Quando mi stavo preparando per fare le foto della zona giorno per il blog, mi sono resa conto di aver arredato tutto seguendo una palette di colori ben precisa e molto coesiva. Ho scelto l’arredamento di questa zona della casa in parte in modo consapevole e intenzionale e in parte in modo istintivo, in base a cosa mi piaceva e a cosa mi sembrava ci stesse bene. Alla fine, senza progettare davvero la cosa, mi sono trovata con uno schema colori (e materiali) piuttosto preciso.
Diciamo che ho intenzionalmente evitato gli estremi, nonostante in via prettamente teorica mi piacciano. Per esempio: al momento vanno moltissimo di moda le case estremamente minimali, monocrome, dove generalmente tutto, ma proprio tutto-tutto, è arredato esclusivamente in varie tonalità di beige e dove non solo i muri, i mobili e le tende, ma addirittura i quadri, i vasi e i libri sugli scaffali hanno mille sfumature dello stesso colore neutro. Trovo queste case bellissime e incredibilmente chic, ma anche piuttosto prive di personalità, tutte bene o male simili tra loro e poi a dire il vero vivere in una casa così mi metterebbe un filo d’ansia (forse perché si avvicinano alla mia idea di come probabilmente è un reparto di psichiatria). (Senza contare che sono al 100% case di gente senza figli, quindi non replicabili dalla sottoscritta)
All’estremo opposto ci sono quelle case piene zeppe di cose e di colori e di personalità. Quelle che mi piace sfogliare sulle riviste per sognare di accostamenti arditi di tappezzerie, pareti colorate, libri e oggetti curiosi in ogni angolo e sovrapposizioni di tanti tappeti tutti diversi. Le trovo stupende. La verità, però, è che io una casa del genere non sarei mai in grado di gestirla. Nel mio caso sarebbe sempre un casino colossale e comunque mi verrebbe mal di testa in cinque minuti e vivrei in un costante stato di agitazione. Entrambe queste tipologie d’interni, quindi, per quanto mi riguarda, stanno bene solo tra le pagine delle riviste di arredamento, ma non ci vivrei.
Ho cercato quindi volutamente il giusto mezzo, tentando di creare un ambiente domestico che non fosse totalmente asettico e noioso, ma che fosse però comunque neutro e calmo per due motivi principali: innanzitutto per vivere in uno spazio tranquillo e piacevole, e poi per avere uno sfondo neutro per quello che poi sarebbe stato il contenuto della nostra casa: libri, giochi dei bambini, oggetti vari portati a casa dai nostri viaggi, fotografie di famiglia, cuscini… Tutte queste cose tendono ad essere variegate e colorate e se anche muri, mobili, quadri e tappeti fossero pieni di colori, torneremmo alla seconda tipologia di case di cui sopra, in cui io non potrei vivere.
Quindi, dicevamo, abbiamo proprio cercato di creare intenzionalmente un ambiente neutro e coesivo che facesse da sfondo non impegnativo per la nostra vita e i suoi colori, affidandoci alla sacra triade del neutro: bianco – nero – grigio. Quella che, se fossimo una stampante da ufficio, chiameremmo “scala di grigi”. E fin qui le scelte sono state calcolate.
A questo punto è arrivata la parte istintiva: una volta stabilito lo sfondo composto da pareti e mobili bianchi, divani e tende grigi e dettagli neri, il resto è stato inserito in modo spontaneo. Eppure, senza accorgermene, sono stata attirata sempre dallo stesso tipo di colori e materiali, che si sono ripetuti a sufficienza da creare una vera e propria palette riconoscibile.
Se avessi individuato questo schema dall’inizio, mi sarei risparmiata tanti dubbi (“bello questo… ci starà bene??”) e anche alcuni passi falsi e probabilmente avrei raggiunto un buon risultato già mesi fa. Se dovete arredare una casa o un ambiente, il mio consiglio è quello di fare un piccolo esame preventivo di quello che vi piace/volete e di individuarne le linee-guida, per poi partire con un piano o comunque con le idee un po’ più chiare.
In ogni caso, ecco come ho composto io la zona giorno.
Palette del living
Bianco: pareti, mobili, infissi delle finestre, lampada a muro, alcune cornici di quadri, alcuni vasi, plaid nel cesto.
Nero: dettagli in cucina (maniglie, piano cottura, lavandino…), elettrodomestici (forno, microonde, bollitore, tostapane, macchina del caffè…), quadri, tavolo, gambe delle sedie, mensole, tv.
Grigio: divani, tende, lampade da appoggio, quadri, muro dietro la credenza.
Grigio nella variante argento: vasi, cornici di fotografie, cappa in cucina, dettagli di elettrodomestici (maniglia del forno, dettagli del bollitore…).
