Il post del mercoledì qui su Live from Hamburg è tradizionalmente il post svolta-settimana, quello che ci ricorda che metà settimana è stata superata con successo e che il weekend si avvicina. In realtà al momento – non lavorando e mancando solo alcuni giorni al parto – per me è più che altro un post spezza-attesa, perché mi sento un po’ come in un limbo al momento… In qualsiasi situazione vi troviate voi, prendersi cinque minuti nella giornata per distrarsi dalla vita reale con gli aggiornamenti inutili è sempre una buona idea, quindi via. Comincio io.
- Da ieri in realtà sono tornati ad esserci 29°C, che per metà settembre ad Amburgo è pura follia, quindi questo punto al momento risulta un po’ anacronistico. D’altronde vetrine, riviste e siti internet sono già tutti pieni di moda autunnale, quindi ci sta. Per farla in breve: sono passata davanti alle vetrine di Weekend Max Mara (che si riconferma di nuovo una delle mie marche preferite) e come al solito vorrei comprare tutto. TUTTO. In particolare tutto ciò che indossa il manichino sulla destra nella prima e seconda foto: quei pantaloni di velluto bianco a costine, il maglione marrone con le trecce oblique e il cappotto-maglione della stessa tonalità… meraviglioso. Ma anche il cappellino col pom-pom di pelliccia e anche il cappotto scozzese più in basso… Devo solo vincere alla lotteria e perdere tutti i chili della gravidanza (che è ancora in corso peraltro) nel giro di qualche settimana. Fattibile, no?
- La gran parte delle ricette che provo e che poi entrano nel mio personale repertorio provengono da siti o blog americani e questo ha una grande controindicazione: le unità di misura. Nelle ricette americane è tutto misurato in “cup” (esempio: 1cup, 1/4 cup, ecc…). Io all’inizio ho cercato a quanti ml corrisponde una cup americana, ho guardato dove arriva questa quantità in una delle mie tazze e da allora mi regolo a occhio con quella. Si riesce ad ottenere sempre il risultato sperato, però certo il metodo non è ideale e le quantità non sono mai precise. Così, visto che ultimamente sono a casa di più e sto provando più ricette del solito, ho deciso di capitolare e ho finalmente ordinato un set di “cups” americane: questo qui, dove le cups sembrano dei pentolini di rame. Lo trovo carinissimo e ha semplificato tutta la faccenda del cucinare. Quindi sì… ricetta in arrivo a breve, se mi riesce bene qualcosa…
- Al supermercato l’altro giorno devono aver avuto tipo una “settimana americana” perché ho trovato dei prodotti che di solito non ci sono o che per qualche motivo non avevo mai notato prima. Innanzitutto mac & cheese: io sono una fan del mac & cheese, però così istantanei in busta non li avevo ancora provati… mi sanno di schifezza, ma in modo totalmente positivo. Non li ho ancora provati, ma vi farò sapere, probabilmente sulle stories di instagram. L’altro prodotto invece mi ha mandata in brodo di giuggiole per l’eccitazione: i pop tarts sono quello che mangiano a colazione le Gilmore Girls nella serie “Una mamma per amica”. Nel mio ultimo viaggio in USA li avevo trovati, ma non li avevo potuti provare perché nell’ostello avevo solo il microonde, mentre vanno scaldati per forza nel tostapane – e al momento di ripartire mi sono dimenticata di comprarli da portare a casa (genio). Non vedevo l’ora di provarli, quindi, sicché ne ho infilato uno nel tostapane letteralmente nel momento in cui sono entrata in casa con la spesa. Vediamo, come posso descrivere di cosa sanno… pensate a qualcosa di secco con ripieno chimico dal sapore non bene definibile, con data di scadenza tra dieci anni… insomma una schifezza nel senso più negativo del termine. Maippiù.
- Restiamo ancora un momento in tema di cose che si trovano al supermercato: ho trovato queste capsule di tè bio della marca My-Cups, interamente compostabili e compatibili con la Nespresso. Io amo il caffè, ma in gravidanza ho dovuto ridurre drasticamente il consumo di caffeina (quindi anche quello di tè nero). In generale, a prescindere dalla gravidanza, ci sono molti momenti della giornata in cui un tè o una tisana sarebbero l’ideale, però io spesso non ho voglia di aspettare e lascio perdere: tra far bollire l’acqua, lasciare la bustina in infusione, aspettare che si raffreddi… spesso mi dimentico addirittura di essermi fatta il tè e lo trovo sul tavolo della cucina un’ora dopo, ormai freddo. E poi io ‘sta bustina di tè non sono mai nemmeno tanto sicura di dove buttarla. Della Nespresso invece apprezzo proprio il fatto che se vuoi un caffè inserisci la capsula e 30 secondi dopo hai il caffè nella tazza ad una temperatura bevibile. Quando ho visto queste capsule che promettono di fare la stessa cosa col tè, quindi, non ho resistito. E devo dire che la promessa è mantenuta: il tè è pronto in pochi secondi, ad una temperature bevibile. E per di più si mette tutto nell’umido! Ora non vedo l’ora di provare tutte le varianti di tè che esistono.
E questo è tutto. Voi che fate?
Buona continuazione di settimana a tutti!
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