Sto andando un po’ a rilento con le foto della casa nuova (in cui, ridendo e scherzando, viviamo ormai da un anno). E’ che – nonostante tutto – davvero non abbiamo ancora finito di fare tutto quello che vorremmo e ci sono sempre cose da migliorare, lavori da finire e dettagli da mettere a posto. Insomma è ancora un po’ un work in progress, ma ormai ho capito che lo sarà per sempre, quindi via, proseguiamo con le foto della casa com’è ora. Avevo iniziato dalla stanza più in alto: il mio ufficio in mansarda. Ora scendiamo di un piano… (la lavanderia, che è in taverna, invece si può vedere nelle mie storie instagram, nel circolino ECO)
Abbiamo comprato questa casa per mille motivi, benché naturalmente ci fossero alcune cose che non ci piacevano, ma d’altronde la casa perfetta non esiste… a meno di non avere il conto in banca di Jeff Bezos e farsela costruire a propria immagine e somiglianza, ma non è il nostro caso. Alcune delle cose che ci piacevano poco della casa fortunatamente è stato possibile modificarle. In un caso invece no. Si tratta della terza camera da letto.
Due camere da letto del primo piano hanno finestre grandi e sono belle luminose: una si affaccia sul giardino davanti e una su quello dietro, ricevono entrambe molta luce. La terza camera da letto, invece, innanzitutto è un po’ più piccola delle altre e poi ha una finestra piccolina che si affaccia su quella striscia di terreno che separa la nostra casa da quella dei nostri vicini, quindi da quella finestrella entra pure poca luce. Per motivi architettonici non è possibile allargare la finestra e per motivi legali non è possibile eliminare la casa dei vicini, quindi dobbiamo tenerci questa stanza così com’è. Voglio essere sincera: mi ricorda un po’ la cella di una prigione. Certo, una cella ben arredata e con un bel parquet, ma comunque…
Abbiamo quindi deciso di prendere noi questa stanza e lasciare le altre due camere da letto ai bambini: innanzitutto ci sembrava crudele mettere un figlio in una stanza luminosa e l’altro in una buia – e non vogliamo fare favoritismi. E poi noi tutto sommato in camera da letto ci dormiamo soltanto, mentre i bambini nelle loro camere ci giocano anche, più avanti ci faranno anche i compiti e in generale ci passano più tempo di noi. La stanza buia e piccola, quindi, ce la siamo presa noi e io ho iniziato fin da subito a cercare dei modi per renderla un po’ meno “cella di San Vittore” (San Vittore, per chi non lo sapesse , è il carcere di Milano). Chi legge questo blog da un po’ avrà notato il mio amore per i muri e i mobili bianchi e in generale le stanze chiare, luminose e ariose. Ecco, muri e mobili bianchi (la mia prima scelta) non hanno alterato di una virgola la sensazione di prigione, anzi. Ho capito che dovevo farmi venire in mente qualcos’altro. Allora ho pensato di dipingere le pareti con un colore luminoso e allegro, tipo il giallo… solo che l’idea di dormire in una camera gialla non mi dava l’idea di favorire un buon riposo, anzi. (In effetti il giallo è considerato un colore stimolante, non rilassante)
Ed è a questo punto che mi si è accesa la lampadina. Mi è venuto in mentre il detto inglese “if you can’t beat them, join them”, che tradotto letteralmente sarebbe “se non puoi batterli, unisciti a loro” e che sta a significare che quando non puoi cambiare una cosa, è meglio accettarla e abbracciarla. In pratica suggerisce che se non si può cambiare una situazione, allora meglio renderla un punto di forza. Ed è quello che ho deciso di fare. Invece di lottare contro la mancanza di luminosità di questa stanza, ho deciso di abbracciare il suo carattere e renderla una “grotta” confortevole.
Ecco come ho fatto.
Per le pareti ho scelto un colore tra il blu scuro e il verde petrolio. In questo modo si valorizza il carattere un po’ cavernoso dell’ambiente, ma in modo intenzionale: la stanza ha più carattere e risaltano di più i mobili bianchi. Il colore è il “Belem” di questa collezione di cui avevo parlato qui.
