Questa puntata degli inseparabili ha come sottotitolo “Ginkgo Edition”. Andiamo a vedere perché.
UNO// Mascherine in tessuto Liberty of London – The Weasel and the Whale – Etsy // Chi mi legge da un po’ sa quanto io abbia a cuore il tema dell’ambiente e come io documenti regolarmente come stia cercando di rendere la mia vita il più sostenibile possibile a piccoli passi e in varie aree della mia vita. Le mascherine fino ad ora non erano una delle aree toccate dalla mia evoluzione sostenibile, mi duole ammetterlo. Nonostante mi rendessi conto che usando mascherine usa-e-getta producevo più spazzatura del normale, una parte di me che facevo fatica a far ragionare si continuava ad opporre al fatto di comprare mascherine “permanenti” in tessuto perché immagino che fino ad ora il mio inconscio continuasse a sperare che tutto sommato questo Covid fosse solo una cosa passeggera. Naturalmente razionalmente so e sapevo che ci sarebbero voluti (e ci vorranno) mesi e mesi ancora, però non so, il mio inconscio evidentemente non lo voleva accettare… o forse era una forma inconscia di superstizione: “se cedo e compro una mascherina non usa-e-getta lo rendo vero e permanente” (tipico caso di “pensiero magico”). Come se avessi questo potere poi. Come se non fosse vero e permanente già da mo’… E quindi all’ennesimo sacco della spazzatura pieno di mascherine usa-e-getta ho detto basta. Ho anche detto: se mascherina di stoffa deve essere, almeno che sia bella, visto che me la devo piazzare in faccia in pubblico (ovvero il ragionamento che hanno fatto tutti prima di me già mesi fa). E così ho capitolato e ho comprato delle mascherine di stoffa. Ho scelto dei tessuti floreali Liberty of London. Trovo che i due tessuti che ho scelto (Arley Gardens e Forget me not blossom, entrambi appartenenti alla collezione Flower show di Liberty of London) stiano bene un po’ con tutto. Ne ho prese due perché così ne ho sempre una da indossare mentre l’altra viene lavata (si possono mettere in lavatrice). Per portarle in borsa ho riciclato una bustina di plastica con cerniera (che avevo ricevuto col regalo di un’amica), così posso lavarla e sterilizzarla regolarmente. (Le trovate qui)
DUE// Segnalibro Ginkgo // Ho avuto diversi segnalibri anche carini nella mia vita, ma prima o poi li ho sempre persi tutti. E’ che le cose che infili tra le pagine hanno questo brutto vizio di sfilarsi dalle pagine e sparire (in borsa, in spiaggia, sui mezzi di trasporto…). Ad un certo punto ho iniziato a usare cose a caso come scontrini, volantini, biglietti della metro… tanto sapevo avrei perso tutto. Quando mi è caduto l’occhio su questo segnalibro in foglia metallica, però, non ho saputo resistere. Sia per la bellezza che per la praticità: si fissa alla pagina, così è impossibile perderlo, ma senza rovinarla, visto che è super sottile e leggero. Adoro le foglie di ginkgo e ho iniziato a considerarle un po’ il simbolo della nostra casa. Il fatto è che io questa casa non solo inizialmente non volevo comprarla, ma non volevo nemmeno venire a vederla. Le foto che ci aveva mandato l’agente immobiliare non mi avevano convinta per niente e poi mi sembrava troppo lontana dal centro. Piper-marito ci ha messo parecchio a convincermi a prendere un appuntamento per una visita. Quando siamo arrivati qui e ho visto l’albero di ginkgo davanti alla casa, però, mi sono bloccata. Che sia destino? Ho pensato. Direi che sì, era destino e ora amo le foglie di ginkgo ancora di più. (Lo trovate qui)
TRE// Hallowe’en Party – Agatha Christie // L’autunno è uno dei miei periodi preferiti per leggere un bel giallo. Visto il tempo uggioso di quest’ultimo periodo ad Amburgo e l’onnipresenza delle zucche in ogni negozio e davanti a porte e finestre delle case, questo titolo (uno dei pochissimi di Agatha Christie che non avevo ancora letto) mi è sembrato particolarmente calzante, visto che Halloween è ormai alle porte. In effetti è stata un’ottima scelta perché mi sta mettendo nel mood giusto in attesa della notte più spaventosa dell’anno. Riesco a staccarmi poco da questo libro perché, come tutti i romanzi della Christie, tiene la tensione costantemente alta e non si può fare a meno di continuare a girare le pagine. E poi ditemi, c’è forse qualcosa di più perfetto per questo periodo dell’anno, di un giallo ambientato in un villaggio della campagna inglese? L’unico aspetto negativo è che sto per finirlo, ma dato che ormai sono in questo mood, ho già in mente quale sarà il prossimo… (Lo trovate qui)
