Ad agosto, mentre eravamo in vacanza in Liguria, piper-marito e io abbiamo lasciato i minions con i miei e ci siamo regalati un weekend in Costa Azzurra per tre giorni di arte, giretti, nuotate, buon cibo e zero orari. Sarebbe stato un breve soggiorno perfetto, se non fosse stato per il caldo ALLUCINANTE e per la marea di gente che – come noi da quando abbiamo figli – si trova in massa nei posti turistici tra luglio e agosto (soprattutto agosto). Quindi, nonostante sia stato un weekend splendido, sarebbe stato davvero perfetto se fosse avvenuto tra settembre e ottobre. O magari in tarda primavera.
Insomma, questo proprio adesso potrebbe essere il periodo ideale per un weekend in Costa Azzurra. Io lo rifarei immediatamente, quindi riporto qui il mio itinerario, nel caso possa servire d’ispirazione.
Prima di iniziare, trovate tutti i miei video e le foto fatte durante questo viaggio sul mio profilo instagram, nei due circolini chiamati rispettivamente Côte d’Azur 1 e Côte d’Azur 2.
Weekend d’arte e relax in Costa Azzurra
Giorno 1
ITINERARIO:
- Partenza dopo colazione dalla Liguria
- sosta al Musée Renoir a Cagne
- Arrivo in Hotel a Saint Paul de Vence
- Esplorazione della città vecchia
- Cena da Le Tilleul
Arrivando dalla Liguria, prima di giungere a Saint Paul de Vence (dove avevamo prenotato l’hotel), sulla strada si incontra Cagne sur Mer e – più nell’entroterra – Cagne. In questo borgo, in un grande parco sulle colline con ulivi, glicine e una vista mare niente male, è situato il Musée Renoir, nella casa in cui il celebre artista visse lunghi anni e produsse gran parte delle sue opere. E’ un’esperienza splendida a 360°: le opere di Renoir sono certamente l’attrazione principale, ma anche poter ammirare i suoi effetti personali e il mobilio dell’epoca ha un gran fascino, per non parlare dell’architettura in sé, del parco e della vista sulla costa. Nonostante questo museo non sia enorme, io panificherei comunque un paio d’ore per esplorare l’intero complesso, dentro e fuori. Musée Renoir, 19 Chem. des Collettes, 06800 Cagnes-sur-Mer, Francia.
Finita la visita al museo, siamo risaliti in macchina e ci siamo diretti all’hotel: il Les Vergers de Saint-Paul, subito fuori le mura della città vecchia. Si tratta di un hotel piccolo e deliziosissimo, con delle camere piene di charme che si affacciano su una piscina circondata di verde e da cui la vista spazia sulle colline e più giù verso la costa. La posizione è ideale perché, essendo fuori le mura – quindi fuori dalla zona pedonale – e avendo un parcheggio, permette di arrivare comodamente quasi sotto la stanza, senza doversi trascinare i bagagli tra gli stretti vicoli ripidi di Saint Paul de Vence. Da qui, comunque, la città vecchia si raggiunge in dieci minuti a piedi – e anche la magnifica Fondation Maeght è dietro l’angolo, ma ci arriviamo dopo. Les Vergers de Saint-Paul, 940 Rte de la Colle, 06570 Saint-Paul-de-Vence, Francia.
Sistemati e rinfrescati, abbiamo dedicato il pomeriggio all’esplorazione di Saint Paul de Vence. Va detto che io ci ero già stata: in gita scolastica quando andavo al ginnasio, quindi oltre vent’anni fa. Non me la ricordavo così bella! E’ una cittadina medievale murata, arroccata su una collina, che si sviluppa in una serie di vicoli acciottolati strettissimi e costeggiati da case d’epoca, la gran parte delle quali ospita gallerie d’arte davvero per ogni gusto, piccole boutique, ristorantini, piazzette deliziose e chiesette nascoste. Me-ra-vi-glio-sa. L’unica pecca è che essendo un posto molto turistico ed essendoci stati noi in alta stagione, la folla era un tema serio. Per carità, bello sentire le più disparate lingue del mondo e vedere parecchie etnie diverse, molto meno bello dover sgomitare per arrivare da A a B. Immagino cosa debba essere l’atmosfera andandoci per esempio a settembre o a maggio. (Qui ulteriori informazioni)
Fortunatamente ero stata abbastanza previdente da aver prenotato con letteralmente un paio di mesi di anticipo (prima volta nella vita, credo) la cena per la prima sera in quello che probabilmente è il ristorante più conosciuto e rinomato di Saint Paul: il Le Tilleul. L’interno del ristorante è effettivamente delizioso, ma in estate la cena sulla terrazza sotto gli alberi, guardando le colline circostanti e le persone che passeggiano è molto più piacevole. Il cibo è davvero ottimo e il servizio all’altezza. Preparatevi a prezzi in linea con tutto ciò. E ricordatevi di prenotare, altrimenti sarà impossibile avere un tavolo. Secondo me comunque vale indiscutibilmente la pena. Le Tilleul, Pl. du Tilleul, 06570 Saint-Paul-de-Vence, Francia.
