I miei inseparabili del momento portano già evidenti segni del Natale… d’altronde è dicembre, quindi via libera!
UNO// Libro “Murder in the snow”, Verity Bright – Subito dopo l’autunno, l’altro momento dell’anno perfetto per leggere un romanzo è indiscutibilmente il periodo natalizio. Nei giorni scorsi, quindi, ho iniziato questo giallo dall’ ambientazione semplicemente perfetta: la campagna inglese degli anni ’20 a Natale. Non solo l’ambientazione è niente meno che ideale per un thriller in questo periodo dell’anno, ma i personaggi sono meravigliosi e le conversazioni create magistralmente. Solo nella prima manciata di pagine avevo già sghignazzato più volte. L’autrice riesce a creare delle scene incredibilmente vivide, tanto che a tratti ho quasi l’impressione di guardare un film. Non sono riuscita a trovare una traduzione in italiano, ma se leggete in inglese ve lo consiglio grandemente, lo trovate qui. Ah e voglio precisare che nonostante il titolo quasi identico, non è lo stesso libro che avevo letto a Natale due anni fa.
DUE// Accessori per capelli “Un petit truc sur la tete” – Sono pazzamente innamorata di questi accessori per capelli che ho ordinato già ad ottobre per essere assolutamente certa che li avrei avuti prima dell’inizio delle feste: sapevo che da metà novembre in poi li avrei usati tantissimo e non mi sbagliavo. Una volta superato Halloween e caduta l’ultima foglia, quando si spengono anche gli ultimi colori autunnali, per me inizia il Natale. Prima almeno avevo la decenza di attendere fino alla prima domenica di Avvento (in genere l’ultima domenica di novembre), ma ormai non mi lascio intimorire nemmeno più da quello. E quindi ho già iniziato da quache settimana ad aggiungere a tutti i miei look uno di questi due meravigliosi accessori. Ho scelto una barretta con fiocco in velluto bordeaux e uno scrunchie in un classico tessuto scozzese rosso/verdone. Devo anche dire che sono fatti davvero, ma davvero bene. Sono creati a mano da Lorenzo Bises, il cui blog seguo da almeno un decennio e che è uno degli uomini più stilosi che io conosca, per cui vi prego di seguire il suo profilo instagram e in particolare le sue stories. Se siete a Milano, trovate il suo brand da Ambroeus anche sullo shop online, altrimenti potete vedere le sue creazioni sul profilo instagram di Un Petit Truc Sur La Tete e contattarlo direttamente lì per fare un ordine come ho fatto io.
TRE// Stivaletti da pioggia bassi, Crocs – Il fatto di vivere in uno dei posti più piovosi al mondo (Amburgo) non mi hai mai creato tanti problemi come quest’anno. Sono sempre andata al lavoro in macchina, ma comunque anche andando in centro con i mezzi mi è sempre stato possibile muovermi con calzature normali senza grossi danni. Nella casa nuova, invece, per raggiungere la macchina devo attraversare un pezzetto di prato, ma soprattutto davanti alla nuova scuola di piper-figlio si deve attraversare un pezzo di sterrato che appena scendono due gocce diventa fango e in più in questa stagione le foglie cadute con la pioggia creano una poltiglia maledetta. Dopo aver quasi rovinato i miei stivaletti di Sézane, dei chelsea boots che ho da anni e che non ero riuscita a rovinare in nessun altro modo e anche le mie storiche clark’s, ho capito che dovevo trovare una soluzione. Ora, io posseggo un paio di Hunter classici color verdone, ovvero la calzatura per eccellenza in caso di pioggia e fango. Li amo molto, tuttavia li indosso in modo molto assennato, ossia con parsimonia. So che c’è che sostiene che gli Hunter vadano proprio con tutto, ma diciamo la verità: gli Hunter vanno con tutto se vivi in una tenuta dello Yorkshire ed esci a portare a spasso i tuoi corgie nella brughiera attraverso la bruma del mattino. Altrimenti no. E lo stesso vale con un po’ tutti gli stivali di gomma: se vai alle elementari ok, in caso contrario fare molta attenzione e usare con criterio. Quindi mi rimanevano scoperte quelle occasioni – quasi tutte – in cui devo avere un aspetto professionale o almeno curato, senza rovinare le scarpe “buone”. E’ cercando una soluzione a questo mio nuovo problema che ho scoperto dell’esistenza di stivaletti di gomma a forma di chelsea boots, o forse dei chelsea boots di gomma, chissà. L’importante è che esistono e ora il mondo per me è un posto migliore. Posso avere un aspetto decente mentre porto piper-figlio1 a scuola e se infango le scarpe, mi basta sciacquarle con la canna del giardino. Se poi devo andare in qualche posto che richiede calzature “migliori” mi basta cambiarmi le scarpe in macchina. Problema risolto. Dopo aver guardato tantissime opzioni online, ho deciso che – non avendone visti mai dal vivo – per cominciare volevo un chelsea boot da pioggia sobrio ma non troppo costoso. E’ così che alla fine ho scelto questa versione blu navy di Crocs. Sono MOLTO soddisfatta. Sono super sobri e vanno con tutto, si sciacquano in un attimo e sono comodissimi da infilare, non devo nemmeno piegarmi e anzi addirittura riesco a mettermeli senza guardare mentro infilo la giacca a piper-figlio, esortandolo a darsi una mossa altrimenti rischiamo di arrivare dopo il suono della campanella.
