Se tutto è andato secondo i piani, questo post che ho programmato due giorni fa è andato online questa mattina, mentre io nel frattempo sono arrivata in Italia. Dal momento che non vedo la mia famiglia da sei mesi, sono giusto un pelino emozionata… Comunque, ecco gli aggiornamenti inutili di questo periodo…
- Venerdì scorso piper-figlio1 ha finito l’asilo. Per sempre. La cosa mi lascia immensamente sgomenta, ma non tanto quanto mi lascia sgomenta il fatto che la scuola qui ricomincia il 12 agosto. Dioh, i tedeschiiiihhhh. (Piccola chiarificazione per chi non è pratico del sistema scolastico tedesco: piper-figlio1 in realtà sta per compiere 5 anni, quindi non andrà ancora alle elementari. Qui tra asilo e elementari c’è un anno “cuscinetto” obbligatorio che si chiama Vorschule, che è un ibrido tra asilo e scuola e che si può frequentare a scelta o nell’asilo in cui si è già o nella scuola elementare in cui il bambino poi andrà. Noi abbiamo scelto la seconda opzione, ragion per cui piper-figlio ha già lasciato l’asilo, però in prima elementare ci andrà normalmente all’età di sei anni, quindi tra un anno.)
- In genere cerco di comprare cosmetici che siano il più naturale possibile e che abbiano l’impatto ambientale minore possibile. Da un po’, per esempio, anche sotto la doccia uso una saponetta di un brand eco-bio (di cui parlerò presto), che viene venduta in una confezione di carta (materiale riciclabile virtualmente all’infinito). Di solito sono anche abbastanza brava a tenere d’occhio le mie scorte in modo da non rimanere senza, ma il contrattempo capita sempre e infatti questa volta sono rimasta senza i miei prodottini giusti per la doccia e senza il tempo di andare a prendermeli e, dato che lavare ci si deve lavare, ho tirato su un doccia schiuma qualsiasi mentre facevo la spesa di fretta al supermercato. Se non teniamo conto del fatto che è un prodotto per nulla naturale e che alla fine mi resterà un flacone di plastica da smaltire, devo dire che ho avuto comunque fortuna perché la profumazione “Bali Kiss” di Fa è paradiso puro. La controindicazione è che acuisce esponenzialmente la voglia di partire per un viaggio ai tropici, quindi è da usare a vostro rischio e pericolo. (Lo trovate qui)
- All’inizio della primavera, nel tentativo di tenere occupati i piper-figli a casa dall’asilo con qualcosa di diverso dal solito, ho piantato in un’aiuola sul lato della casa dei semini di zucche e di zucchine. In realtà mi aspettavo non sarebbe successo nulla, voglio dire mica basterà buttare dei semini nella terra e annaffiarli con un po’ d’acqua per creare un orto, no? E invece pare proprio sia così, perché il lato della casa si sta trasformando in una giungla e io sogno già i fiori di zucca ripieni al forno. Insomma ho recentemente arricchito le mie qualifiche professionali col titolo “contadina presso me stessa”.
- Voglio vestirmi così per il resto dell’estate. (Ah no aspetta ho due figli piccoli)
- Parlando di moda, voglio concludere con una riflessione. Le sfilate di Chanel sono famose per due caratteristiche principali (oltre la moda intendo): quelle che avvengono durante la settimana della moda di Parigi per il fatto che avvengono sempre nella location pazzesca del Grand Palais, mentre le sfilate delle pre-collezioni o delle cruise collections per il fatto di avere luogo sempre in un diverso posto nel mondo, di solito in quello cui la collezione è ispirata. Per quanto le sfilate nel Grand Palais siano sempre di grande impatto, non è un segreto che le mie preferite siano le altre, proprio per questa connotazione dedicata al viaggio. In autunno sarebbe prevista la prossima sfilata durante la settimana della moda parigina, l’ultima di Chanel che avverrà nel Grand Palais, almeno per un po’, visto che a breve verrà chiuso per alcuni anni (credo per ristrutturazione), ma ovviamente non si sa ancora se si potrà fare. La sfilata della cruise collection di Chanel che era prevista per questa primavera, invece, è stata annullata per ovvi motivi (eravamo nel pieno dell’emergenza Covid-19 in Europa). Peccato, perché avrebbe dovuto tenersi a Capri ed era proprio dedicata all’iconica isola italiana; avrei adorato vederla (è avvenuta però online e si può vedere a questo link, ma non è neanche lontanamente la stessa cosa). Mentre ero qui che speravo che le sfilate intorno al mondo di Chanel potessero riprendere, sul quotidiano ho letto un’intervista a Bruno Pavlovsky, presidente della maison, che mi ha piuttosto irritata e potrebbe avermi reso questo brand definitivamente antipatico, in barba alle meravigliose sfilate intorno al globo. In un momento storico in cui le grandi case di moda – che negli ultimi anni si stavano pericolosamente avvicinando al modello del fast fashion di produrre sempre di più e più in fretta – stanno cambiando rotta e cercando un ritmo più lento e probabilmente anche più consono al mondo del lusso, Monsieur Pavlovsky dichiara candidamente che no, Chanel non rallenterà il passo, ma continuerà con le sue sei collezioni annuali (una nuova ogni due mesi) perché (cito): “dobbiamo seguire i bisogni dei nostri clienti”. Ha detto così. I BISOGNI. D’altronde chi non ha bisogno di una nuova collezione di alta moda ogni otto settimane? Proprio l’altro giorno ho sentito una influencer dire, a proposito dei pantaloni che indossava: “sono vecchi, almeno di due o tre stagioni fa”. VECCHI?? Due o tre stagioni fa significa che hanno uno o massimo due anni. Ma come si può considerare vecchio un paio di pantaloni che ha massimo due anni? Sono quasi nuovi! Se questi sono i nostri modelli, non c’è da stupirsi che Chanel riesca a vendere una nuova collezione ogni due mesi e H&M una nuova ogni due settimane… La scusa di Pavlosvsky mi è sembrata così sfacciata e fasulla, che mi ha ricordato molto le uscite del CEO di H&M, tanto che ormai sto iniziando a considerare Chanel la H&M del lusso. Che rabbia! (Per altri miei sfoghi a sfondo ambientale potete guardare qui)
- E infine, non ho in realtà nulla da dire su questo punto, solo che quando ho visto questa adorabile macchina d’epoca con quella valigia vintage di pelle sul tettuccio, non ho potuto fare a meno di fotografarla.
E voi che fate?
Buon proseguimento di settimana a tutti!
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