Da adulti, va detto, il Natale è un periodo infinitamente più stressante che da bambini. Come il resto della vita, certo, ma durante le feste sento di più il peso di potermi godere solo parzialmente e di fretta, tra un’incombenza e l’altra, l’atmosfera festosa e la magia del Natale. Da quando abbiamo figli, poi, una serie di piacevoli tradizioni è stata messa in pausa e chissà quando potremo riprenderle… niente maratone di film natalizi, per esempio (quando dovrei averlo il tempo, esattamente?). E i weekend dedicati a incartare regali e scrivere biglietti con sottofondo di musica Natalizia e accompagnamento di cioccolata calda sono spariti, perché in questa fase della nostra vita i regali vanno incartati di nascosto dalle due persone basse (oltre me) della famiglia, che non hanno ancora idea della vera provenienza dei regali… Ci sono tradizioni nuove molto belle, come fare i biscotti e guarnirli (ascoltando fino alla nausea “In der Weihnachtsbäckerei”) e decorare l’albero tutti insieme (ascoltando fino alla nausea “Oh Tannenbaum”).
La tradizione di decidere per tempo gli outfit delle feste, però, l’ho mantenuta (vedi qui e qui). Innanzitutto perché qualcosa dovrò pur mettermelo e sarà meglio che non sia una tuta. E poi pensare a frivolezze come abbinamenti di vestiti, mi regala qualche momento di preziosissimo benessere. E visto che il tutto avviene principalmente nella mia testa, senza che debba ritagliarmi fisicamente del tempo per me (cosa impossibile al momento), non c’è un vero motivo per rinunciare.
Ecco allora cosa pianifico di indossare per le varie occasioni festive di questo Natale 2021… sempre che i miei figli non decidano di rovesciarmi addosso il loro succo d’arancia due minuti prima che arrivino gli ospiti (true story).
Cenone della vigilia: un abito semplice ma particolare (il mio è vintage, questo che ho messo nel set credo sia di Zara perché ne cercavo uno simile al mio, ma continuo ad essere contraria a fare shopping nelle catene del fast fashion e cerco di astenermi), abbinato alle mie slides col pelo di Gia Couture. Visto che l’abito è piuttosto accollato, non mi piace la sovrapposizione con le collane, quindi punterò tutto sui polsi, o con un unico bracciale vistoso o con una cascata di bangles d’oro (anch’essi ereditati da piper-nonna e piper-prozia).
Pranzo di Natale: resteremo in casa e verrà da noi il resto della famiglia, quindi la comodità è chiave. Adoro l’abbinamento tra l’eleganza della gonna di raso color champagne e il carattere rilassato del maglione caldo e morbido. Un paio di orecchini preziosi elevano il look. Le slide col pelo sono perfette per stare comoda senza essere effettivamente in pantofole.
La sera di capodanno: Festeggeremo in casa con alcuni tra i nostri più cari amici di una vita, che vediamo molto poco perché siamo tutti sparpagliati per l’Europa (che è già un passo avanti rispetto a quando eravamo sparpagliati tra Europa e Sud America, ma grazie al covid ci vediamo ancora meno di prima). Anche qui voglio abbinare comodità ad eleganza, perché dopo i vari lockdown non credo di poter tornare mai più a mettermi cose scomode solo perché belle. O forse è solo che sto invecchiando… Comunque l’idea è di abbinare il mio top di velluto (che avrà almeno 20 anni, a proposito di sostenibilità) con un pantalone liscio bordeaux e le mie ballerine glitterate che quando le ho comprate anni fa pensavo le avrei sfruttate molto, certa che avrebbero dato un tocco in più ad ogni look e invece alla fine le metto sempre e solo a capodanno. Dato che le ballerine quasi catarifrangenti hanno il potere di abbagliare chiunque nel raggio di cinque chilometri, terrò gioielli e accessori al minimo per non strafare.
Oltre questa, un’altra tradizione di Natale da svariati anni è sempre stata leggere un giallo ambientato nel periodo delle Feste. Quest’anno sono in ritardo, ma questa sera comincio quello di quest’anno.
Credits dell’immagine nel titolo: Image by Pexels from Pixabay
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