Saluti dalla città libera e anseatica! Sembra che ormai quasi ovunque nel mondo si stia riaprendo sostanzialmente tutto… non so dire se questo significhi davvero un graduale ritorno alla normalità o piuttosto un brusco ritorno alla chiusura totale. Solo il tempo ce lo dirà, quindi continuiamo a sperare che andrà sul serio tutto bene. Io sono in febbrile attesa di poter finalmente far visita alla mia famiglia in Italia e che si possa finalmente tornare a viaggiare. NON NE POSSO PIU’! Anche perché tra una settimana esatta sarei dovuta salire su un aereo per Londra, dove avrei incontrato le mie amiche in arrivo da Italia e Lussemburgo. E invece. Mi viene da piangere. Non voglio pensarci. Via, distraiamoci con le inutilità di questo periodo. Comincio io.
- Temo che la situazione “Asia” ci stia sfuggendo di mano… Non è un segreto che piper-marito e io amiamo viaggiare e che l’Asia sia quasi sempre la nostra meta preferita. Non è un segreto nemmeno che da quando abbiamo figli / abbiamo deciso di comprare casa, abbiamo drasticamente ridotto il numero di viaggi che facciamo. Ora queste limitazioni stanno cominciando ad avere effetti sulla nostra salute mentale, temo. Nell’ultima settimana abbiamo iniziato a fare i dumplings fatti a mano (sia ripieno che impasto) e cotti al vapore alla maniera cinese, poi siamo passati a fare in casa gli involtini primavera e infine abbiamo piazzato una grossa testa di Buddha in giardino. Ormai siamo fuori controllo. E quando dico “abbiamo” intendo dire che piper-marito ha preparato impasto, ripieno e ha cucinato tutto quanto, mentre io ho comprato la testa di Buddha e l’ho messa in giardino. Direi che i compiti sono divisi piuttosto equamente in casa Piperpenny.
- Dopo un mese di aprile davvero estivo qui ad Amburgo, che ci ha permesso di stare fuori in maniche corte e cenare in giardino in un periodo dell’anno in cui solitamente è impensabile, ora il clima è tornato a temperature più consone alla primavera amburghese. Già da un mese abbondante comunque fa abbastanza caldo da dormire solo con lenzuolo e copriletto. Ho quindi deciso che il nostro letto aveva bisogno di una bella rinfrescata e ho scelto un completo per il letto con le magnolie, che adoro e che si intona perfettamente con il nostro copriletto. Devo ammettere, però, che le ho prese da Zara Home. Nonostante io cerchi il più possibile di boicottare le catene di prodotti low cost, con la biancheria da letto ho seri problemi. Se infatti il mondo della moda offre opzioni più sostenibili che ormai si riescono a trovare con più facilità, per le cose per la casa faccio ancora fatica perché o c’è meno offerta oppure le alternative non sono ancora così conosciute e per trovarle devo investire una quantità di tempo che non ho in ricerca. Quindi se per favore qualcuno conosce marche, negozi, produttori sostenibili da segnalare, vi prego fatemi sapere! (E comunque sto accarezzando l’idea di farmi fare anche i set per il letto su misura, come scrivevo nel post ecologico di qualche tempo fa e anche in quest’altro di fine estate scorsa)
- Ho appeso il quadro di Daniel Clark di cui ho parlato settimana scorsa e lo adoro. La casa pian piano sta prendendo forma, o meglio sta iniziando lontanamente ad assumere la forma che vorremmo darle, anche se ci vorrà davvero parecchio tempo prima che sia tutto come desideriamo. Però forse si sta avvicinando il momento in cui mi sento di far vedere un po’ di più dei nostri spazi…
- In una delle mie ormai frequenti visite al vivaio, ho notato questi vasi, di cui mi sono perdutamente innamorata. Nonostante il prezzo, trovo che siano semplicemente perfetti da mettere sul patio e sto seriamente pensando di investire. Credo di preferire la versione blu a quella verde chiaro – e instagram mi sta dando ragione, ma potete ancora dire la vostra… (Tra l’altro ho scoperto che sono di una ditta italiana che si chiama deroma ma è di Vicenza, lol)
- In questo periodo dell’anno la sera il sole entra dalle finestre da un’angolazione per cui se si lascia per esempio un bicchiere sul davanzale, il pavimento si copre di arcobaleni. Purtroppo noi abbiamo legno quasi ovunque e si nota poco, ma dai piper-suoceri – che hanno la moquette – l’effetto era così bello che l’ho dovuto fotografare.
