E’ ormai da un po’ che siamo tornati dalle vacanze e solo ora trovo il tempo di sedermi qualche minuto al computer: i preparativi per l’inizio di scuola (piper-baby1) e asilo (piper-baby2) e in generale la ripresa della vita regolare di tutti i membri della famiglia (almeno fino al prossimo lockdown) hanno occupato tutto il tempo e le energie di cui dispongo. Comunque questa cosa che la scuola ricomincia ad agosto, dal mio punto di vista di italiana, è fastidiosamente anacronistica. La sensazione è stata che mentre il resto del mondo era in spiaggia oppure organizzava grigliate di Ferragosto, qui ricominciasse il solito trantran quotidiano tra banchi di scuola e ufficio. Per me queste sono cose che vanno di pari passo con l’autunno, le giornate più corte, le temperature che si abbassano… solo che invece c’erano ancora 36 gradi (stavolta non è un modo di dire, erano effettivamente 36 gradi) e un sole che sembrava di stare ai Caraibi, ma senza i lati piacevoli che avrebbe comportato trovarsi effettivamente ai Caraibi. In ogni caso pare che questa settimana pioverà tutto il tempo e le temperature precipiteranno – questo dovrebbe rendere meno assurdo il fatto che siano già ricominciate le scuole.
L’unica cosa che mi pare vagamente adatta al momento sono le mie zucche in giardino. Chi mi segue su instagram e in particolare sulle stories*, sa che all’inizio della primavera ho piantato dei semini di zucca e zucchina in un’aiuola vuota sul lato della casa. La cosa è nata per intrattenere i miei due minions durante il lockdown, quindi mai mi sarei aspettata quello che ho trovato al ritorno dalle vacanze – che sostanzialmente si può riassumere con: una giungla. Le piante erano cresciute fino ad uscire dall’aiuola e arrivare fino alla porta sul lato della casa, quella che dal posto per la macchina porta direttamente in cucina, per intenderci. Il fatto che tutto ciò sia successo mentre mi trovavo in un altro Stato, ci fa capire che il mio inesistente pollice verde non ha merito alcuno: la natura fa veramente tutto da sola. Comunque le due zucchine prodotte da quello che io ormai pomposamente chiamo “il mio orto” sono state immediatamente grigliate e consumate con gusto e commozione. Le zucche invece sono ancora in gestazione, però devo dire che fanno progressi a vista d’occhio… E via che siamo pronti per l’autunno. *Chi si fosse perso queste rare perle di filmografia può andare sul mio profilo instagram e, tra le storie in evidenza nei circolini, cercare quella chiamata “il mio giardino”.
Che poi in realtà la scorsa settimana si è registrata la prima giornata un po’ piovosa e vagamente più fresca (ossia più sui 29 gradi che sui 36) da non so quanto e ne ho subito approfittato per inaugurare la mia meravigliosa tazza-teiera* nuova, regalo di una cara amica. Era effettivamente già clima da tisana? No, nemmeno lontanamente. Ci importa? No, infatti. * Sulle mie storie di instagram è stato votato come nome italiano “tazziera” (pare che il nome ufficiale inglese sia “tea for one”).
Comunque, appena tornata ad Amburgo ho ripreso il mio passatempo preferito che consiste non solo nel prendermi cura delle mie piante, ma anche nel procurarmene sempre di nuove. Credo che a breve dovrò cedere la mia camera da letto. Questa volta in realtà mi sono abbastanza limitata…
…però ho messo gli occhi su questi vasi da esterni con illuminazione incorporata e anche se non mi sfugge il lato kitsch della faccenda, li desidero fortemente per le cene in giardino nelle sere d’estate… quanto sarebbe bello??
L’altro giorno mi sono imbattuta dal vivo in una di quelle insalate nei barattoli Bormioli che tanto spopolano su instagram. Credo fosse la prima volta che li vedevo dal vivo o forse semplicemente non ci avevo mai fatto caso (l’opzione più probabile in effetti). Questi barattoli d’insalata sono nati per poter consumare il pranzo in giro o al lavoro in modo più stiloso (e in effetti anche più eco-sostenibile) che con un contenitore tipo Tupper, per intenderci. Mentre ero lì che aspettavo la mia ordinazione, li ho osservati bene e mi sono sorte diverse perplessità. Queste insalate in barattolo vengono vendute con delle piccole confezione di dressing che va rovesciato nel barattolo che va poi chiuso e agitato e voilà: l’insalata è condita. E fin qui ok. Però dato che i barattoli sono pieni fino all’orlo, è impossibile mescolare il contenuto, quindi ti trovi a mangiare l’insalata a strati: prima le foglie verdi, poi i pomodori, poi i cetrioli, poi il mais… questo naturalmente toglie gran parte del divertimento di mangiare un’insalata. E poi mi chiedevo… ma che forchetta lunga devo avere per riuscire a mangiare l’insalata fino in fondo? Insomma, le insalate nei vasetti saranno anche instagrammabili, ma io sono vecchia e prediligo la praticità. Per me sono un NO.
E questo, per il momento, è tutto. Voi che fate?
Buona settimana a tutti!
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