Siamo tornati dall’Italia martedì notte (in realtà era mercoledì mattina) e – non so come – è già passata quasi una settimana… La casa sta riemergendo solo ora dal casino post vacanze con le valigie di quattro persone di cui due molto piccole ma che hanno bisogno di un’infinità di cose, mentre io mi sono inspiegabilmente sentita tutta la scorsa settimana come se avessi avuto il jet lag. (Potrebbe essere dovuto al fatto che abbiamo stupidamente deciso di partire in macchina dall’Italia di sera, per arrivare ad Amburgo che era quasi mattina “così i bambini dormono”. Per loro ha effettivamente funzionato, tanto che alle 7:00 erano di nuovo operativi, solo che essendo arrivati quasi alle 5, noi praticamente non abbiamo dormito)
Per fortuna che almeno il paesaggio attraversando la Svizzera offre panorami splendidi…
Nel fine settimana mi sono sostanzialmente rifiutata di fare alcunché, a parte trastullarmi riguardando alcune foto scattate nelle scorse settimane tra Milano e la Liguria. Un po’ ho nostalgia, ma mi consola il fatto che tornerò presto.
Ecco un po’ di immagini e qualche informazione.
Milano
Dal momento che per il battesimo di piper-baby2 sono venuti a Milano anche i piper-cognati tedeschi, non abbiamo proprio potuto evitare un turisticissimo giro in centro. (Che in realtà ha fatto piacere anche a me, visto che non tornavo da un anno)
Se avete voglia di fare i turisti a Milano, vi segnalo un posticino carino per mangiare, con vista diretta sulle Colonne di San Lorenzo e nonostante questo non particolarmente caro e dove si mangia degnamente: Ralph’s.
Per estrema curiosità ho messo il naso dentro il nuovo Starbucks, sono rimasta scioccata dalla folla, non ho capito dove/come ordinare un caffè, mi sono fatta prendere dal panico e sono scappata. Il mio Starbucks vicino a casa non sarà altrettanto bello e probabilmente non è stato instagrammato nemmeno una volta, ma posso uscirne in qualsiasi momento con la bevanda che desidero, quindi mi va più che bene.
Comunque, più che la bellezza di Milano, sono i sushi con le migliori amiche e le cene dagli amici di sempre che mi fanno provare una nostalgia quasi straziante di quella che, comunque, ancora è e sempre sarà casa.
Liguria
Se siete in Liguria e non troppo lontani da Alassio, vi esorto calorosamente ad andare a mangiare al ristorante La Vigna. Non è economico, ma si mangia molto molto bene e ha una vista pazzesca sul golfo. E poi ha il parcheggio, che per un ristorante sulla Riviera Ligure (ad Alassio poi) è quasi un miracolo. Io ho preso dei ravioli di pesce su letto di crema di zucchine, il tutto decorato da frutti di mare: un piatto semplicemente divino. Per non parlare dell’antipasto di pesce (hanno anche opzioni molto interessanti senza pesce). Se avete bambini, vi consiglio di optare per il pranzo: il ristorante è meno pieno (ma dovrete comunque prenotare con anticipo) e subito fuori c’è un parco giochi carino con la stessa vista pazzesca sul golfo.
Con altrettanto calore vi esorto, dopo aver gustato il vostro pasto, a scendere di poco verso il mare e svoltare in direzione della chiesa di Santa Croce, subito sotto la quale si trova un belvedere con una vista splendida su Alassio e l’isola Gallinara.
Genova
Un capitolo a parte merita Genova. Non ci andavo da parecchio tempo e in parte mi ha fatto piacere tornarci perché mi sono ricordata di quanto io ami il fascino particolare di questa città. D’altro canto devo ammettere che sia stata un’idea pessima andarci in questo periodo (era durante le vacanze di Pasqua). Innanzitutto va detto che l’idea di passare una giornata di pioggia nell’Acquario di Genova, che ci era sembrata tanto geniale, è stata avuta anche dal resto degli abitanti della Liguria e regioni limitrofe, rendendo la genialità dell’idea di colpo molto meno geniale. Se poi ci aggiungiamo che dopo la caduta del ponte tutto il traffico che prima passava in autostrada ora viene deviato in città (giuro)(idea geniale anche questa, nevvero?) in pratica ci abbiamo messo due ore a fare un paio di chilometri. Al momento entrare a Genova in macchina equivale ad un suicidio. Ci è stato ancora più chiaro quanto la nostra idea fosse stata pessima, quando abbiamo visto quanto male sia organizzato l’acquario. Io credo che solo in Italia un’attrazione largamente dedicata alle famiglie ti renda impossibile – e intendo VERAMENTE IMPOSSIBILE – poterla visitare col passeggino. Ci sono scale ogni dieci passi, quindi se hai un figlio in passeggino ogni dieci passi ti devi staccare dal percorso ufficiale e andare a cercare uno dei quattro ascensori esistenti, che ovviamente sono presi d’assalto da chiunque e quindi si formano code di ore. Secondo le informazioni ufficiali per completare la visita ci vogliono circa due ore. Hahahahahahaha. NO. Per non parlare di quando, dopo mezz’ora di coda, finalmente è il tuo turno di usare l’ascensore, trovi scritto “per proseguire la visita vai al piano 1” e quando arrivi lì, dopo un tratto di corridoio, scopri che l’unico modo per proseguire è fare una rampa di scale per arrivare al piano 2. Ma perché? Perché?? PERCHE’??? Io voglio conoscere di persona chi ha progettato l’acquario per dirgli due parole. Se pensiamo che tutto ciò costa 28€, io non credo tornerò mai all’Acquario di Genova e sconsiglio anche a voi di andarci. Di sicuro evitatelo se avete dei passeggini o sedie a rotelle, perché è praticamente un girone dell’inferno.
Comunque tutto ciò non ha in alcun modo sminuito il mio amore per Genova, anzi mi ha ricordato che dovrei tornarci più spesso quando sono in Liguria. (Ovviamente per tornarci aspetterò che l’autostrada venga riaperta)
Oh, quanto vorrei fosse già giugno!
Buon inizio di settimana a tutti!
2 Comments
Bellissima gita e bellissime foto!
Grazie!!