“Corridoio o finestrino?” era una rubrica che tenevo qui sul blog tra il 2012 e il 2014. Era ispirata alla mia rubrica preferita sulla rivista di Lufthansa (che io leggevo perché in quel periodo prendevo quasi un aereo al mese, ah che tempi e quanto mi mancano!). Lufthansa ovviamente intervistava personalità di un certo calibro, mentre io decisi di aprire la possibilità a chiunque di parlare dei propri viaggi. Decisi anche di cambiare le domande rendendole (a mio avviso) più interessanti (mantenendo solo la domanda che dà anche il titolo alla rubrica). So che siamo in tanti a sentire fortemente la mancanza di poter viaggiare e il tema è quindi caldo. Dal momento che il mio costante desiderio di viaggiare a questo punto è ormai diventato una dolore fisico, ho pensato che, non potendo viaggiare in prima persona, avrei potuto farlo per interposta persona attraverso i racconti degli altri. Insomma, ho bisogno di nuovi stimoli e visto che adoro leggere dei viaggi degli altri, ho deciso di rispolverare questa rubrica che mi è sempre piaciuta molto – e infatti non so perché io abbia aspettato tanto a riprenderla. Quindi eccoci qui. Visto che sono passati anni, ho deciso di aggiornare un po’ le domande dell’intervista. Ho anche chiesto su instagram direttamente ai lettori cosa avrebbero voluto leggere e ne sono usciti spunti davvero interessanti, che infatti ho incluso tra le domande. Nel caso ci fosse ancora qualcuno che vuole partecipare a questa rubrica parlando dei propri viaggi, potete mandarmi una email (livefromhereblog @ gmail . com), così posso contattarvi per mandarvi le domande e le istruzioni.
Nel frattempo, partiamo con la prima delle nuove puntate di “Corridoio o Finestrino?” e cominciamo proprio con un’amburghese di importanzione come me! (La numerazione riprende comunque da dove avevamo lasciato anni fa, quindi questa è la puntata n. 15)
IDENTIKIT
Chi sei: Sono Lucia, ho 35 anni e vivo in Germania da quasi 8 anni, ad Amburgo da poco più di 4. Lavoro come Account Manager e nel mio tempo libero adoro fare lunghissime camminate nella natura (la più lunga è stata di 40 km, durante la Mega Marsch a Brema). Adoro leggere e mi interesso di linguistica e stereotipi di genere. Amo il mare della mia Sardegna e ci ritorno ogni volta che posso.
Profilo instagram: @diesonnenbume
Viaggi fatti fino ad ora: alcune città in Francia (Parigi, Marsiglia, Nizza, Avignone), Principato di Monaco, alcune città della Polonia (Cracovia, Łódź; Wieliczka e le sue miniere di sale) Germania (molte mete, dato che è la mia “casa” da quasi 8 anni), Spagna (Salamanca, Madrid, Barcellona e Alicante), Danimarca (Aarhus e Copenaghen), mini tour del Belgio, Budapest, Lubiana, Vienna, Praga, Bucarest, Atene, Istanbul, tour del Portogallo, tour dell’Isanda, tour di Cuba, tour del Giappone, mini-tour del Marocco … spero di non aver dimenticato nulla!
Mete preferite: E’ troppo difficile dire una meta preferita perché anche nelle città apparentemente brutte ho trovato sempre un senso ed un interesse. Comunque, dovendo scegliere, sicuramente le città d‘arte ed i posti nella natura remota. Mi piace visitare molte mete all’interno dello stesso Paese.
Il tuo bagaglio: dipende dai viaggi. Per viaggi che interessano solo una città il trolley, mentre per tour itineranti sicuramente lo zaino grande.
Mezzo di viaggio preferito: aereo e treno.
In aereo: corridoio o finestrino? Preferibilmente finestrino, ma se capito corridoio va bene, soprattutto nei viaggi molto lunghi, per poter andare alla toilette senza disturbare gli altri passeggeri 🙂
E se finisci in mezzo? Spero solo che gli altri passeggeri non facciano rumore mentre mangiano e sto attenta a non muovere troppo la testa mentre dormo 😀
Citazione o frase di viaggio preferita: «Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, veder di giorno quel che si era visto di notte, con il sole dove prima pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui posti già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre » (José Saramago da “Viaggio in Portogallo”).
Guide di viaggio preferite: Lonely planet e NatGeo.
Cosa ti spinge a partire? La mia innata curiosità per ciò che è diverso, strano o semplicemente nuovo! La gioia della scoperta e il piacere di condividerla.
PARTIAMO
Più bel viaggio fatto e perché: Tour in macchina del Portogallo. Sono rimasta estremamente colpita dalla gentilezza delle persone, dalle autostrade vuote e dai paesaggi mozzafiato.
Più bel ricordo di viaggio: una gita nel bosco in Giappone con una famiglia composta da madre e bimbo, incontrati per caso. Alla fine della gita siamo andati in un minuscolo locale a mangiare mochi.
