Titolo originale: Far Eastern Tales // More Far Eastern Tales
Autore: W. Somerset Maugham
Anno: racconti brevi pubblicati tra gli anni ’20 e ’30 del novecento.
Editore: Penguin Random House – Vintage
Chi sa del mio amore per l’Asia, capirà bene che quando ho letto il titolo di questo libro di un autore che ho apprezzato moltissimo, ho capito che doveva essere mio SUBITO. Anzi dovevano al plurale, perché ne è stato fatto anche un seguito. Il titolo Far Eastern Tales è dovuto al fatto che qui sono stati accorpati i racconti di Maugham col comune denominatore dell’ambientazione in Estremo Oriente.
Dal momento che questo non è un autore contemporaneo e che il suo inglese tende quindi ad essere un pelino arcaico, avrei voluto leggere questi racconti in italiano. Ho cercato una versione italiana di questa raccolta ovunque e usando i criteri di ricerca più disparati, ma non è venuto fuori nulla. Sono io troppo impedita o effettivamente questa raccolta in italiano non esiste? Mi piace pensare che sia la seconda. Cosa in effetti plausibile: questi racconti sono stati pubblicati in momenti e in volumi diversi (tra i 1920s e i 1930s) e sono stati messi insieme solo successivamente. Può essere che tale raccolta semplicemente non sia stata pensata per il pubblico di altri Paesi…
Alla fine, comunque, mi sono dovuta decidere: avrei dovuto leggere questi due libri in inglese o mi sarei dovuta rassegnare a lasciar perdere. Nonostante l’inglese poco moderno mi spaventasse un po’, il tema e l’autore mi interessavano talmente tanto, che ho deciso di buttarmi. Posso dire con un certo orgoglio di aver fatto molto, ma molto bene. Ho faticato un pochino nelle prime due o tre pagine, poi ho preso il ritmo e non mi sono quasi accorta della differenza. Anzi, ho imparato anche dei nuovi termini come “tiffin” che prima non conoscevo. E’ stata una lettura piacevolissima!
Ma veniamo ai racconti. Sono di vario genere: alcuni sono divertenti, alcuni tristi, alcuni intimi, altri dei veri e propri gialli. Alcuni sono piuttosto lunghi, altri molto brevi. In tutti i casi, come mi aspettavo, si tratta di storie deliziosamente vintage, che parlano di un mondo ormai scomparso – quello delle colonie dell’Impero Britannico – pieno di fascino e misteri. Quando viaggiare era una vera avventura, quando esistevano posti del mondo effettivamente ancora remoti e dove le popolazioni locali non avevano ancora avuto sufficienti contatti col mondo occidentale da intaccare la propria cultura e le proprie usanze. Nonostante il fascino nostalgico di un’era passata, i racconti di Far Eastern Tales impediscono di idealizzare troppo quei tempi, mostrando chiaramente come un’era che può sembrare erroneamente dorata, aveva in realtà lati per nulla ideali. Da molti dettagli si evince come le popolazioni delle colonie fossero di fatto dominate, sottomesse, considerate razze inferiori, la cui vita spesso valeva meno di quella dell’uomo bianco.
Come sempre Maugham dimostra una grande abilità nel descrivere i caratteri, i sentimenti e la psicologia dei personaggi, confermando il suo talento non solo nella scrittura, ma anche nella conoscenza della natura umana. Questo rende i racconti di Far Eastern Tales (e in generale i lavori di Maugham) ancora totalmente attuali, nonostante l’ambientazione e i temi possano risultare talvolta obsoleti. Ci si rende conto come i sentimenti siano la vera globalizzazione: attraversano invariati i secoli, i continenti, le lingue e le culture, rendendoci di fatto tutti uguali nella nostra essenza di esseri umani.
Li trovate qui:
Click on the button to load the content from rcm-eu.amazon-adsystem.com.
Click on the button to load the content from rcm-eu.amazon-adsystem.com.
Click on the button to load the content from ws-eu.amazon-adsystem.com.
Click on the button to load the content from ws-eu.amazon-adsystem.com.
Altre recensioni di libri sulla pagina “Libri“.
Leave A Reply