Aggiornamenti di metà settimana: al peperoncino

 Questo mercoledì mi piace più del solito: non solo segna l’avvicinarsi del fine settimana, ma a questo giro anche l’avvicinarsi del prossimo viaggetto!
Tento di tenere a bada l’impazienza con gli aggiornamenti inutili di questa settimana.

– Lo scorso weekend raccontavo di come siamo andati al vivaio a fare “shopping” per risistemare il balcone. Ebbene, tra le nostre scelte è rientrata anche una piantina di peperoncino da tenere sul davanzale della cucina. Ammetto che il mio intento era più decorativo che altro, eppure, avendola sempre lì davanti, nelle ultime settimane abbiamo iniziato ad aggiungere una puntina di peperoncino qua e là nei piatti che prepariamo e devo dire che – se preso in dosi minime – effettivamente regala alle pietanze anche più banali quel pizzico in più, li rende più interessanti. E poi pare faccia un gran bene…

– L’altra sera siamo stati ad una cena di compleanno, ne ho subito approfittato per sfoggiare uno dei miei abbinamenti preferiti: collana (in vimini) dal Sudafrica (presa ad un mercatino delle pulci) e clutch di Furla. Adoro questa clutch per una serie di motivi: innanzitutto è bellissima, è un regalo di piper-marito e poi è LA borsa (quella della lista 30×30, che chissà se riuscirò mai a finire). E poi perché è capiente. Ora, io ho la passione per le borsine a mano misura croissant, dove dentro non ci sta sostanzailmente nulla, quindi negli anni ho adottato delle tecniche efficaci per fare il tetris con il minimo indispensabile. Ma che sollievo avere una clutch dove ci sta non solo lo stretto necessario, ma addirittura il golfino per la sera!

– (Avvertenza: il seguente punto contiene dettagli splatter, per i quali mi scuso in anticipo. Se siete deboli di stomaco, saltate al punto successivo) Come sapete, da mercoledì scorso sono ammalata. In realtà ora va molto meglio, da lunedì sono tornata in ufficio, ma sono ancora parecchio intasata, cosa molto pericolosa quando si viaggia in aereo – e io tra venerdì e sabato di aerei devo prenderne tre. Devo liberarmi entro venerdì. Devo. Quindi sto facendo cose quantomeno anacronistiche per essere luglio, tipo bere tisane bollenti a tutte le ore e andare in giro con un cappellino di lana (sì, sul serio)(anche a casa e anche in ufficio), nella speranza di sciogliere il catarro. Mi manca solo di iniziare ad eseguire delle danze propiziatorie degli aborigeni australiani. Qualcuno conosce un bravo sciamano?
Quanto ci metteranno colleghi e vicini a chiamare la neuro?

– E anche ad Amburgo finalmente i ciliegi sono carichi di frutti! Darei qualsiasi cosa per avere un ciliegio in giardino (purtroppo per ora mi manca anche il giardino): adoro vederli tutti rosa di fiori in primavera e punteggiati di rosso in estate. Nel frattempo mi godo tutti quelli sparsi in città… e nel giardino dei piper-suoceri.

– Io ogni tanto ci provo a mettermi a dieta, ma com’è come non è, trovo sempre delle scuse validissime per rimandare. O smettere. Epperò ormai, dopo anni, mi sa che le scuse le ho usate tutte e ormai mi rimangono delle cose improbabili, tipo: “Certo che, dopo tutti questi anni, mi spiace seprarmi dai miei chili di troppo, ci siamo affezionati. E poi non sarà crudele mandarli via così? Cosa faranno senza di me?”.
Sono allo stadio terminale, vero?

– Non posso credere che manchino solo poco più di due giorni al prossimo viaggio!! Per quanto breve, è un posto che desidero visitare da tanto (ne ho parlato ieri). Oh, che felicità!

 E voi che fate?

 P.S.: per favore, leggete il post di questa mattina e spargete la voce… grazie!!