Giorno 2
ITINERARIO:
- Antibes, visita del paese
- Cap d’Antibes
- Pomeriggio in piscina in hotel
- Fondation Maeght, Saint Paul de Vence
- Cena a Saint Paul de Vence
Il secondo giorno del nostro weekend in Costa Azzurra è iniziato svegliandoci in una camera deliziosamente provenzale e aprendo le finestre su piscina, colline e profilo della costa, che è un modo di iniziare la giornata a cui potrei abituarmi molto in fretta. Abbiamo lasciato tutto ciò, comunque, e ci siamo diretti a fare colazione ad Antibes. Bere un cappuccino e gustare un pain au chocolat (nel caso di piper-marito) e un croque monsieur (nel mio) nella piazza principale, osservando le bancarelle del mercato e la gente che passa per dirigersi verso la spiaggia è un modo di fare colazione a cui potrei abituarmi molto in fretta (mi sto ripetendo?). Dopo colazione e un giro al mercato, ci siamo diretti verso la città vecchia di Antibes. Prima tappa: museo archeologico, situato in una piccola fortezza sulla spiaggia. Da lì abbiamo attraversato la Commune Libre du Safranier, quartiere storico in cui letteralmente perdersi tra i vicoli, le case, le boutique, i caffè… fino ad arrivare al mercato coperto (a due passi dal Musée Picasso, all’interno del Castello Grimaldi), poi da lì esplorare le stradine della Vieille Ville attraversando Place Nationale, costeggiando poi il porto con una sfilza di yacht incredibili e tornando in centro a Place de Gaulle.
Risaliti in macchina, prima di proseguire abbiamo deciso di fare il giro di Cap d’Antibes, che in effetti vale almeno un’occhiata. Volevamo poi andare a pranzo a Juan-les-Pins, idealmente in un beach club sul mare, ma abbiamo cambiato idea in fretta: costeggiando la spiaggia in auto ci siamo resi conto subito che questa località della Costa Azzurra decisamente non è tra le più pittoresche, anzi! (Ad essere onesti, da quel poco che abbiamo visto ci è sembrata abbastanza bruttina) L’affollamento che vedevamo nei bar e sulle spiagge e il termometro che si avvicinava ai 40°C, poi, ci hanno fatto fare un’inversione a U per tornare indietro.
Dopo aver pranzato al volo in una boulangerie sulla via del ritorno, abbiamo deciso di dedicarci ad un pomeriggio di totale relax nella piscina dell’hotel (non l’avevamo scelto con la piscina per niente e uno degli obiettivi di questo weekend in Costa Azzurra era proprio il riposo). Leggere a bordo piscina senza interruzioni se non per fare due bracciate rinfrescanti e per ordinare un aperitivo sul lettino è un lusso che da genitore di bambini piccoli ti sembra roba da altro mondo. Io mi ero dimenticata com’è leggere per ore senza essere disturbati, mentre c’è ancora il sole!
Nel tardo pomeriggio ci siamo preparati e ci siamo diretti letteralmente dietro il nostro hotel, alla Fondation Maeght, uno dei musei d’arte moderna più belli in cui io sia mai stata nella vita. Vale la pena fare il viaggio anche solo per vedere questa cosa qui. L’arte si respira letteralmente in ogni centimetro quadrato: nei quadri appesi ai muri e nelle sculture sparse per le stanze e i giardini, nell’architettura stessa, nel giardino creato come un labirinto da Joan Mirò, in ogni singolo dettaglio. E anche nella sua storia: creata da alcuni dei nomi più in vista dell’arte del ventesimo secolo, tra cui Mirò, Chagall, Giacometti, Braque… E’ un posto incredibile! Fondation Maeght, 623 Chem. des Gardettes, 06570 Saint-Paul-de-Vence, Francia.
Trovandosi anche la Fondation Maeght subito fuori le mura di Saint Paul de Vence, per cena abbiamo deciso di lasciar perdere i nostri piani di andare a cena da qualche parte sulla cosa e semplicemente fare una passeggiata fino alla città vecchia. E’ stato un grosso errore, perché non avevamo prenotato nulla ed è stato quasi impossibile trovare un tavolo. Dopo aver girato decine di ristoranti e aver aspettato almeno un paio d’ore, alla fine verso le 22:30 siamo riusciti a mettere qualcosa sotto i denti. Torno ad esortarvi a prenotare, nel caso vi troviate in queste zone in estate. Questo è stato l’unico momento in cui l’idea di un weekend in Costa Azzurra ad agosto non mi è sembrata più così brillante.
