Quando si hanno figli la vita di coppia inevitabilmente si limita un po’ e tutti quelli che dicono che bisogna fare sforzi perché non esistono solo i figli ed è importante rimanere romantici e bla bla bla o sono ricchi e possono permettersi la baby-sitter ogni weekend o hanno dei nonni sempre disponibili. I piper-suoceri vivono in città, sì, ma hanno una vita mondana immensamente più attiva della nostra e riuscire a prenotarli per una sera nel fine settimana è impresa ardua. Ma non impossibile. Settimana scorsa, infatti, io e piper-marito siamo riusciti ad incastrare una “date night” tra i vari impegni. I loro intendo. Infatti siamo dovuti uscire di giovedì sera perché nel fine settimana hanno da fare, ma hey meglio di niente.
Siamo andati nel nostro cinema preferito, il Savoy, che è ormai rimasto l’unico in tutta la città a proiettare film in lingua originale. No comment. Nonostante sia omonimo di un hotel di lusso di Londra, il cinema Savoy di Amburgo sorge nell’unica zona della città che si possa considerare un po’ Bronx. O anche più di un po’ in effetti. In realtà Amburgo è una città piuttosto sicura, pulita, tranquilla ed elegante, ma questa zona fa davvero eccezione, tanto che si fa in fretta a dimenticarsi di trovarsi nella città libera e Anseatica. Per cui dopo aver parcheggiato la macchina (sperando di ritrovarla – e intatta – a fine serata), aver dribblato gente ubriaca addormentata per terra, un numero imprecisato di tossici che ti chiedono un euro ad ogni angolo e aver sentito tutte le lingue del mondo (compresi noi, visto che piper-marito e io abitualmente parliamo un mix di italo-tedesco con frasi mezze in una lingua e mezze nell’altra), ci siamo diretti verso uno dei nostri posti preferiti per cena: Dim Sum Haus, di fronte alla stazione centrale.
Siccome ci siamo dilungati un po’ con la cena – quanto è buono il dim sum lì! – siamo usciti dal ristorante che mancavano due minuti all’inizio del film e avevamo davanti una camminata di dieci minuti.
Ora facciamo un passo indietro: quando qualche tempo fa piper-marito è stato ad Austin, Texas, per lavoro, tra una conferenza e l’altra del SXSW l’ho implorato di andare al negozio di Goop a prendermi un prodotto (ne avevo parlato qui). Siccome in quella settimana ad Austin è impossibile trovare un qualsiasi mezzo di trasporto libero, lui si è fatto circa 10 km col monopattino elettrico, LOL. Comunque l’ha trovata un’idea geniale e così quando hanno messo il servizio di monopattini elettrici pubblici anche qui ad Amburgo, si è subito scaricato l’app. In questo modo ieri sera, quando dovevamo essere al cinema dopo 2 minuti, si è accorto che davanti al ristorante c’era un VOI (questo il nome dei monopattini elettrici pubblici). Così siamo saliti in due (lo so, lo so, in due non si può, shhhhh) e dopo un paio di minuti eravamo effettivamente davanti al cinema. Io non avevo ancora provato questo servizio perché risulta difficile pilotare un monopattino elettrico quando con una mano devi spingere un passeggino e l’altra devi darla ad un quattrenne esuberante. Ora che l’ho provato, però, lo trovo un’idea geniale anche io e ho scaricato l’app. Non è chiaro quando la userò però… La cosa che mi piace di più è che puoi lasciare il monopattino dove vuoi, non devi cercare quei porta-bici appositi come nel caso del bike sharing. Arrivi dove devi arrivare, scendi dal monopattino e lo lasci lì. Quando ne vuoi uno apri la app e vedi dov’è il più vicino a te. Davvero comodissimo. Se nella vostra città c’è questo servizio, vi consiglio di abbonarvi subito.
Comunque al cinema siamo andati a vedere il nuovo film di Quentin Tarantino “Once Upon a time… in Hollywood”. Se non avete le storie in proposito sul mio profilo instagram, metterò le mie impressioni nel prossimo post “movie night“.
E voi che fate? Buon proseguimento di settimana a tutti!
3 Comments
Ciao!!!
Nessun commento sul film che andremo a vedere domenica🤐😁
Il monopattino!!!!
Siamo stati a Stoccolma in agosto e mio marito è letteralmente impazzito appena lo ha visto, tanto che ha scaricato l’applicazione per usarlo x 20 minuti senza nessuna esigenza.
In breve 20 minuti 6 euro.
Non economicissimo ma davvero comodo e anche lì come ad Amburgo lì trovi ovunque, praticamente in mezzo alla strada.
Avevo sentito che ci fossero anche a Milano ma amici mi hanno detto che li hanno levati perché non ci sono ancora delle regole chiare, non esiste un vero codice stradale che li riguarda.
Chissà se qualcuno conosce il loro futuro🤔
La scorsa settimana sono stata a Berlino, ovunque sfrecciavano questi monopattini di cui parli, tanto di giorno quanto di sera. Poichè anch’io ho notato che la gente li abbandonava ovunque, mi sono posta un quesito: ma quando occorre ricaricarli, come si fa? Presumo esista qualcuno che a rotazione recupera quelli bisognosi di ricarica, e li riporta tipo in un deposito?
Idea geniale comunque! ciao ciao.
In effetti non me lo ero chiesta… interessante. Vado ad indagare.