Dev’essere ormai almeno un paio d’anni che non facevo più un post della rubrica “Weekend Immaginari“, quindi mi sento di rispiegare da dove è partita l’idea. Ci sono stati momenti nella nostra vita dove piper-marito e io abbiamo viaggiato esponenzialmente più di quanto stiamo facendo in questi ultimi anni, addirittura ci sono stati periodi in cui decidevamo con letteralmente un paio di giorni di anticipo di partire per un viaggio. Non sto esagerando. Il viaggio a Hong Kong, per esempio, è stato deciso tre giorni prima della partenza, mentre quando siamo andati in Brasile, la sera prima stavamo ancora cercando un appartamento da affittare. Non so poi neanche dire quante volte abbiamo deciso la sera prima di farci un weekend via. La frase “andiamo a Londra questo fine settimana?”, pronunciata il giovedì o il venerdì, era spesso seguita dalla nostra effettiva presenza in aeroporto il venerdì sera stesso o il sabato mattina. Non so nemmeno spiegare quanto sia cambiata la mia vita da allora. E anche se in questo momento della mia vita mi va benissimo così, voglio piano piano tornare a viaggiare in un futuro non troppo lontano. Ci sono stati però – anche nei periodi di massima libertà – semplicemente dei momenti dove viaggiare era impossibile per motivi di vario genere. In quei momenti, se la voglia di partire per un weekend via era davvero troppo travolgente, ma non poteva essere seguita da azioni concrete, iniziai a confezionare dei fine settimana immaginari: da cosa avrei messo in valigia a cosa avrei fatto, visto e mangiato, se fossi potuta partire. A volte in realtà era la meta a non essere fattibile, come quella volta in cui piper-marito mi ha chiesto cosa mi andasse di fare nel fine settimana e l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata “vorrei andare a Rio de Janeiro“. Dal momento che qualcosa come 14 ore di volo ci separano dalla città carioca, è evidente che un weekend in Brasile è palesemente impossibile (senza contare che tutti quei soldi di aereo per due giorni non li spenderebbe nemmeno Elon Musk). E così, semplicemente, mi organizzai un bel weekend immaginario a Rio. E’ abbastanza terapeutico, devo dire, lo consiglio come valvola di sfogo quando si desidera viaggiare e non si può, tipo… ah sì, nell’era del Covid.
Ma veniamo al weekend immaginario di oggi. Qui nella città libera e anseatica le temperature sono precipitate, il clima ha assunto un aspetto novembrino , le mie zucche spiccano nel grigiore di queste giornate e ho anche iniziato ad usare la mia tazziera (tea-for-one) nuova. Nei giorni scorsi ho rimosso i sandali dalla scarpiera all’ingresso perché ormai occupavano spazio inutilmente e nei prossimi finirò di lavare i vestiti estivi per procedere poi col cambio armadi. Insomma, ormai sto entrando con tutti e due i piedi nel mood autunnale. D’altronde per me l’inizio di settembre ha sempre un po’ sancito l’avvio non ufficiale della stagione più cozy che ci sia. Mi sento quindi autorizzata, da qui in poi, ad organizzarmi tutti i weekend immaginari autunnali che voglio, tanto sono a costo e km zero.
Un grande classico dei miei desideri viaggerecci autunnali è la campagna: che si tratti di quella inglese, inseguendo le orme di Miss Marple, o americana, ispirata da Jessica Fletcher (non a caso i romanzi gialli sono uno dei miei punti fermi in autunno), la natura dai mille colori, le case accoglienti e i tè davanti al caminetto esercitano su di me un fascino irresistibile. Non credo esista qualcosa di più confortevole del godersi il caldo di un camino col profumo di torta di mele appena sfornata che arriva dalla cucina, mentre fuori piove e tira vento… idealmente questo momento di relax dovrebbe essere immediatamente preceduto da un lunga camminata nei boschi o sulla spiaggia dominata da un faro, avvolti in uno spesso maglione a trecce e indossando stivali di gomma… mmmhhhh.
E allora il mio weekend immaginario mi porta di nuovo nella campagna inglese, questa volta nello specifico nelle Cotswolds, zona sud-ovest dell’Inghilterra, particolarmente tipica e pittoresca. Le Cotswolds sono la campagna inglese da manuale, quella che ci si immagina immediatamente quando si pensa “campagna inglese”. Un luogo affascinante e suggestivo, dove il tempo sembra essersi fermato e ci si sente protagonisti di un film in costume o di un romanzo della Christie. I paesini dall’aria addormentata, le case di pietra un po’ storte e tutte vicine, i piccoli ponti sui fiumi, la vita a contatto con la natura, il silenzio e la tranquillità… sono molti gli aspetti che rendono questi luoghi quasi magici. Non a caso molte celebrità hanno casa da queste parti.
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Ma quanto sarebbe bello se domani, che è venerdì, dopo il lavoro si potesse afferrare il trolley per correre veloci verso un weekend autunnale in carne e ossa… o beh, in foglie e zucche in questo caso? E voi dove andreste??
Buon fine settimana – immaginario e non – a tutti!
4 Comments
Io andrei a Londra con due mie vecchie conoscenze… Ma non con l’immaginazione…
Le cappellaie matte devono tornare in tour quanto prima!!
Le Cotswolds sarebbero state molto probabilmente la nostra meta per le vacanze di quest’anno. Il periodo sarebbe stato la primavera. Le circostanze già da febbraio ci hanno fatto desistere da qualsiasi programma in merito! Dunque mi associo volentieri al tuo weekend autunnale immaginario!
Come ti capisco, noi saremmo dovuti andare in Turchia ad Aprile e io avevo già prenotato un weekend a Londra con le amiche a fine maggio. Tutto annullato. Per fortuna ci restano i weekend immaginari! E la speranza di poter tornare a viaggiare quanto prima. Buon fine settimana!