Di quanto io sia felice di essere riuscita a venire in Italia a vedere la mia famiglia dopo sei mesi e di quanto mi stia godendo il tempo con le mie persone e nei miei luoghi del cuore parlerò un’altra volta. Forse. Perché in effetti mi sto godendo queste settimane di vacanza talmente tanto che non so se avrò voglia di staccarmene per scrivere sul blog. C’è una cosa, però, di cui voglio scrivere subito, prima di dimenticarmene. Prima che questa vacanza diventi un ricordo e chissà quando poi potrò tornare qui.
Siamo venuti in Liguria da Amburgo in macchina perché due ore stipati in uno spazio minuscolo con svariati estranei non mi sembrava un’idea particolarmente brillante in tempo di covid. E’ un viaggio infinito da fare in macchina, soprattutto se come compagni di viaggio hai due bambini sotto i cinque anni. Avevamo quindi deciso di spezzare il viaggio in due e passare la notte a Rothenburg ob der Taube (si trova in Baviera), perché a grandi linee si trova a metà strada e perché “dicono sia tanto carina”.
Avevamo previsto di arrivare nel tardo pomeriggio, cosa che ci avrebbe dato il tempo di fare un bel giro esplorativo della cittadina, cenare e andare a letto ad un’ora tale da essere riposati per il lungo viaggio del giorno dopo. Gli dei delle autostrade, però, non erano d’accordo con noi. Siamo arrivati a Rothenburg dopo le otto di sera, stanchi e snervati da un viaggio ben più lungo del previsto, costellato da numerose code. Quando abbiamo iniziato la visita a Rothenburg – a quel punto finalizzata più che altro a trovare qualcosa di commestibile per cena – la nostra irritazione è cresciuta esponenzialmente: ci siamo resi conto che Rothenburg ob der Taube è una cittadina davvero splendida e purtroppo il tempo che potevamo dedicare ad una visita era ormai estremamente limitato, per di più iniziava ad avvicinarsi il buio.
Ho in parte il cuore spezzato per non aver potuto vistare Rothenburg come meriterebbe, però devo ammettere che non mi dispiace più di tanto avere una scusa per tornarci… Se prima o poi nel vostro futuro state pensando ad un viaggio in macchina in Europa (nel caso, come me, per ora l’aereo vi crei ancora un po’ d’ansia), vi consiglio caldamente di includere Rothenburg ob der Taube nel vostro itinerario.
[Se siete amanti del Natale vi segnalo che Rothenburg è la città di Käthe Wohlfahrt, ditta produttrice di decorazioni natalizie che è una vera istituzione in Germania. Dato che gli ornamenti di legno di questa ditta sono piuttosto costosi, io me ne regalo uno all’anno: andare ai mercatini di Natale e scegliere il nuovo addobbo è una delle mie tradizioni preferite.]
Per altri consigli di viaggio, potete dare un’occhiata alla pagina Viaggi.
2 Comments
Ciao Chiara,
grazie per la dritta!
Sembra essere una cittadina bellissima 🙂 e noi presto andremo in Italia in macchina (in compagnia di 3 bambini sotto i 5 anni!) guidando dalla Svezia, via Germania, quindi perché non fermarsi proprio a Rothenburg?
Prima volta che commento sul tuo blog, ma di seguo da molti anni.
Grazie per i preziosi consigli su libri e viaggi che riempiono la mia libreria e le mie liste di To See e To Do!
Buona giornata
Loretta
Mi fa molto piacere!! Comunque un viaggio in macchina Svezia-Italia con tre bambini sotto i 5 anni… tu hai coraggio! :-))