QUATTRO// Orecchini – J&Co // Ormai compro orecchini quasi solo di questa marca. Sono completamente nel mio stile, inoltre essendo di argento placcato oro (quindi non interamente d’oro) i prezzi sono accessibili e allo stesso tempo essendo in materiali nobili non mi creano infezioni e allergie. Puntavo questo stile da un po’ e a dire il vero li avevo visti da LIL Milan, ma ero frenata innanzitutto dal prezzo molto alto e poi mi sembravano anche un po’ lunghi, quindi dal piglio abbastanza elegante, mentre io volevo una cosa da tutti i giorni. E’ stato con immensa gioia, quindi, che ho scoperto che il mio brand di riferimento in fatto di orecchini ne aveva una versione più easy (e molto molto più economica). Li adoro, amo soprattutto la loro versatilità e mi diverto ad indossarli ora lunghi in un buco solo, ora in entrambi i buchi e a volte attorcigliando proprio la catenina intorno al lobo (esempi qui sotto). A volte ne indosso solo uno, mentre nell’altro orecchio metto dei cerchietti. Insomma scegliere che orecchini indossare la mattina è diventato molto più divertente. (Li trovate qui)
CINQUE// Camicia in cotone e seta – Massimo Dutti // In realtà per questa stagione, come già per quella scorsa, mi ero ripromessa di cercare di non comprare vestiti e accessori (ho l’armadio pieno) e se proprio avessi dovuto/voluto, di comprare almeno second hand / vintage (soluzione molto più ecologica e sostenibile rispetto a comprare roba nuova). Non solo, in generale nella vita cerco di fare sempre del mio meglio per non comprare fast fashion (eh sì, Massimo Dutti fa parte del sistema del fast fashion). Ma sono umana e, anche se sto migliorando sempre di più, a volte ho delle sviste. In questo caso è stata la stampa con le foglie di ginkgo ad approfittare della mia debolezza e spingermi all’acquisto. La cosa positiva è che so che la userò molto: la composizione (cotone e seta) fa si che sia perfetta per essere indossata sotto i cardigan, ma che sia abbastanza leggera da essere indossata anche in estate. (La trovate qui)
SEI// Ciotola di ceramica a forma di foglia di ginkgo – Viola’s // Per caso ho già esternato il mio amore per le foglie di ginkgo? Ah no? Bene, lasciate che io vi spieghi… LOL no ma seriamente, non mi dilungherò su questo punto, direi che ormai è evidente perché non ho resistito quando ho visto questa vaschetta, perfetta da mettere sulla consolle per appoggiare le chiavi, il cellulare e quant’altro quando arrivo a casa. Ogni volta che la vedo, mi fa felice. (Viola’s non la vende sullo shop online, ma ne trovate una molto simile qui)
SETTE// Macchina del caffè // Piper-marito ed io per molti anni abbiamo avuto una macchina del caffé di quelle che qui sono considerate “normali” ma che noi in Italia consideriamo “americane”. Poi due o tre anni fa a Natale i miei ci hanno regalato la Nespresso e abbiamo iniziato ad usare solo quella, tanto che quando abbiamo traslocato nella casa nuova la macchina del caffè “normale” non ce la siamo nemmeno portata dietro. Poco dopo è arrivato il Covid e, essendo esponenzialmente più spesso a casa entrambi, ci siamo accorti ben presto che affidarsi solo alla Nespresso, viste le quantità di caffè che consumiamo, non era più una soluzione sensata, sia per i costi che per la scomodità di doversi alzare più volte durante un’unica colazione a farsi un altro caffè. Alla fine, insomma, siamo tornati sui nostri passi e abbiamo comparto una nuova macchina del caffè, non solo che fosse “normale”, ma che avesse anche delle funzioni extra, come la possibilità di poterla programmare in anticipo. Questo ci permette di poterci fare una quantità sufficiente di caffè in una volta sola (spendendo un decimo), e poi sinceramente scendere in cucina la mattina e trovare la stanza già avvolta dal profumo di caffè – e poterlo bere immediatamente – non ha prezzo. Inoltre il fatto che il caffè scenda direttamente in una caraffa termica significa che lo troviamo ancora caldo, anche se quella mattina ci siamo alzati in ritardo. Mai più senza. (Qui ne trovate una molto simile)
E voi da cosa non riuscite a separarvi in questo periodo?
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