Da qualche settimana ormai qui la situazione sta volgendo verso una sorta di normalità, si può fare ormai quasi tutto, rispettando alcune norme di sicurezza, e così anche io ho iniziato ad uscire un po’ più che solo per fare la spesa o passeggiare nella natura. Un paio di volte mi sono spinta fino al vivaio e sto meditando di andare addirittura a fare un giro in centro settimana prossima. Se me la sento. Nel frattempo, distraiamoci con le inutilità del momento, che nel mio caso sono un pelino monotematiche…
- Dal momento che in questo periodo storico andare al supermercato e al vivaio sono sostanzialmente occasioni mondane, non solo ho indossato dei vestiti veri (al contrario di tute e jumpsuite comodi che uso per stare a casa e in giardino), ma mi sono addirittura truccata e ingioiellata. Pazzesco guarda. Comunque, parlando di questo, avevo già fatto vedere in un post del settembre scorso le due catenine con le impronte digitali dei miei figli. Le indosso quotidianamente, salvo eccezioni, e sempre nello stesso modo, le infilo la mattina senza pensarci. Quel giorno lì, però, ero particolarmente attenta al look e ho deciso di essermi stufata non dei ciondoli, ma del solito modo di portarli. Avevo deciso di infilarli entrambi in una catenina più lunga, che però ho scoperto avere l’asola troppo grande per infilarci il più piccolo dei due ciondoli. Così mi è venuto in mente di unire le due catenine corte che indosso di solito per farne una unica lunga. Adoro adoro adoro il risultato, soprattutto perché una delle due chiusure, quella che rimane in basso, permette di spostare uno dei due ciondoli per dare alla collana un aspetto asimmetrico e più originale che se fossero entrambi semplicemente appesi in fondo. Credo che li indosserò sempre così per il momento.
- Comunque, dopo essermi preparata come per una serata di gala, sono arrivata al vivaio. Nel comprare le piante per il giardino (un acero rosso e una magnolia) ero tranquilla perché ero all’aria aperta e non c’era quasi nessuno. Una volta entrata al chiuso nel reparto delle piante da interno, però, c’erano diverse persone, ha cominciato a salirmi l’ansia e me ne sono andata abbastanza alla svelta. Ma non prima di aver fatto un acquisto. Facciamo qualche passo indietro, circa all’inizio di febbraio – quando il mondo era ancora normale e non sospettavamo minimamente cosa ci aspettava – nelle mie storie di instagram spiegavo come fossi indecisa se comprare una palma kentia o una strelitzia (la pianta che fa i fiori del paradiso). Alla fine la commessa del vivaio mi disse che le case d’inverno col riscaldamento acceso hanno un clima troppo secco per la strelitzia, che ama l’umido, e dato che costava oltre i 40€, decisi per la kentia. Mentre settimana scorsa passavo tra le piante da interno, ho notato una piantina col fiore del paradiso, ma piccola, sembrava una miniatura. Ho chiesto delucidazioni alla commessa, ma da lontano: ora non ti vengono più vicino, stanno dietro un banco e tu, da almeno due metri di distanza, devi urlare le domande, ma meglio così. Quello che ho capito è che il fiore è di plastica (lol), ma si tratta comunque di una strelitzia vera e propria, non di una pianta finta o di una varietà nana. Secondo la commessa ci metterà almeno almeno due o tre anni a diventare grande come quella che volevo comprare a febbraio. Ho deciso di comprarla perché costava sui 7€, quindi se poi tra un paio d’anni ho un alberello di strelitzia in casa, mi sentirò come se avessi vinto il jackpot. Se invece il clima in casa è davvero troppo secco e morirà, avrò buttato 7€, sopravviverò.
- Un’altra cosa che è venuta a casa con me dal vivaio è questa piantina grassa che sfoggia una specie di fiore cicciotto rosa sulla sommità. Non ne avevo mai viste di questo tipo ed è stato amore istantaneo. L’ho messa nel vasetto argento che tengo sulla mensola perché da quando ho spostato la sansevieria in un vaso più grande (stavano ormai uscendo le radici), qui c’era un buco. Sono molto soddisfatta del risultato.
- Ancora due punti riguardo alle mie piante, poi cambio argomento, giuro. A parte il nuovo acero e la nuova magnolia, in giardino stanno fiorendo sia il melo che il ciliegio. E’ veramente stupendo poter vedere da vicino la natura che si trasforma di giorno in giorno. Prendere una casa con giardino è stata la migliore idea di sempre. E nonostante questo clima pazzesco ci parli ancora di riscaldamento globale, devo dire che sono grata di poter passare gran parte della giornata all’aperto.
- Stanno fiorendo anche i lillà, noi ne abbiamo 4 – 5 alberelli in giardino (un paio sono molto piccoli, poco più che arbusti), ma è venuto fuori che sono tutti bianchi. Che poi in realtà i lillà bianchi sono quelli che mi piacciono di più, però anche averne uno lilla non sarebbe stato male. Per fortuna c’è sempre il giardino di piper-suocera da cui attingere.
- Come promesso, cambiamo argomento. Un nuovo arrivo che non fa parte del mondo vegetale invece è questo quadro che raffigura i Jardin Majorelle (avevamo dubbi?). Ho intenzione di appenderlo in salotto, vicino ad un quadro che sto finendo di dipingere con tonalità simili, credo ci starà benissimo. Appena ho finito farò vedere la stanza, magari su instagram. Comunque è di un arista inglese che risiede a Berlino, si chiama Daniel Clarke, l’ho scoperto su instagram e mi sono innamorata dei suoi lavori. Alcuni, come il mio, sono stampe in edizione limitata, tutte numerate e firmate dall’artista (la mia è la 42/50). Ce ne sono ancora disponibili, le trovate qui (viene venduta solo la stampa, la cornice la avevo già io in casa). (Mi preme precisare che non sono stata pagata, non mi ha regalato niente né fatto sconti. Ho pagato a prezzo pieno, comprese le spese di spedizione. E’ solo che ci tengo a sostenere gli artisti che mi piacciono.)
E voi che fate? Come state?
Auguro di cuore una settimana serena a tutti!
3 Comments
Interessante la piantina di strelitzia, i miei hanno stupendi cespugli nella casa in campagna! A propos vivaio, in quale vivaio di Amburgo ti rifornisci? Le commesse sembrano molto gentili e soprattutto consigliano (Mi ricordo il tuo post dell’altra volta). Eh già, qui ad Amburgo stiamo tornando alla normalità – debbo dire che certe scelte mi paiono un pochino affrettate – ma io oltre allo jogging mattutino per evitare affollamenti e alla spesa settimanale, non riesco a fare altro per adesso. Spero di sentirmi al più presto in grado. Un abbraccio! Lucia
Ciao! Che invidia per quei cespugli di strelitzia!! Il mio vivaio preferito è Pflanzen Kölle a Volksdorf, ma vado spesso anche da Hagebaumarkt che ha un reparto piante abbastanza bello.
Anche a me sembra stiano aprendo tutto un po’ troppo in fretta, speriamo che tra poco non ci troviamo di nuovo chiusi in casa…
La stampa é bellissima!
Ora vado a dare un’occhiata al sito.
Grazie!