’abitacolo di una macchina – in quattro – non è un toccasana. Oltre alle ovvie salviette rinfrescanti/pulenti (ma pure igienizzanti se avete bimbi piccoli), non possono mancare burro cacao, crema mani e crema viso. Io ho deciso di portarmi anche questo spruzzino idratante per il viso, che è un prodotto a metà tra tonico e siero spray e può venire usato come siero, come base per il trucco o in qualsiasi momento per fare il pieno d’idratazione per la pelle.
Cuscino: qualche tempo fa ho visto lodare enormemente questo “cuscino” da viaggio su un blog e, dato che faccio molta fatica a dormire sui mezzi di trasporto (per di più non posso nemmeno reclinare il sedile della macchina, visto che dietro ci sono i seggiolini dei bambini), ho deciso di ordinarlo. Per ora l’ho provato solo in casa (partiamo oggi), ma a me sembra effettivamente fenomenale, quindi non un caso di pubblicità a vanvera. No sul serio, mi è venuta voglia di addormentarmi così in piedi. Credo che non lo abbandonerò più, qualsiasi tipo di viaggio io faccia. Sospetto sia stato davvero un ottimo investimento, comunque dopo il viaggio potrò essere più precisa.
E voi stratagemmi per sopravvivere ad un lungo viaggio in macchina ne avete?
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