Paglia: cestini per le piante, cesto per le coperte, sgabello di vimini, lampadario sopra il tavolo, gambe del tavolino, scatola di fazzoletti.
Verde foglia: piante (in ogni angolo), lanterna sulla mensola in alto.
Quando ci si limita ad una sola palette di colori (o ancora di più alle diverse tonalità di un solo colore, come le case tutte beige o in generale monocromatiche), si rischia che l’ambiente risulti appiattito e privo di vita. In questo caso si può risolvere con accostamenti di materiali diversi. In questo modo, invece di ottenere varietà e movimento attraverso accostamenti di colori e fantasie, lo stesso risultato è ottenuto in modo più sottile e sofisticato, puntando su texture diverse e sulla contrapposizione di materiali a livelli diversi. In queste foto si vede bene l’esempio di accostamento tra vasi in argento (materiale nobile) e cestini di paglia o di bambù (materiali poveri).
Anche le piante sono un ottimo modo per ravvivare un ambiente mediamente monotono, soprattutto scegliendo specie diverse: così facendo, pur essendo le piante tutte verdi, la varietà e il movimento sono dati dalle diverse tipologie di foglie )alcuni larghe e grandi, altre piccole e molto fitte, altre ancora poche e distanziate, alcune tinta unita, altre striate…), inoltre le piante puliscono l’aria, quindi è sempre una buona idea averle nella zona giorno. In questo post avevo messo tutte le informazioni sulle piante che ho io (fino ad ora) in casa.
In questo modo tutto l’ambiente è coesivo e relativamente neutro, senza – a mio avviso – risultare troppo noioso e monotono. Ma non temete: raramente rimane così ordinato. La gran parte del tempo ci sono giocattoli, libri, giornali, maglioni di piper-marito (che soffre perennemente il caldo) e i calzini di piper-figlio2 (che non li sopporta per più di dieci minuti netti prima di levarseli), sparsi in giro. In questo modo anche quando la casa è in disordine, non è mai eccessivamente incasinata, perché di base lo sfondo è neutro e coesivo, quindi non disturba. E poi ho una serie di trucchi per rimettere a posto in due minuti in qualsiasi momento: il pouf che usiamo anche come tavolino (mettendoci sopra un vassoio per la stabilità) si apre e all’interno è molto capiente (è questo di Ikea), perfetto per ospitare i giochi sparsi sul tappeto, che quindi è possibile nascondere in pochi minuti in qualsiasi momento. Anche i cassetti sotto la tv e quelli della credenza ospitano cose dei bambini, come giochi in scatola, il didò, fogli e pastelli per colorare… In questo modo quando metto ordine posso far sparire tutto dalla vista e la casa torna rilassante in un attimo.
Qui potete vedere altri ambienti della mia casa:
10 Comments
Che bella casa!
Un ambiente davvero rilassante. Complimenti!
Grazie mille!
Oh che bell’ambiente! Anche noi stiamo arredando la nuova casa basandoci su bianco e tutte le tonalità di grigio 😬 stiamo cercando un tavolo da pranzo simile al tuo, hai preso anche quello da Ikea? Grazie mille!
Grazie! Sì, anche il tavolo è Ikea, però ha ormai quasi un decennio e non so se esiste ancora… comunque è molto comodo perché ha ben due prolunghe, diventa lunghissimo.
Grazie, ho controllato ed effettivamente non lo fanno più 😔
Molto elegante e originale! Splendido l’affaccio con quella porta finestra. Mi piace proprio tutto!
Grazie mille!!
Quando vedo queste case con taaaanto spazio devo dire che provo molta invidia dal mio micro appartamento milanese 😉
(la parte che ti invidio di più è sicuramente la lavanderia, me la sogno di notte!)
Eh sì, ho ben presente gli spazi milanesi. In realtà anche qui ad Amburgo, se si vuole vivere in centro, bisogna accontentarsi di spazi ridotti e spesso dell’assenza totale di un balcone. Noi infatti per poter avere una casa così (pagabile) ci siamo dovuti allontanare un bel po’ dal centro. Anche io avevo la fissa della lavanderia, è un sogno diventato realtà, LOL!
Mi piace la tua palette!
Per quanto riguarda il mio living, sono veramente preoccupata per il pavimento… Tutto parquet! Con una bambina in giro diventerà presto un disastro! Ho la tentazione di far togliere tutto e mettere un pavimento di facile manutenzione! (il parquet è stato ereditato dalla precedente padrona di casa, essendo di buona qualità tutti ci hanno raccomandato di non toglierlo, ma che pensiero!) Qualche consiglio?? Il tuo com’è?