(Sorvoliamo su quanto devo essere vecchia per aver parafrasato una canzone di Lucio Battisti nel titolo)
Nel post dell’altro giorno con alcuni spunti su come cercare di tenere a bada l’ansia in questo periodo, ho volutamente lasciato fuori alcune cose che faccio per stare bene già da alcuni anni, ma che fino ad ora ho tenuto private, perché sono temi che generalmente fanno alzare le sopracciglia a chi ascolta e la persona in questione (in questo caso io) viene considerata quantomeno un filino strana. Ultimamente però questo tema è stato sdoganato prima da blogger e media internazionali e più di recente anche in Italia (proprio in queste settimane mi sono resa conto che ne sta parlando anche un’influencer italiana che seguo), ho quindi capito che è giunto il momento in cui posso uscire allo scoperto senza sembrare una squilibrata che crede alle cartomanti (vi giuro che non sono una squilibrata che crede alle cartomanti).
Ci sono un paio di… chiamiamoli rituali, che metto in pratica saltuariamente da qualche anno e devo dire che mi aiutano a stare meglio quando ne ho bisogno. In realtà voglio chiarire subito un punto: non so dire se tecnicamente ci credo. Cioè non so se davvero il palo santo e i cristalli abbiano il potere di ripulire e migliorare le energie che ci circondano (a dire il vero non so nemmeno se ci siano delle energie che ci circondano, LOL), insomma non sono certa che abbiano un qualche tipo di effetto diretto. So, però, che su di me ne hanno uno indiretto molto positivo: già solo il fatto di compiere queste azioni mi fa sentire meglio. Ed è esattamente questo il punto. Forse girare per casa col palo santo o usare i cristalli non comporta nulla di materiale, però è un momento in cui mi occupo di me, del mio benessere mentale, della mia anima, mi concentro su me stessa e respiro profondamente… e già questo è un traguardo e ha ottimi risultati sul mio benessere e sulla mia ansia. E tanto mi basta. Se poi dovesse saltare fuori che in effetti queste cose “funzionano”, tanto meglio. In caso contrario, pazienza.
Il rituale del Palo Santo
Ho letto di questo “rituale” ormai cinque o sei anni fa (o forse di più) su un blog americano e, naturalmente, all’inizio mi ero limitata ad un’alzata di sopracciglia. Poi mi ci sono imbattuta di nuovo e di nuovo e ho cominciato ad incuriosirmi (ovvero: sono stata influenzata) e a indagare dove si potesse comprare del palo santo qui da me. E vi assicuro che allora non era facile (spoiler: nel frattempo si trova un po’ ovunque, addirittura su Amazon).
Cos’è: il palo santo (nome tecnico: Bursera Graveolens) è una pianta che cresce nell’America centrale e meridionale e il cui legno è particolarmente aromatico, inoltre gli vengono attribuite varie qualità benefiche. Pare che il nome palo santo (legno sacro) sia dovuto al fatto che questo albero fiorisce a Natale, ma non so se sia vero o se è solo una leggenda. (Io sospetto che si chiami così perché ha sostanzialmente lo stesso odore dell’incenso che si usa in chiesa) Per poter realizzare i bastoncini di palo santo, che sono simili all’incenso, si usano solo alberi vecchi più di dieci anni e già caduti da soli a terra ed essiccati naturalmente, altrimenti il legno non presenterebbe quel particolare odore aromatico, quindi la raccolta del palo santo non prevede l’abbattimento di alberi.
Cosa fa: tradizionalmente – secondo alcune popolazioni sudamericane – si ritiene che il palo santo contrasti le energie negative. I bastoncini di palo santo vengono usati come incenso per purificare gli ambienti domestici. Viene però impiegato anche per tenere lontane le zanzare.
