Titolo: I miei giorni alla libreria Morisaki
Autore: Satoshi Yagisawa
Anno: 2022 (è uscito a giugno di quest’anno)
Editore: Feltrinelli
Pagine: 160
Prima di cominciare con la recensione: sì, lo ammetto subito così non se ne parla più. Ho comprato questo libro principalmente per la copertina. Ero in vacanza in Italia e – come ogni volta che mi trovo sul suolo natio – sono entrata in libreria con una lunga lista di titoli per fare scorta di letture almeno fino al prossimo rientro in patria. Ed ecco lì in bella mostra sullo scaffale accanto all’ingresso I miei giorni alla libreria Morisaki. Non ne avevo ancora sentito parlare, non avevo letto nessuna recensione, non ne sapevo nulla, ma con una copertina così bella, capirete, è stato impossibile non prenderlo in mano al volo. Ciò che mi ha spinta a portarlo alla cassa immediatamente (insieme ad una decina di altri volumi o giù di lì), però, è stata la descrizione sulla quarta di copertina: un libro che parla di libri, di librerie, di quartieri deliziosi a Tokyo, di nostalgie, di sentimenti, di piccoli misteri… come resistere?
la protagonista, Takako, affronta un periodo difficile, un cuore spezzato, la solitudine e quella tristezza e apatia che non ti fanno uscire più dal letto. Uno di quei momenti bui in cui vorresti addormentarti e non fare mai più altro che dormire. E in effetti è proprio quello che Takako fa. Qui però entrano in gioco uno zio un po’ strano e soprattutto una libreria di famiglia. Una libreria piccola, di appena 8 tatami, in un altrettanto piccolo edificio di legno in stile tipico giapponese a Jinbōchō, un quartiere di Tokyo composto interamente da librerie, rimasto un po’ indietro nel tempo benché a pochi passi dai grattacieli moderni e dalle luci di Shibuya e dal lusso di Ginza. Come prego?? Può essere che un posto così esista nella realtà? Sì amici, esiste. Ed è anche il più grande quartiere di librerie al mondo. E io, per la prima volta nella vita, ho messo Tokyo in altissimo nella mia lista dei desideri di viaggio. La protagonista, comunque, un po’ di malavoglia ma spinta dallo zio affettuoso e squinternato, finisce per trasferirsi al piano superiore della libreria di famiglia, in una stanza anch’essa ingombra di libri – e qui, piano piano, accade la magia. D’altronde, tra fruscio di pagine, storie lette, raccontate e ascoltate, personaggi che si incontrano e intrecciano tra le strade e i caffè del quartiere, le luci soffuse, le fiere dei libri e le passeggiate tra le foglie autunnali, come potrebbe mai essere possibile che non succeda qualcosa di magico?
I miei giorni alla libreria Morisaki è una piccola lettura piacevole, particolarmente adatta all’autunno. E’ l’equivalente di una vellutata di zucca gustata accanto al camino acceso mentre fuori infuria il temporale. Ti fa sentire avvolto e confortato anche mentre la vita ha i suoi alti e bassi. A me ha anche fatto venire voglia di aprire una libreria, ma questa decisamente non è una novità (visto che il post qui linkato è stato originariamente scritto da me nel 2008)…
Ne I miei giorni alla libreria Morisaki ci sono sentimenti, storie, sorprese, rivelazioni, introspezioni e, naturalmente, libri e librerie. Cosa volere di più per una rilassante lettura autunnale?
Pronti, via: preparate divano, coperta, tisana e luci soffuse. E il libro, naturalmente. Potete trovarlo qui se ordinate dalla Germania e qui se ordinate dall’Italia.
Per le mie altre recensioni potete andare sulla pagina Libri.
2 Comments
Si, la copertina è meravigliosa. Non vedo l’ora di leggerlo, se poi dici che è perfetto per l’autunno ancora meglio
Sì! E poi è piuttosto breve, molto adatto anche quando il tempo per leggere scarseggia…