Per bilanciare il colore scuro delle pareti, tutti i mobili sono bianchi così come gran parte delle cornici e dei soggetti dei quadri. Anche le lenzuola hanno solo colori molto chiari (bianco, azzurro-grigio e rosa polvere).
Per il resto, ho cercato di creare una stanza confortevole, comoda e accogliente come una tana, puntando su dettagli e decorazioni. Gli accorgimenti per rendere la stanza coesiva e ospitale sono stati:
- coprire lo sgabello di vimini (che è dello stesso colore del parquet) con una pelliccetta bianca.
- Scegliere un letto con la testiera imbottita e coperta di velluto.
- Aggiungere sopra il piumino una coperta da giorno a maglia grossa.
- Scegliere dettagli dorati (cornici, adesivi e lampadario) per creare un’atmosfera sontuosa, non cupa.
- Scegliere un lampadario in linea con l’arredamento, ma non troppo grosso per non rimpicciolire la stanza.
- Appendere molti quadri perché i muri scuri sono di grande impatto, ma spogli sarebbero stati troppo impegnativi.
Punti ancora aperti:
- due lampade (non so ancora se uguali o diverse) da mettere ai lati del letto, ma non ne ho ancora trovate che mi facciano impazzire (quelle che abbiamo ora sono super provvisorie).
- Forse voglio aggiungere una tenda lunga, chiara e semi-trasparente che copra la finestra, per aumentare il fattore comfort dell’ambiente senza incupire, ma su questo punto non sono sicura perché non vorrei che una tenda rimpicciolisse ancora di più la stanza.
- Vorrei aggiungere un piccolo zoccolino bianco per coprire il punto di incontro tra pareti e soffitto, perché secondo me il passaggio da vernice bianca a scura non è stato fatto troppo bene. Piper-marito invece dice che non si vede. Non ho ancora deciso.
Come ispirazione ho usato questa bacheca di Pinterest che avevo creato subito dopo il trasloco.
Per ora sono piuttosto soddisfatta. Nonostante questo non sia uno stile da cui normalmente sono attratta – e infatti è limitato ad una sola stanza della casa – il risultato mi piace molto. Ho effettivamente ottenuto un ambiente avvolgente e confortevole. Direi che per un po’ può restare così, ma non assicuro che io prima o poi non cambi idea, mi stufi e voglia tornare al mio solito stile bianco e arioso. Chi vivrà vedrà.
E comunque i miei piani a lungo termine sono altri: non appena uno dei nostri figli se ne andrà di casa, noi ci prenderemo la sua stanza luminosa e questa qui diventerà la cabina armadio. Taaaaac!
P.S.: adoro l’adesivo dorato con le fasi della luna che ho messo dopra il letto, purtroppo però non avevo calcolato che le nostre pareti non sono del tutto lisce, quindi sta già iniziando a staccarsi in un paio di punti. Se siete interessati lo trovate qui, ma accertatevi che i vostri muri siano perfettamente lisci, altrimenti non aderisce alla perfezione e dopo un po’ inizia a staccarsi.
2 Comments
La stanza è molto carina in effetti il colore che hai scelto armonizza molto la dimensione…ed è anche giusta l’idea di lasciare quelle luminose ai piccoli così che nelle stanze ci possano crescere. Io comunque non credo che una tenda rimpicciolisca la stanza, considerato che la finestra è piccola puoi utilizzare una sola tenda ( quelle dell’ikea sono larghe circa 70 cm l’una) e tenerla tirata anche quando hai l’anta aperta visto che affaccia su un’altra casa.
Buona giornata Ersy
Ciao. Fra poco faro il trasloco e anch’io ho dovuto scegliere la nostra camera fra 4 disponibili.
Anch’io ho scelto quella meno luminosa lasciando le due più belle ai figli e allo studio.
Intanto in camera ci dormiamo e basta.
Io ho pero’ ho scelto muri bianchi avendo mobili di legno per non incupire, sono d’accordo sulla tenda perche comunque odio i tendoni.
Potresti fare un post sulla lavanderia anche qui per chi non ha instagram? Avrei bisogno di idee per la mia. Grazie.