Come si usa: si accende un’estremità del bastoncino di palo santo e la si lascia bruciare fino a quando si ottiene una brace che sprigiona un fumo profumato. A quel punto lo si lascia “fumare” come l’incenso per il tempo desiderato e poi lo si spegne. Si può usare il palo santo che fuma per purificare la casa: tenendolo in mano ci si aggira per i vari ambienti per eliminare le energie negative (in questo senso è ideale quando ci si trasferisce in una casa nuova o da usare dopo che sono andati via gli ospiti per eliminare energie estranee e riequilibrare l’ambiente). Si può accendere del palo santo mentre si fa meditazione, come aiuto. Oppure lo si può accendere quando si cena in giardino/balcone per tenere lontane le zanzare. A voi la scelta. (Lo trovate qui)
Le proprietà dei cristalli
Qualche anno fa avevo iniziato a “studiare” pietre e cristalli per un motivo puramente estetico: mi era balenata l’idea di iniziare a farmi i gioielli da sola (ridiamo tutti assieme) e poi magari anche iniziare a venderli (ridiamo ancora più forte). Poi per fortuna ho ripiegato sull’hobby della pittura: sono altrettanto incapace, ma spendo MOLTO meno. Comunque l’effetto collaterale del mio informarmi sulle pietre e sui cristalli è stato che ho cominciato ad addentrarmi nel mondo delle loro (vere o presunte) proprietà e ne sono rimasta affascinata. Ci sono tanti tipi di cristalli con proprietà diverse in base alle proprie necessità. Nel 2015 o 2016 (so che piper-baby1 era molto piccolo, ma non ricordo esattamente l’anno), mentre ero nel pieno della mia ricerca sui cristalli, sono stata alla solita fiera di minerali e pietre che si tiene ad Amburgo in genere a dicembre (Mineralienmesse Hamburg) ed è lì che ho iniziato a mettere insieme la mia collezione.
Qui di seguito un elenco dei cristalli che ho scelto io fino ad ora (ma sto continuando ad imparare, quindi la collezione si allargherà), delle loro proprietà e di come usarli. In generale, comunque, tenere in mano un cristallo durante la meditazione aiuta in base all’ “argomento” che si vuole affrontare. Oppure portare una pietra addosso nei periodi in cui se ne sente la necessità. (Più sotto dei consigli su dove trovare e come prendersi cura dei cristalli)(Di nuovo: non so se credo a tutto ciò, ma già solo il fatto di compiere questi piccoli rituali di tanto in tanto mi fa stare meglio e ciò mi basta)
OSSIDIANA NERA
Pietra associata al primo chakra, le radici.
Cosa fa: aiuta a stare con i piedi per terra, a mantenere l’equilibrio nella vita, ma anche a ritrovare proprio il contatto con la terra.
Come si usa: per esempio si può mettere una pietra di ossidiana nera sul comodino o nella federa del cuscino per tornare con i piedi per terra, ritrovare il proprio equilibrio e ri-centrarsi a fine giornata.
OCCHIO DI TIGRE
Pietra associata al primo chakra, le radici. (Pare sia anche associata al mio segno zodiacale, il leone)
Cosa fa: migliora la visione interiore e aiuta a capire meglio le situazioni e a mantenere una visione d’insieme chiara. Secondo gli antichi egizi era una pietra che portava coraggio e aiutava il suo possessore a non lasciarsi intimorire dalle intimidazioni. Incoraggia ad usare le proprie doti con saggezza. Pare anche che aiuti ad attirare denaro, ma in modo meritato, quindi aiutando lo sviluppo dei propri talenti, l’istruzione e la creatività.
Come si usa: Si può mettere una pietra nel portafoglio a patto che non sia vuoto (anche solo una monetina basta). Si può tenere in mano una pietra di occhio di tigre durante la meditazione per raggiungere una maggiore consapevolezza. Mettendo un occhio di tigre nella zona sud della casa si riequilibrano le energie maschili e femminili. (Io ho messo un occhio di tigre sul davanzale di una finestra esposta a sud nella zona giorno della casa)
CORNIOLA
Pietra associata al secondo chakra, sacrale.
Cosa fa: supporta le energie femminili legate al sistema riproduttivo. Per esempio si dice che aiuti ad alleviare i crampi mestruali (a me non risulta, ma forse con qualcuno funziona) e a riequilibrare le energie in quel periodo.
Come si usa: si può portare una pietra di corniola addosso durante il ciclo oppure se ne può tenere una nel cassetto in cui si conservano assorbenti/ coppetta mestruale o semplicemente nel cassetto della biancheria. (Io ne ho regalata una a mia cugina che soffre di endometriosi, ma non le ho mai chiesto se l’abbia usata, però mi parla ancora, il che è un buon segno)
CITRINO
Pietra associata al terzo chakra, centro energetico del corpo.
Cosa fa: aiuta ad aumentare la sicurezza di sé, a credere nel proprio potere personale, a creare dei sani confini e mettere dei paletti in ogni area della propria vita. Questo è un cristallo legato alla creatività e alla ricchezza, per questo può aiutare ad assumere un ruolo di leadership e a realizzare cose, sia sul lavoro che nella vita.