E da voi come va? Che fate? Come state?
Buon fine settimana a tutti! (Finalmente sta cominciando a riassumere un senso, augurarsi un buon fine settimana…)
4 Comments
Ciao scusa ma a proposito di sostenibilità come si pone IKEA?
Perche io l’adoro e ci compro praticamente tutto, ma tutto.
Ora pero’ con il discorso lenzuola mi è venuto il dubbio.
Grazie.
Il tema Ikea non l’ho ancora preso in esame nemmeno io. E’ solo da qualche anno che sto apportando cambiamenti nella mia vita per renderla più sostenibile e ci sono ancora parecchi aspetti della vita che non ho ancora affrontato dal punto di vista della sostenibilità perché è impossibile fare tutto in una volta. E poi quando si vuole rivoluzionare troppo e troppo in fretta, si finisce quasi sempre per fallire. Meglio un passetto alla volta in modo da creare cambiamenti davvero duraturi. Io personalmente ho iniziato da aspetti più “facili” come la spesa, aggiungendo man mano moda, beauty e altri aspetti più piccoli e immediati (che però fanno già tanto). All’arredamento non sono ancora arrivata anche perché diciamo la verità: probabilmente l’opzione più sostenibile sarebbe prendere mobili di artigiani locali, creati con materiali prodotti in modi certificati… e noi personalmente non potremmo mai arredare una casa di quattro piani tutta in quel modo lì, quindi anche noi abbiamo molti mobili di Ikea. La cosa triste, infatti, è che ancora in molti casi la sostenibilità è un lusso. Però mi sembra di cominciare a vedere dei bei cambiamenti in giro, quindi restiamo ottimisti.
Scusa, ho divagato, per rispondere alla tua domanda: non lo so, non mi sono ancora occupata di arredamento in generale e Ikea nello specifico, quindi non so come e dove produca (però appena riesco provo a fare una ricerca). La cosa che faccio già, però, è evitare di comprare plastica, quindi anche quando compro da Ikea cerco di evitarla.
Un altro aspetto chiave, parlando di arredamento, è il riciclo e cosa fare quando si vuole eliminare qualcosa. Riguardo a questo sto scrivendo un post che spero di riuscire a pubblicare quanto prima, probabilmente nelle prossime settimane.
Ah e comunque grazie per la domanda, perché fa davvero sempre sempre bene ricordarci l’un l’altro che ci sono sempre aspetti da tenere in considerazione per evitare di fare le cose in automatico, seguendo abitudini vecchie!
Grazie della risposta. Anche noi stiamo facendo come te, stiamo iniziando dalle piccole cose, come usare le borracce invece di bottiglie di plastica.
Piccoli accorgimenti quotidiani.
Per quanto riguarda i mobili IKEA che sono considerati da molti usa e getta noi abbiamo una cucina da 10 anni, idem la camera, ho molti mobili ivar che uso in tutta la casa riadattandoli.
Quindi direi che molto usa e getta non sono.
Sarei curiosa di sapere accessori e tessuti anche perche il loro sono parla sempre da anni di sostenibilita’.
Poi quando la sostenibilità va a pugni con le finanze…che c’è da ragionarci sopratutto in questo periodo difficile.
Ma ci proviamo….
Vorrebbe invece trovare dei negozi che vendono prodotti sfusi.
Lo trivio un modo intelligente ma non credo ne esistano a Genova o in Liguria.
Un abbraccio…virtuale