In questa puntata de Gli Inseparabili si notano parecchie cose legate al giardino o al passare tempo in casa… mi chiedo perché, LOL.
UNO // Mezzepunte di tela. Odio le ciabatte, non credo di averle mai messe in vita mia, appena il luogo e/o il clima lo consentono, vado scalza. I pavimenti di questa casa, però, sono inspiegabilmente freddi in ogni stagione (tranne che nei bagni, dove ci sono i pavimenti riscaldati ed è una cosa DIVINA!!!). Ho trovato il giusto compromesso con delle scarpette da mezzapunta, che dopo aver fatto quasi 20 anni di danza classica per me sono una seconda pelle. Sono talmente comode che non mi accorgo nemmeno di averle e sono infinitamente più stilose che indossare ciabatte o calze. Maippiù senza. (Le trovate qui)
DUE // Pettine a denti larghi. Come sempre in questa stagione, al momento sto facendo asciugare i capelli al naturale. La mia routine in questo periodo, quindi, è estremamente semplice e veloce: shampoo, niente balsamo in doccia perché ne spruzzo uno senza risciacquo (questo) quando esco, avvolgo i capelli in un asciugamano (questo) mentre mi preparo, poi pettino i capelli col pettine e li lascio asciugare all’aria. Sono molto soddisfatta. Inoltre, non avendo dei capelli particolarmente mossi, se il giorno dopo (di solito lavo i capelli un giorno sì e uno no) me li pettinassi con una spazzola o un pettine a denti fini, distruggerei tutto. Con questo invece rimangono leggermente mossi in modo naturale e non si appiattiscono. Ne ho preso un secondo da tenere in borsa.
TRE // Gelato “cioccomenta” – Bruno Gelato (Bruno Lucchetta). Questo gusto di gelato – che ufficialmente credo si chiami after eight, ma che da noi viene solitamente chiamato, a seconda dei posti, ciocomenta, cioccomenta, menta-cioccolato, ecc… – è il mio preferito da sempre. La scocciatura è che non è tra i più diffusi, quindi non si trova sempre in gelateria, né nelle vaschette confezionate. L’ultimo che ho provato è di questa marca “Bruno Gelato“, l’ho comprato in un supermercato Rewe e sono abbastanza soddisfatta. Sì perché io ho una idea molto precisa di come deve essere il gelato after eight perfetto ed ora andrò ad illustrarvela (mettetevi comodi). La menta deve essere bella cremosa e non troppo intensa, il cioccolato deve essere a scaglie, non a pepite tonde, e suddette scaglie devono essere numerose e “corpose”, cioè si devono poter masticare per assaporarle bene. Questo after eight è buono, ma non il migliore che io abbia mai provato. La menta va benissimo, il cioccolato è a scaglie e questo è un bene, solo che non ce ne sono moltissime di queste scaglie di cioccolato e la gran parte sono un po’ piccole/sottili, quindi non si prova sufficiente soddisfazione nel mangiarle. Diciamo che in mancanza d’altro va benissimo, ma spero di trovarne una versione ancora migliore. (Oppure, Bruno Lucchetta, se mi senti, potresti fare scaglie di cioccolato più grosse e metterne di più? Grazie!)
QUATTRO // App per riconoscere le piante – PlantNet. Un’altra cosa che probabilmente i miei vicini pensano di me, nonostante io viva qui da soli sei mesi, è che io sia pazza. Passo il tempo ad aggirarmi per il giardino fotografando da molto vicino foglie e fiori. Su segnalazione di piper-fratello, infatti, ho scaricato questa app gratuita che riconosce le piante e ti dice esattamente cosa hai davanti. Mi è servita, per esempio, per scoprire che il ciliegio che da sei mesi sono convinta di avere in giardino potrebbe in realtà essere un pruno. L’evoluzione di tutto questo è che ora non uso questa app solo per sapere cosa già ho, ma anche per capire cosa vorrei. Ogni volta che in giro individuo una pianta che mi piace la fotografo con la app e poi mi segno il nome, in modo da sapere cosa chiedere (“per me un tamarix parviflora da portare via, grazie!”) quando vado al vivaio… un posto dove molto presto saranno stufi di vedermi. Mi aspetto da un momento all’altro la mia foto all’ingresso con scritto “io non posso entrare”.
