Dopo un post generale sul mio lungo weekend a Maiorca di inizio settembre, voglio approfondire un paio delle mete che abbiamo visto, soprattutto pubblicando qualche fotografia in più rispetto allo scorso post generale, in cui mi ero concentrata sul tour completo. Inizio dalla piccola e pittoresca cittadina di Son Servera.
Son Servera è stata la prima tappa direttamente dopo essere atterrati all’aeroporto di Palma de Mallorca, ed è stata un’ottima scoperta. Si tratta, infatti, di un piccolo paesino non molto turistico, popolato soprattutto da residenti, con una deliziosa piazzetta circondata da una chiesa, dei locali dove mangiare e bere qualcosa e negozi per lo più pensati per la gente del post (quindi no souvenir).
Particolarmente degna di nota è la chiesa Església Nova, creata da un contemporaneo di Gaudì e tutt’ora incompiuta, quindi ha solo le mura perimetrali ma non il tetto e al suo interno presenta giardini e alberi.
Noi poi ci siamo arrivati di venerdì, poco prima di pranzo, quando c’è il mercato settimanale che è davvero carino. Per certi versi mi ha un po’ ricordato Malta, con le case tutte dello stesso beige (qui più rosato mentre a Malta giallino), gli angoli storici alternati ad altri un po’ spogli, la vegetazione limitata e parzialmente bruciata dal caldo estivo e le attività commerciali palesemente pensate per i residenti e non per i turisti.
Al mercato ho subito comprato un robiol ripieno di cabello de angel, una marmellata di zucca speziata, di cui avevo letto e che mi ispirava molto.
Per pranzo invece ci siamo semplicemente seduti in un bar nella piazzetta della chiesa per il nostro primo pieno di tapas. Io, per la precisione, ho preso un variat, un tipico piatto maiorchino che consiste nel buttare tapas diverse tutte assieme nella stessa ciotola. Ho amato molto.
Nella zona di Son Servera ci sono altre mete che, se avessimo avuto più tempo, avrei voluto visitare. Innanzitutto le Coves del Drac, letteralmente le grotte del drago, che sono appunto delle grotte sotterranee molto estese, che ospitano al loro interno uno dei laghi sotterranei più grandi al mondo. Anche la cittadina di Felanitx sembrerebbe carina. E poi nei dintorni c’è anche Manacor, città natale di Rafael Nadal, ma ignoro se, oltre a questo, abbia anche altre attrattive…
Senza dubbio vogliamo tornare a Maiorca e senza dubbio la zona intorno a Son Servera sarà oggetto di esplorazioni più approfondite.
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