QUATTRO// Parure d’oro vintage – Quando piper-suocera mi ha regalato questa collana con bracciale abbinato che le regalò sua mamma tanti anni fa, mi ha certamente fatto piacere (innanzitutto ai regali d’oro vero non si dice mai di no, LOL, e poi io adoro i pezzi di famiglia che hanno una storia e bei ricordi), però devo ammettere che temevo non li avrei mai indossati. Innanzitutto indossare collana e bracciale uguali trovo sia uno stile un po’ troppo vecchio per me – e anche eccessivamente elegante. La lunghezza della collana, poi, è un po’ strana… sicuramente ai quei tempi andava così, ma non è una lunghezza che a me piace indossare. Perciò questa parure è rimasta inutilizzata nel mio portagioie per un bel po’ di tempo. Poi un giorno il colpo di genio: unire bracciale e collana in modo da avere un’unica catena più lunga. Dal momento che sia collana che bracciale sono fatti della stessa identica maglia d’oro, una volta uniti , se posiziono le due chiusure verso il retro del collo, il trucchetto praticamente non si nota. Il modo in cui preferisco indossarli, però, è arrotolandoli intorno al polso. In questo modo la lunghezza è perfetta: non stringe ma non mi scivola nemmeno sulla mano, cosa rara per me con i bracciali, che sono sempre tutti un po’ troppo larghi per il mio polso sottile. (Inspiegabilmente, infatti, il polso è l’unica parte del mio corpo rimasta magra negli anni e soprattutto dopo due gravidanze)
CINQUE// “The Mandalorian”, Disney+ – Avevamo fatto un mese di prova gratuito mesi fa, quando fu lanciato il nuovo canale Disney+, pensando che poi però non lo avremmo rinnovato a pagamento perché abbiamo già l’abbonamento a Netflix e tutto questo tempo per guardare la tv noi non ce lo abbiamo. Abbiamo però commesso l’errore di iniziare a guardare la serie “The Mandalorian”, di cui siamo innamorati, quindi abbiamo dovuto rinnovare l’abbonamento per uno o due mesi (non ricordo) fino alla fine della serie. Dal 31 ottobre è iniziata la seconda stagione di The Mandalorian, quindi via che abbiamo rifatto l’abbonamento a Disney+. Essendo piper-marito e io grandissimi fan della saga di Star Wars e mancandoci molto tutto quell’universo da quando è stato prodotto l’ultimo film della saga, questa serie ambientata proprio in quel mondo ci fa sentire un po’ come se stessimo tornando a casa. Mi piace molto, poi, che Disney+ ne pubblichi una puntata a settimana, così rimane la suspance, hai sempre qualcosa da attendere con piacere e non passi per sbaglio ore davanti alla tv fino a notte fonda per sapere come va avanti – a differenza di Netflix che invece eroga una serie tutta in una volta, quindi poi uno si trova a guardare tre o quanto episodi di seguito senza riuscire a smettere e la mattina dopo sono guai. (Devo dire, però, che questa seconda stagione per ora non riesce a competere con la prima…)
SEI// Tè “Noël à Paris”, Damman Freres – Me lo aveva portato piper-suocera da Parigi l’anno scorso intorno a Natale, ma lo scorso inverno avevo troppi tè già aperti, quindi avevo preferito lasciarlo in attesa. Qualche giorno fa è finalmente arrivato il suo momento e OMMIODDIO, che tè perfetto per questo periodo! Se mai potrò tornare a Parigi in questa vita, sarà senza dubbio una delle mille cose che mi sono appuntata di ricomprare nella ville lumière. (I tè di Damman Frères si trovano anche online, ma questo qui nello specifico purtroppo no, però ho scovato un’altra versione natalizia che non vedo l’ora di provare)
SETTE// App “Night Sky” – Intuitivamente questa potrebbe non sembrare la app più adatta per questa stagione: è in estate, infatti, che il bel tempo permette di stare fuori la sera ad ammirare il cielo stellato, che è appunto ammirabile nella sua interezza grazie alla generale assenza di nuvole. Da queste parti però in estate fa buio oltre le dieci di sera, a giugno anche verso le undici, perciò quando finalmente le stelle sono visibili, i miei figli dormono già da ore. Adesso che è inverno e che col ritorno all’ora solare fa buio già nel tardo pomeriggio, posso usare questa app super interessante anche con loro, soprattutto col mio cinquenne che sta iniziando ad interessarsi a pianeti, costellazioni e universo in generale. L’utilizzo poi è effettivamente un gioco da ragazzi: basta puntare il cellulare verso il cielo per sapere quali pianeti, costellazioni ma anche stazioni spaziali stanno passando sopra di noi in quel momento. Noi la adoriamo… beh almeno nelle serate abbastanza terse da vedere effettivamente il cielo. (La trovate sull’app store)
E voi da cosa non riuscite a separarvi al momento?
Buon dicembre a tutti!
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