Giorno 3
ITINERARIO:
- Polygone Riviera – Printemps, Cagne
- Museé Matisse, Nizza
- Quartiere di Cimiez, Nizza
- Sosta da Fragonard, Eze Village
- Sosta ai belvedere sulla via del ritorno
Lasciato il nostro meraviglioso hotel, prima di proseguire con il nostro itinerario, abbiamo fatto una sosta (anche per colazione) al Polygone Riviera, un enorme centro commerciale con tutti i brand più famosi, soprattutto di lusso. Mi sono voluta fermare semplicemente perché all’interno c’è Printemps (che boh, potremmo definire tipo simile alla Rinascente) e che in teoria tiene la mia designer preferita: Tibi (che invece ad Amburgo non ha nemmeno un rivenditore). Il lato positivo è che andarci di mattina così presto (letteralmente mentre aprivano i negozi) dà modo di evitare la ressa, visto che eravamo quasi gli unici avventori. Il lato negativo è che ovviamente questa filiale di Printemps non tiene Tibi. Inizialmente mi sono un po’ irritata di aver fatto questa sosta in un centro commerciale per niente… Però poi mi sono accorta che c’erano i saldi, quindi sono riuscita a fare danni comunque. Polygone Riviera, 119 Av. des Alpes, 06800 Cagnes-sur-Mer, Francia.
Chiarita questa cosa dello shopping, ci siamo finalmente diretti verso l’ultima tappa (o quasi) del nostro viaggio: Nizza. Pur essendoci stati diverse volte negli ultimi anni, questa volta avevamo un programma un po’ diverso, costituito soprattutto da musei. In particolare il Musée Matisse, che si trova nel quartiere di Cimiez, dove non ero mai stata. Cimiez è il quartiere di Nizza in collina, ma soprattutto è il quartiere nobile, come non credo di averne mai visti nella mia vita. Sono ancora scossa. Cimiez è un quartiere in grado di far sentire sciatta la Regina Elisabetta (se fosse ancora con noi). Non credo di aver mai visto dei palazzi, delle case, dei giardini che trasudano così tanto lusso. Ad un certo punto ho visto un cartello con scritto “école” e una freccia a destra. Mi sono sporta per vedere come fosse la scuola e vi assicuro che ho visto palazzi reali meno imponenti di questa scuola. Ho visto castelli di principesse Disney più modesti di questa scuola. Mi chiedo di chi siano i figli che vanno in una scuola del genere.
Riavutami dallo shock, è stato il turno di cercare parcheggio per andare al Musée Matisse. Per una città così bella e turistica come Nizza, il fatto che uno dei musei più visitati della città non disponga di un parcheggio e che nelle strade intorno sia impossibile parcheggiare è quantomeno sconcertante. L’unica possibilità è in una micro piazzetta davanti al Monastero di Notre Dame de Cimiez, ma anche lì abbiamo dovuto aspettare parecchio prima che si liberasse qualcosa. (In effetti questo è stato il secondo momento di tutto il nostro weekend in Costa Azzurra in cui ho rpovato vera irritazione) In ogni caso il museo è davvero splendido ed è anche circondato da dei giardini pubblici carini e da un parco archeologico. Musée Matisse, 164 Av. des Arènes de Cimiez, 06000 Nice, Francia.
Poco lontano c’è anche il Musée Chagall, ma noi stavamo ormai morendo di fame, quindi abbiamo deciso di proseguire. Dopo aver pranzato in una brasserie (ma solo una volta ridiscesi da Cimiez, ché non oso pensare cosa possa costare un pranzo da quelle parti), siamo ripartiti per tornare a casa, ma con un’ultima tappa prima di rientrare: la fabbrica di profumi Fragonard nel pittoresco villaggio di Eze. Ci siamo davvero solo limitati ad andare al negozio a comprare le cose che mi servivano (profumo, profumi per la casa, saponi vari…) per mancanza di tempo, ma non importa perché siamo stati a Eze diverse volte. Io consiglio però di pianificare un po’ più di tempo per visitare la città vecchia (anch’essa medievale e arroccata sul monte: in questo post info e foto), senza dimenticarsi per alcun motivo una visita allo spettacolare Jardin Exotique (cui avevo dedicato un intero posto con mille foto). Jardin Exotique d’Eze, 20 Rue du Château, 06360 Èze, Francia.
A questo punto, ripartiti da Eze in direzione dell’Italia, vi consiglio di guidare piano perché dopo alcune curve, indicativamente tra La Turbie e Roquebrun, ci saranno alcuni belvedere dove fermarsi un momento con la macchina a fare delle foto tipo quelle qui sotto. Se poi ci passate di sera, la vista del Principato di Monaco tutto illuminato sulla costa è impareggiabile.
E con ciò si è concluso il nostro meraviglioso weekend in Costa Azzurra. Questo è stato solo il nostro itinerario, fatto dei musei cui eravamo interessati, buona cucina, relax e un po’ di shopping. Gli itinerari possibili, però, in quell’angolo di Francia sono infiniti, c’è l’imbarazzo della scelta. Spero comunque che il mio post possa ispirarvi. Di certo, qualsiasi cosa scegliate di fare, l’atmosfera e il relax della Costa Azzura sono quasi impareggiabili. Io ci tornerei immediatamente!
Se invece cercate ispirazioni di viaggio di altro tipo, potete dare un’occhiata alla mia pagina “Viaggi“.
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