Come si usa: si può tenere in mano un citrino mentre si visualizza, se questa è una pratica che voi applicate. Oppure si può portare un cristallo di citrino con sé quando si ha un incontro importante di lavoro, quando si vuole chiedere un aumento o un avanzamento di carriera o in genere quando nel lavoro o nella vita è richiesto di essere particolarmente assertivi, di mantenersi sulle proprie posizioni e avere sicurezza in se stessi. Voglio precisare ancora una volta che chissà se tutto ciò è vero, l’importante è che se questo riesce a darvi sicurezza e ad affrontare per esempio un colloquio difficile sentendovi più sicuri… beh semplicemente FATELO! Chi se ne importa del resto! (Tanto nessuno verrà a controllare se avete un citrino in tasca o in mano, LOL)
QUARZO ROSA
Pietra associata al quarto chakra, cuore.
Cosa fa: il quarzo rosa è il cristallo associato all’amore e come tale lo incrementa, di qualsiasi tipo esso sia (amore romantico, amore materno, amore per se stessi, per il prossimo, ecc…). Aiuta anche a mantenere l’equilibrio emotivo e ad aumentare l’autostima e la sicurezza in se stessi e aiuta a rilasciare emozioni poco piacevoli come rabbia, tensione e stress. Si dice anche che aiuti a tenere a bada la gelosia.
Come si usa: come con tutti i cristalli, anche in questo caso vale la regola di portare una pietra con sé nei periodi in cui se ne sente il bisogno (magari indossandola sotto forma di gioiello – e nel caso del quarzo rosa l’ideale è un ciondolo che sia vicino a cuore), o di usare un pezzo di quarzo rosa durante una meditazione incentrata sull’amore. Ho letto però di una pratica che non ho ancora provato, ma mi incuriosisce e credo quindi lo farò a breve. Dopo aver pulito e purificato il quarzo rosa (le info in fondo al post), basta metterlo in un recipiente pieno d’acqua ed esporlo al sole per una giornata dall’alba al tramonto, ora si può travasare l’acqua in una bottiglia spray, si possono aggiungere alcune gocce di olio alla rosa e in aggiunta anche di olio di jojoba, argan o mandorla, poi si agita bene e ci si vaporizza addosso quest’acqua ogni volta che si avverte l’esigenza di un po’ di sostegno nel reparto dei sentimenti oppure dopo la doccia, visto che con gli oli è anche un’emulsione idratante e profumata.
LAPISLAZZULI
Pietra associata al quinto chakra, gola.
Cosa fa: aiuta a risolvere i problemi di comunicazione e ad esprimere la propria opinione con facilità, grazia e sicurezza.
Come si usa: se si deve fare un discorso davanti ad un pubblico (che sia per lavoro, per un matrimonio o altro) o si deve affrontare una conversazione e ci si sente nervosi, si può tenere una pietra di lapislazzuli nella mano sinistra mentre si prova il discorso e anche nel momento in cui lo si deve eseguire.
ACQUAMARINA
Petra associata al quinto chakra, gola.
Cosa fa: ha un’azione purificante e calmante. Aiuta le vie respiratorie. Aiuta a combattere l’insonnia. Sostiene la creatività, aiuta la comunicazione e affina l’intuito.
Come si usa: l’ideale è usarla come collana o ciondolo vicino al collo, in alternativa si può anche semplicemente appoggiarla sul collo per un po’. Per il sonno discontinuo si può mettere sul comodino o sotto il cuscino. Visto che pare abbia un effetto calmante, può aiutare a riuscire a meditare se siete impazienti e fate fatica a stare seduti in silenzio e fermi per un periodo di tempo.
CRISOCOLLA
Pietra associata al quarto e al quinto chakra, cuore e gola.
Cosa fa: è considerata la pietra del divino femminile e pare aiuti le donne ad abbracciare il loro potere femminile attraverso comunicazione assertiva, auto espressione, istruzione e presa di coscienza. Armonizza i sentimenti e aiuta a portare a galla la saggezza interiore e dona forza di carattere. Aiuta ad acquisire serenità e fiducia in se stessi. Facilita la comunicazione con gli altri.
Come si usa: può essere indossata come amuleto protettivo. Ottima da tenere sulla scrivania quando si lavora. Si dice che se messa sotto il cuscino aiuti a fare “sogni coscienti” di cui poi ci si ricorda una volta svegli.
AMETISTA
Pietra associata al sesto chakra, terzo occhio e al settimo chakra, sommità del cranio.
Cosa fa: elimina le energie negative da un ambiente e tiene alla larga le energie negative dal nostro spazio vitale. Nella cristallo-terapia si usa per curare le dipendenze – di qualsiasi dipendenza si tratti: alcool, shopping, dialogo interiore negativo… Aiuta anche a mettersi in contatto col proprio intuito.