Un aneddoto di viaggio: eravamo a Bucarest e ci siamo spostati di una cinquantina di km per fare una gita ad un noto monastero nella città di Snagov. La zona non era ben servita e neanche molto visitata, dato che eravamo letteralmente gli unici, a parte il custode del monastero. Sulla via del ritorno – che non avevamo percorso a piedi perché siamo arrivati da un’altra direzione – ci imbattiamo in un un gruppo di cani randagi che si avvicinavano minacciosamente verso di noi. Erano cinque e grandissimi. Decidiamo di camminare facendo finta di niente ma i cani iniziano ad abbaiare sempre più forte e si avvicinano a noi. Siamo letteralmente terrorizzati, per strada non c’è nessuno, le vecchie case sembrano disabitate. Dopo un po’ però intravediamo una vecchia signora, seduta all’ingresso della sua casa. Disperati e senza sapere una parola di rumeno, ci avviciniamo e iniziamo a parlare con grandi gesti, sperando che i cani si allontanino. Proprio in quel momento passa un grosso camion e i cani, spaventati, fuggono via. Che paura!
Una disavventura in viaggio: ce ne sono varie 🙂 Una non troppo grave è stata svegliarci in piena notte e trovare la stanza in cui dormivamo a Santiago de Cuba invasa dalle blatte.
Una meta che ti ha sorpreso e perché: Cracovia e, in generale, le città visitate in Polonia. Ho mangiato sempre benissimo e Cracovia è cosi piena di vita e movimento che l’ho trovata semplicemente fantastica.
Una meta che ti ha deluso e perché: Vienna. Può sembrare molto strano ma mi ero fatta così tante aspettative che, alla fine, si è rivelata ai miei occhi una città priva del fascino che avevo sognato.
Un consiglio di viaggio: verificate sempre che i siti di interesse o i ristoranti siano effettivamente aperti quando pianificate la vostra visita. Spesso mi è capitato di trovarmi davanti a ristoranti consigliati dalla guida che non esistevano più.
Come fai i bagagli: Con il tempo ho sviluppato delle liste con gli essenziali. Di solito preparo la valigia per i viaggi lunghi un po’ in anticipo o comunque inizio a mettere da parte i vestiti che mi serviranno.
I tuoi essenziali da viaggio: i super essenziali per me sono la macchina fotografica, la guida di viaggio e il mio taccuino di appunti, un paio di scarpe comode.
Come organizzi la „tabella di marcia“? Prenoto i voli e se possibile tutti gli alloggi, mi informo sulle attrazioni da visitare e i posti particolari in cui mangiare, stilo una lista con gli essenziali da portare per quel viaggio. Se si tratta di viaggi lunghi, organizzo i giorni in base alle mete da visitare. Cerco di organizzare incontri con gente locale, se il tempo me lo permette.
Dove trovi i voli/hotel più economici? Skyscanner ma confronto sempre con il sito della compagnia. Hotel sempre booking, a meno che non si tratti di consigli di amici. Se sono appartmenti, allora airbnb.
Quali souvenir prediligi e quali sono stati i migliori riportati a casa fino ad ora? All’inizio compravo più che altro soprammobili ma ben presto mi sono appassionata di oggetti d’artigianato locale come ceramiche o utensili, vestiti particolari ed accessori, oppure profumi. Amo molto le tazze. Dal Marocco ho portato una bellissima insalatiera blu in ceramica.
Come ti rapporti col cibo locale? Sono molto aperta al cibo locale (nei limiti, dato che non mangio carne). Mi faccio consigliare molto volentieri dalla gente del posto e cerco anche nelle guide e su Trip Advisor quali sono i ristoranti migliori o più particolari. Mi piace anche trovare posti in cui mangiare per puro caso, girovagando. Normalmente prediligo spuntini veloci per pranzo, mentre la sera opto per un pasto più completo e rilassato.
Cosa hai imparato viaggiando? Che pianificare va bene ma senza esagerare. Lasciarsi sorprendere da avventure è impagabile e comprendere che gli imprevisti fanno parte del “pacchetto” è difficile ma fondamentale per godersi il viaggio senza stress.
Un posto in cui torni in continuazione: la mia Sardegna ogni volta che posso.
Un posto in cui torneresti in continuazione: Parigi
ALLA PROSSIMA
La tua prima meta post-pandemia sarà…: a giugno 2020 avremmo dovuto trascorrere un mese tra Cile, Perù e Bolivia. E’ il viaggio che sogno da quando ho 19 anni. Spero di poterlo fare dopo la pandemia.
Viaggi che sogni di fare: Georgia, Iran, Kirghizistan, NY, e, in Europa, un tour dei Paesi scandinavi.
Speriamo di poter viaggiare presto!
Questa intervista mi è piaciuta tantissimo e – se possibile – mi ha dato ancora più spunti per i prossimi viaggi (speriamo solo non siano troppo lontani)! Alla prossima settimana con una nuova puntata di Corridoio o Finestrino?
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