Ci siamo trasferiti nella casa nuova alla fine del 2019 – lo so, è quasi un anno – e io ancora ho fatto vedere poco o niente della casa. Il fatto è che non è ancora tutto come lo vorrei, quindi continuo a rimandare il momento di fare e foto e pubblicarle, in attesa che sia “tutto perfetto”. E’ da un po’ ovviamente che ho iniziato a capire che questa casa sarà sempre un po’ un work in progress, quindi rischio di aspettare per sempre. Ho deciso, quindi, di prendere in mano la situazione e iniziare a far vedere qualcosa. Va detto che in realtà queste foto sono anche per me: spero che tra qualche anno, quando davvero sarà tutto un po’ meglio di ora, mi troverò a pensare qualcosa come “che progressi in così poco tempo!”. LOL.
Per presentare la casa nuova, voglio partire dal punto più alto: la mansarda. Si raggiunge con una scala a chiocciola dal primo piano (dove c’è il reparto notte) ed è divisa in due ambienti. Fino a qualche mese fa erano entrambi vuoti, a parte qualche scatolone. Poi è arrivato il Covid e piper-marito si è trovato a lavorare da casa all’improvviso. Quando ha capito che la cosa sarebbe andata per le lunghe, ha trasformato uno dei due ambienti della mansarda in ufficio (e ha avuto ragione: visto che la sua ditta esorta ancora caldamente a lavorare da casa chi ne ha la possibilità, lui non è mai tornato a lavorare in ditta).
L’altra stanzetta in mansarda è rimasta vuota fino a pochissimo tempo fa, fino a quando, cioè, ho deciso che sarebbe diventata la MIA stanza. Inizialmente, infatti, avevo creato un angolo scrivania al piano terra, nella zona living, pensando che mi sarebbe stato più comodo mettermi lì quando avrei dovuto lavorare o voluto scrivere. Non l’ho MAI usato. E’ venuto fuori che quella zona di passaggio nel mezzo del reparto giorno non è adatta sostanzialmente a nulla. Se devo lavorare non riesco a concentrarmi, nemmeno quando sono sola, perché continuo a pensare a lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere e tutto l’armamentario da mamma-casalinga-disperata. Ma anche se voglio scrivere non è un angolo adatto, perché non trasmette calma e raccoglimento. Senza contare che la scrivania è in realtà più che altro una console: per farcela stare in quello spazio l’ho dovuta scegliere così stretta, che ci sta a malapena il portatile e non mi resta quasi spazio per appoggiare le braccia. Insomma quello spazio è totalmente inadatto all’uso che volevo farne. E così è diventato quasi subito un raccogli-tutto. Ogni volta che non sappiamo dove mettere una cosa, la “appoggiamo un attimo” sulla scrivania o sulla mensola subito sopra e lì resta fino alla fine dei tempi. Tutto ciò, oltre ad essere inutile, crea anche molto disordine, quindi questo angolo verrà presto smantellato e al suo posto probabilmente metteremo una credenza/piattaia.
E’ allora che ho avanzato pretese sulla stanzetta vuota in mansarda, rendendo mio lo spazio inutilizzato.
Inizialmente non ero sicurissima che mi ci sarei trovata a mio agio né che lo avrei usato davvero, dovendo salire di due piani ogni volta. E niente, invece lo adoro, passerei qui tutta la mia vita. Anche perché è l’unico spazio davvero totalmente e unicamente MIO della casa, quindi l’ho sistemato a mia immagine e somiglianza, quasi esattamente come volevo (va detto che avevo un budget quasi inesistente, ho usato soprattutto cose che avevo già e spero in futuro di riuscire a fare qualche modifica). Ho pensato bene all’utilizzo che ne avrei fatto e ho scelto di arredarlo in modo che rispecchiasse l’uso ma anche i miei gusti. Ho cercato di creare uno spazio che mi facesse stare bene. Ecco come.
Ufficio
Angolo meditazione
Questo è un lusso che mi volevo concedere da tempo e credevo di averlo realizzato quando avevo creato questo angolino sempre in mansarda, ma nello spazietto tra la scala a chiocciola e il muro. Mi sbagliavo: quello è forse l’angolo più rumoroso e meno tranquillo della casa, perché salgono le voci e i rumori da tutti gli altri tre piani. Concentrarsi e rilassarsi è impossibile. L’ho quindi trasferito nel mio ufficio, creando due ambienti separati. Il “tappetino” è un rettangolo di stoffa comprato a Rio de Janeiro che infatti raffigura i disegni dei marciapiedi di Copacabana. Per meditare uso questa specie di cuscino di vimini di Ikea e per rendere l’angolo più confortevole ho finalmente trovato un utilizzo anche a dei cuscini che avevo messo via tempo fa perché non c’entravano più niente con i divani nuovi. Il tavolino di vetro e metallo dorato è stato un fortunato acquisto vintage e crea il punto di passaggio tra l’angolo meditazione e il prossimo spazio…
Angolo lettura
Amo questa poltrona di vimini che ho ereditato alcuni anni fa quando la mia capa ha traslocato l’ufficio e voleva sbarazzarsene. Da quando poi ho aggiunto la pellicciotta è anche molto comoda e confortevole. L’angolo lettura è sempre stato un altro dei miei sogni in fatto di arredamento e inizialmente volevo crearlo in salotto, vicino alla libreria, ma mi sono accorta in fretta che occupava spazio inutilmente, infatti quando questa poltrona era nel living aveva una funzione sostanzialmente decorativa e comunque stava anche un po’ tra i piedi sinceramente. Credo che qui abbia finalmente lo spazio e il ruolo che merita. Ad onor del vero la uso poco anche qui, perché leggo soprattutto la sera a letto, ma solo il fatto che se volessi potrei accomodarmi qui con un libro perché ho un angolo lettura mi riempie di stupore e felicità.
Arte
In realtà non solo non ho ancora appeso tutti i quadri, ma non sono ancora sicurissima di cosa scegliere, solo che se avessi aspettato che anche questo aspetto della stanza fosse finito, probabilmente non avrei mai fatto questo post, vedi sopra. Per ora ho appeso solo due planisferi vintage che adoro, mentre appoggiata al muro in fondo c’è la stampa di William Buffett di una villa di Los Angeles di cui avevo parlato in questo post – e queste tre cose credo resteranno così. Tra le altre cose che vorrei appendere al momento si trovano la stampa dei Jardin Majorelle a Marrakech di Daniel Clarke, un poster preso a Venice Beach nel mio viaggio a Los Angeles, una foto fatta da me al palazzo Top Kapi di Istanbul e una ad Angkor Wat in Cambogia. Più due disegni fatti per me dai miei figli. Credo che creerò un piccolo gallery wall tra i due planisferi… in ogni caso se avete suggerimenti, fatevi avanti.
Per ora dalla mia mansarda è tutto. A presto, spero, con altri scorci della casa nuova.
4 Comments
Adorabile!
Grazie!!
Dovendo arredare una casa tra qualche mese sarei molto curiosa di vedere il resto visto che quello che c’è qui sopra mi piace molto 🙂
Grazie mille!! Adesso mi viene l’ansia che il resto della casa non sia all’altezza, LOL. In ogni caso la prossima stanza dovrebbe essere la nostra camera da letto, ma devo finire di appendere un paio di quadri. Spero di pubblicare le foto nei prossimi giorni.