Come si usa: l’ametista è uno dei cristalli che possono essere usati per “caricare” l’acqua e poi berla, quindi in teoria si può mettere in una caraffa e sorseggiare durante il giorno. Devo essere onesta: io non mi fido e non l’ho mai fatto. Mi limito a esporre una pietra di ametista in un punto di sole nell’ambiente in cui mi trovo (che sia casa o ufficio) quando sento la necessità di eliminare della negatività. In ogni caso, sono tentata di comprare una di queste bottiglie in cui i cristalli “caricano” l’acqua, ma senza venire a contatto diretto con la stessa…
CRISTALLO DI ROCCA (quarzo trasparente)
Pietra associata al settimo chakra, sommità del cranio.
Cosa fa: è considerato l’amplificatore tra i cristalli, perché potenzia l’effetto delle altre pietre. Aiuta anche a mettersi in contatto con l’io più profondo e col proprio intuito.
Come si usa: Durante la meditazione si può tenere un cristallo di quarzo trasparente nella mano sinistra e una delle altre pietre nella mano destra, a seconda della meditazione che si vuole fare e dell’area su cui ci si vuole concentrare. Il cristallo di rocca si può usare anche per purificare le altre pietre, basta tenerle tutte insieme nello stesso sacchetto o nella stessa scatola. (Qui sotto metto le istruzioni su come pulire e purificare i cristalli)
Prima di finire, ecco qualche consiglio per la manutenzione dei cristalli:
- le pietre sono per uso personale ed è meglio che non vengano toccate da altre persone per evitare un mescolamento di energie (sì lo so, lo so, va beh gli “esperti” dicono così, perciò se si decide di usare i cristalli, tanto vale seguire le indicazioni per quanto assurde). Teneteli quindi in un posto personale dove non siano alla portata di altre mani.
- Per pulire e purificare i propri cristalli si possono lasciare tutta la notte alla luce della luna piena (alcune fonti dicono addirittura per le tre notti che precedono e le tre notti che seguono la luna piena), si possono “affumicare” col palo santo o lavare sotto l’acqua corrente o in acqua e sale.
- Attenzione però perché non tutti i cristalli sopportano l’acqua, dovrete verificare prima (tutti i cristalli di cui ho parlato in questo post vengono lavati regolarmente e tutto bene)
- Non usate ASSOLUTAMENTE detersivi o saponi per pulire le pietre e i cristalli, nemmeno se sono saponi bio, neutri, delicati, ecc… meglio solo acqua corrente.
Dove trovare e comprare i cristalli:
- dal momento che in giro ci sono molte imitazioni, soprattutto nel caso delle pietre più preziose e più belle, non consiglio assolutamente di comprare a caso su Amazon o nel primo posto che trovate.
- L’ideale, almeno all’inizio, è andare di persona ad una fiera, dove ci sono vari venditori e si può verificare e confrontare la merce. Quando si trova un venditore fidato si può poi restare in contatto e farsi spedire da lui/lei ciò che si cerca anche se normalmente non si trova nella nostra zona. O magari vende addirittura su Amazon, ma a quel punto lo conoscete e sapete che potete fidarvi.
- Spesso i cristalli si trovano nei negozi che vendono cose come lampade di sale, incenso e articoli etnici. In qualche caso si trova qualcosa anche nelle erboristerie.
Ecco qui. Se ancora pensate che io sia sana di mente e siete interessati a saperne di più, ecco alcune delle mie fonti:
Il libro “Crystal365” di Heather Akinosie
E comunque se avete domande non fatele a me perché non sono un’esperta LOL. (No scherzo, potete farmi delle domande se ne avete, ma non assicuro di saper rispondere)
2 Comments
Ahhhh che bello che ne hai parlato qui sul blog.. io lo faccio spesso nella vita reale (ma non con tutti!) perché uso il palo santo (come incenso) e da un anno a questa parte ho iniziato ad usare i cristalli quando faccio yoga! In più ho comperato dei gioielli (collane e orecchini) fatti con i cristalli! Ho letto che in teoria per rivitalizzarli andrebbero lavati in acque “vive” cioè di fiumi, laghi, di sorgente ecc.. ma dato anche il periodo in cui siamo va bene anche l acqua del rubinetto!! Bel post!!
E’ vero, ma in una grande città acque di fiumi e laghi che non siano inquinate sono difficili da trovare, quindi in effetti meglio l’acqua del rubinetto. Un altro modo sarebbe sotterrare i cristalli nella terra per una settimana per ricaricarli, cosa che potrei fare avendo il giardino, ma sono abbastanza sicura che non li ritroverei più hahaha. Tutto sommato il modo più semplice mi sembra sia lasciarli alla luce della luna…
Comunque mi fa piacere che il post ti sia piaciuto e anche di non essere l’unica a fare queste cose! 😉