In questi giorni si stanno svolgendo le settimane della moda un po’ ovunque e ciò significa svariate sfilate al giorno che presentano le collezioni primavera/estate 2012, ossia i vestiti che si troveranno nei negozi da più o meno marzo dell’anno prossimo.
In questi giorni quindi veniamo letterlamente bombardati da immagini e video delle suddette sfilate da ogni parte, l’avete notato? (Amici, se non l’avete notato probabilmente vivete in una grotta, o forse non è che state lavorando un po’ troppo?)
Tanto che se ne parla anche su questo, che non è un blog di moda.
Immagine dalla sfilata primavera/estate 2012 di Twenty8Twelve che si é appena tenuta a Londra. Immagine via http://www.fashionologie.com/ |
Io ho già detto più volte che all’inizio dell’autunno – quando sono in fibrillazione per la nuova moda autunnale nei negozi – non riesco a guardare le sfilate in tempo reale. Sfilate che, ricordiamolo, mostrano vestiti estivi… La cosa non mi ha mai interessata.
Ultimamente però ha preso sempre più piede il trend di mandare in onda le sfilate in diretta sui vari blog di moda e così sentilo oggi, sentilo domani, la possibilità di vedere quasi dal vivo una sfilata di moda ha intrigato anche me ed ecco che ieri mi sono collegata anche io per vedere la sfilata di Alberta Ferretti, designer che apprezzo sempre molto.
E quindi? Niente. Una noia mortale. Cioè, i vestiti erano anche belli, ma francamente vedere abitini, veli trasparenti, sandali e bikini mentre sono qui che non vedo l’ora di indossare sciarpe e guanti non esercita assolutamente nessun fascino su di me in questa stagione.
E vi spiego anche perché.
Le sfilate di moda nascono per la stampa di settore e per i buyer, ossia le persone che lavorano per un dato negozio e che si occupano di scegliere le marche e i capi che tale negozio venderà ogni stagione.
Le riviste di moda hanno bisogno di alcuni mesi di lavoro per ogni numero che viene pubblicato, ciò vuol dire che le redazioni iniziano più o meno a ottobre/novembre a preparare i numeri che verranno pubblicati da febbraio/marzo in poi. Ecco perché hanno bisogno di sapere all’inizio dell’autunno quali saranno le proposte per la stagione successiva. (Io lo so bene, visto che lavoro in questo settore)
Stesso discorso per i negozi: i vestiti vengono prodotti anche a seconda del numero di richieste, ragion per cui le collezioni vengono presentate con mesi di anticipo ai buyer: per avere tempo di produrre i capi.
Ultimamente, però, l’interesse della gente comune nei confronti delle sfilate è cresciuto esponenzialmente, probabilmente grazie ai fashion blogger. Ci sono blogger che vengono seguiti e imitati da letterlamente migliaia di persone, internet è un mezzo molto efficace e questo alle case di moda fa molta gola. Internet è però anche un mezzo molto immediato e così invitando i blogger alle sfilate, ecco che le collezioni che prima venivano rivelate al pubblico nella stagione giusta, hanno cominciato ad apparire in tempo reale, ossia con una stagione d’anticipo.
Nulla di male in questo: favorisce di sicuro i blogger, che ottengono molto seguito, e le case di moda, che così alimentano la curiosità, l’attesa e il desiderio nei confronti dei propri prodotti.
Ma a noi gente comune?
Serve a qualcosa, a noi, sapere a settembre quello che gli stilisti venderanno a marzo? Perché?
Va bene la curiosità e la passione per la moda, ma abbiamo bisogno di sei mesi per prepararci psicologicamente a quello che vorremo indossare la prossima primavera? Io non ne sento alcun bisogno, ma forse quella strana sono io, boh.
Anzi, vi dirò di più, oltre a non interessarmi, mi infastidisce anche un po’ questa nuova mania: mi sembra che tolga gran parte del divertimento dell’arrivo di una stagione. Una delle cose belle del cambio di clima è anche scoprire cosa c’è di nuovo nei negozi e sulle riviste. Saperlo sei mesi prima toglie un po’ il gusto a tutta la faccenda, no? E vedere moda primaverile a destra e a manca stride molto col mio amore per l’autunno e la mia intenzione di goderne ogni minuto. È come mangiare dei pop-corn dal sacchetto e trovarci dentro una caramella: rovina tutto il gusto.
Che poi certo, ovvio che se mai mi invitassero ad una sfilata sarei emozionata e felice di andarci, che domande, ma la guarderei con gli occhi di chi va a teatro a vedere un bello spettacolo, piuttosto che con dell’interesse vero e immediato nei confronti dei vestiti.
Voi cosa pensate di questa nuova frenesia nei confronti delle sfilate?
2 Comments
Penso, tanto per dire la prima fesseria che m'è venuta in mente vedendo la foto che hai scelto, che per un'altra stagione me la caverò ritirando fuori dall'armadio tutte le mie Klamotten con le strisce! E anche per quest'altra stagione avrò evitato di spendere troppo..
Trovo anche io questa frenesia un po'esagerata! Anche sulla questione fashion blogger. Ce ne sono centinaia e sinceramente spesso con degli outfit abbastanza importabili, magari creativi, ma pur sempre importabili. Certo anche a me piace la moda e cerco di essere un po' informata ma non mi posso permettere di seguirla passo passo.
http://missbobino.blogspot.com/