CINQUE // Serie TV “I delitti del cuoco”. E’ una serie televisiva del 2010 di cui ai tempi vidi credo solo due puntate (in quegli anni eravamo in un appartamento da cui riuscivo ancora a prendere la tv italiana) perché proprio quella sera in settimana avevo danza. Mi ricordo però che trovai l’idea davvero splendida: l’ex capo della polizia di Ischia (Bud Spencer) va in pensione e apre un ristorante vista mare in cui assume a lavorare tre ex-galeotti da lui arrestati anni prima e ora ripuliti e in cerca di una nuova occasione di vita. Il nuovo capo della polizia di Ischia (Enrico Silvestrin) è il figlio adottivo di Bud Spencer e a lui si rivolge spesso per risolvere i casi. Insomma un poliziesco mixato a cucina e ad ambientazione ischitana. Stupendo. In questo periodo in cui la voglia di viaggiare è più pungente del solito e in cui ho ripensato di recente a Ischia nel creare la rubrica “Where I’d rather be” sulle mie storie di instagram, mi è tornata in mente questa serie e la voglia di rivederla. Ho ricominciato a guardare tutte le puntate (si trova su MediasetPlay) e mi sta piacendo molto. Certo, la recitazione è quello che è e poi è una serie di dieci anni fa, però le ambientazioni sono meravigliose, fa abbastanza ridere e la storia tutto sommato coinvolge. Dio che voglia di tornare a Ischia!!
SEI // Panama – Borsalino. In questi ultimi mesi ad Amburgo c’è spesso vento. O forse è sempre stata una città ventosa, ma io non ci ho mai fatto caso perché prima vivevo in un appartamento con un balcone molto piccolo quasi interamente occupato dal barbecue di piper-marito, quindi non riuscivo nemmeno a sedermi fuori a leggere, per dire, mentre ora che abbiamo un giardino grande passiamo all’aperto molto, molto più tempo di prima. Boh. In ogni caso il vento in questo momento costituisce un problema per i miei capelli. Ad inizio anno li avevo tagliati molto corti per i miei standard (più o meno all’altezza del mento), nel frattempo sono cresciuti fino ad arrivare in quella terra di nessuno per cui non sono abbastanza lunghi per legarli, ma lo sono abbastanza da dare fastidio. Quando c’è vento poi non ne parliamo. Quando hanno dato l’annuncio che avrebbero riaperto i parrucchieri io ho aspettato due ore di troppo per prendere appuntamento dalla mia, col risultato che il primo appuntamento libero l’ho trovato a metà giugno. Non sto scherzando. Soluzione: in pratica non esco in giardino senza il mio Borsalino di paglia. I miei vicini forse penseranno che io sia la solita italiana fissata con lo stile, ma la verità è solo che ho dei capelli di merda (#cessadicapelli). (Posseggo questo Borsalino da oltre dieci anni, però guardando sul sito ci sono modelli simili nella collezione uomo)(Oppure qui c’è un modello quasi identico al mio, non è un originale Borsalino e infatti costa un quinto)
SETTE // Superga blu navy. Le Superga per me (e per svariate altre migliaia di italiani) sono senza dubbio uno dei simboli dell’estate. Quando inizi a metterti le Superga, è ufficialmente estate. D’estate ho sempre vissuto in Superga bianche da che ho memoria. Le infilavo la mattina e passavo la giornata a correre nei prati intorno alla casa di famiglia sull’Appennino ligure, a scalare gli alberi, a scendere fino al fiume… a fine estate naturalmente di bianco era rimasto quasi nulla in quelle Superga, che spesso finivano anche per bucarsi o strapparsi in qualche punto per via dei rami o delle rocce. Erano scarpe da battaglia, una seconda pelle, significavano vacanze estive e libertà. Le mie Superga bianche attuali purtroppo sono rimaste in Italia la scorsa estate e – visti i tempi – questo significa che non so quando le rivedrò. Quando però un paio di settimane fa sono passata davanti ad un negozio di scarpe e ho visto delle Superga in vetrina, sono rimasta molto sorpresa sia di vedere le Superga in Germania, sia del fatto che fossero molto scontate. Non mi sono lasciata scappare l’occasione e le ho comprate immediatamente sul posto. Ho scelto il blu navy per non ripetermi, visto che bianche tecnicamente le ho già. Le sto mettendo tantissimo. L’ho già detto che per me sono una seconda pelle? (Le trovate qui)
E voi da cosa non riuscite a separarvi in questo periodo?
4 Comments
Ciao, per il giardino hai pensato alla lavanda? L’ho piantata in giardino per creare una fila di bordura che coprisse un muretto. Dicono che vuole poca acqua, sta sia al sole che mezz’ombra e dovrebbe essere abbastanza resistente.
Pensa che ho comprato una piccola lavanda proprio oggi (prima di leggere il tuo commento!). Mia suocera mi ha detto di piantarla vicino alla rosa così tiene lontani i parassiti. Vediamo se funziona…
Ciao Chiara…leggendo il problema del gelato (anche io sono molto puntigliosa con il mio gusto preferito che è la fragola), mi è venuto in mente un modo per ovviare, almeno in parte, il problema delle scaglie nel gelato. Compra un bel pacchetto di scaglie fondenti e quando mangi il gelato versane un pò nella coppetta così il gusto sarà più appagante.
Ciao Ersy
E’ vero, grazie per l’idea!