Qualche tempo fa, guardando la prima puntata della seconda stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, sono rimasta molto colpita da una scena. Tanto che la cosa ha avuto conseguenze.
Antefatto: Rose, la madre di Midge Maisel – protagonista della serie – viene inizialmente dipinta come una casalinga ricca e tradizionalista, totalmente dedicata al marito e ai figli, nonché ossessionata dall’immagine e da quello che pensano gli altri. Una donna, insomma, la cui identità è definita esclusivamente dal suo ruolo di madre e di moglie e da quanto bene riesce a presentare tutto ciò in società. E’ solo nella seconda stagione che questo personaggio inizia a venire approfondito (e infatti inizia a diventare interessante). Stufa di non essere presa in considerazione dai suoi famigliari – che la considerano quasi una bella statuina, Rose molla tutto e tutti e torna a Parigi (lei è francese), dove va a vivere in un appartamento di una stanza in un quartiere poco chic, col bagno comune, in un cortile dove vivono giovani artisti e dove fa una vita bohémien e totalmente libera.
Quando Midge e suo padre volano a Parigi per riportarla a casa, trovano una donna molto diversa da quella che conoscono (quella che loro non sanno essere la Rose “precedente”). Felice, soddisfatta. Libera. A questo punto avviene la scena che mi ha colpita… Quando Midge le dice “mum, I missed you” (mamma, mi sei mancata), lei risponde “I missed me too” (mi sono mancata anche io).
BAM
Non che questo sia un tema nuovissimo, eh. Grazie a Dio negli ultimi anni si è parlato molto di come la donna debba rimanere se stessa e non annullarsi nel ruolo di madre, tanto che per fortuna oggi è diventato quasi normale il fatto che una madre continui a lavorare, uscire, avere hobby e passioni, viaggiare (prima era normale solo per un padre). Ciononostante, tra figli con millemila esigenze, vita famigliare, lavoro, impegni e incombenze varie, perdere di vista se stesse è veramente un attimo. Lo so, lo sto provando sulla mia pelle. I miei figli sono la mia gioia più grande, ma la vita non è solo questo. Senza contare che, se i genitori non sono sereni, è difficile che lo siano i figli, che percepiscono tutto.
Di recente mi sono accorta di due cose: 1. ho smesso di fare danza (“non ho proprio il tempo, guarda”) e 2. l’ultimo viaggio senza famiglia (marito-figli) che ho fatto è stato nel 2016 (a Malta con la mia partner in crime Diana) mentre quello precedente addirittura nel 2014 (a Lussembrugo con le mie meravigliose amiche cappellaie matte) (più un paio di viaggi di lavoro, ma non contano in questo senso). Mi sono anche accorta di essere spesso stanca e nervosa.
E così ho avuto quello che da ora in poi chiamerò un “Momento Rose” e ho fatto due cose.
Innanzitutto, ho cercato un nuovo corso di tip tap perché mi piaceva tantissimo e voglio ricominciare a farlo. (Poi quando ho ripreso un po’ il ritmo vorrei ricominciare proprio danza)
Dopo di che, ho prenotato un biglietto aereo per un weekend via con le mie amiche. Wooohooo!
….
A quel punto è arrivato il covid-19, hanno bloccato i voli e chiuso palestre e scuole di danza.
Sipario.
P.S.: In realtà questa, che può sembrare una breve storia triste, è solo in pausa, in attesa di riprendere da dove sono stata interrotta. Fino ad allora… “Tits up!” – cit. Midge Maisel
P.P.S.: E voi che cosa farete quando torneremo liberi?
Immagine del titolo da Pixabay
Comment
Ciao Chiara…anche io sono appassionata della signora Maisel (vabbè ma io amo Amy Sherman-Palladino e tutto ciò che crea) e ho già visto anche la terza stagione. Il personaggio della mamma di Midge è spettacolare perché ha un aplombe invidiabile, l’esatto opposto della figlia. E vedrai poi che nella terza stagione sarà anche più divertente.
La cosa che voglio fare una volta finito tutto? Camminare per strada tranquilla e senza mascherina, portare il cane al parco, indugiare vicino agli scaffali dei negozi, programmare una pizza con amici…insomma fare quelle cose banali ma che davamo per scontate e che ora ci mancano tanto.
Non mi voglio lamentare, sia chiaro, faccio tutto ciò che mi viene chiesto e anche volentieri ma mi avvilisce non vedere una luce in fondo al tunnel per ora.
Buona serata Ersy